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320

Unit 14

13.la trigonometria si occupa di:

a.calcolare i valore degli elementi di un triangolo.

b.studiare gli effetti della gravita` sulla luce infrarossa.

c.misuare la distanza fra due punti sulla superficie della terra.

14.Un’equazione e:`

a.l’eguaglianza in matematica tra due espressioni, una delle quali contiene almeno un’incognita.

b.l’emissione e la propagazione di energia sotto forma di onde o di particelle elementari.

15.Il ramo della matematica che studia, essenzialmente, la natura delle equazioni e:`

a.l’aritmetica

b.la statistica

c.l’algebra

17. Problemi matematici! Sei in grado di risolvere i seguenti problemi? Discuti le tue soluzioni in classe.

1.Gianni ha 22 anni e Maria ne ha la meta` piu` nove. Quanti anni ha Maria?

2.Giorgio deve pagare un debito che, se moltiplicato per due e poi diviso per 10.000, equivale a 20 euro. Quanto e` il suo debito?

3.In un cassetto ci sono 20 calzini, dieci rossi e dieci azzurri. Senza guardare nel cassetto, quanti calzini deve prendere una persona per essere sicura che ne avra` due dello stesso colore?

18. Il gioco delle associazioni

Associa ciascuna parola a una altra parola o espressione in modo logico.

Modello

catalogo

 

 

 

 

 

 

bibliografia o biblioteca o lista, ecc.

 

 

 

1. valutazione 2. simposio

3. scolaresca

4. il glossario

5. la gita scolastica 6. l’autodidatta

7. l’apprendimento

8. la tesi

9. lo studio

10. il saggio

11. il ripasso 12. la prova

13. l’esame

14. la dissertazione 15. la laurea

16. il diploma

17. la materia

18. la matematica

19. il voto

20. la lezione

21. il professore

22. il preside

Text work

Text A

Da:

`

ESAMI DI MATURITA`

di

Giuseppe Berto (1915–1978)

Il primo giorno, durante la prova d’italiano scritto, Goffredo fu disturbato dalla presenza di Daria, una ragazza seduta tre banchi davanti a lui. Goffredo veniva da una lontana provincia, e aveva studiato in collegio da privatista, percio` non era abituato alla presenza di ragazze in classe. Questa,

Text work

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pero,` era una spiegazione generica, e in definitiva, tutt’altro che esatta: di ragazze che facevano gli esami ce n’erano parecchie, una dozzina almeno, ma Daria era l’unica che lo disturbasse. Aveva una coda di cavallo bionda, arrogantemente fuori moda, che certo portava per far apparire piu` lungo, come dovevano averlo, se i pittori non hanno esagerato, le principesse di Casa d’Este. Quanto al volto, esso era cos`ı dolce e riflessivo che Goffredo poteva senza difficolta` ravvicinarlo ai volti delle Madonne di Filippo Lippi, senonche´ la bocca era troppo grande, e caricata di rossetto in modo da farla apparire ancora piu` larga.

Doveva essere, in sostanza, un ragazza non priva di contrasti. Naturalmente, il primo giorno, Goffredo non sapeva neppure che si

chiamasse Daria. Lo seppe il giorno dopo, alla prova di versione dal latino, perche´ stette attento all’appello: Daria Marini. Probabilmente non era molto brava in latino. Si voltava continuamente a sollecitare suggerimenti dai compagni finche´ uno non le rispose a voce abbastanza alta: Smettila, non mi seccare.

. . . . . . . . . . . . . . .

Quando esposero i voti, Goffredo vide che l’avevano bocciato. Se l’aspettava, in certo qual modo sapeva di meritarselo, ma rimase male quando vide che Daria era stata promossa. Non l’aveva piu` vista da quando aveva dato gli ultimi esami, ossia dal giorno dopo che si erano baciati. Lei andava al mare, ora.

19. Tutte le seguenti affermazioni sono false. Correggile.

1.Il primo giorno, durante la prova di matematica, Goffredo fu disturbato dalla presenza di Daria, una ragazza seduta il banco davanti a lui.

2.Goffredo veniva da una lontana provincia, e aveva studiato in un altro liceo.

3.Era abituato alla presenza di ragazze in classe.

4.Di ragazze che facevano gli esami ce n’erano poche.

5.Daria era l’unica che non gli interessasse affatto.

6.Daria aveva i capelli bruni corti, che erano all’ultima moda.

7.Il suo volto era cos`ı duro e rigido che Goffredo poteva senza difficolta` ravvicinarlo ai volti di Raffaello.

8.La sua bocca era troppo piccola e senza trucco.

9.Goffredo seppe il suo nome il primo giorno.

10.Daria si voltava continuamente a sollecitare suggerimenti dai compagni finche´ uno le rispose a voce abbastanza alta: Non so la risposta!

11.Quando esposero i voti, Goffredo vide che era stato promosso.

12.Daria, invece, era stata bocciata e adesso doveva rimanere a casa.

20. Studio del vocabolario.

Trova le parole/espressioni nel brano che hanno i seguenti significati.

1.Quiz o test scolastico.

2.Sedia scolastica.

3.Istituto scolastico.

4.Chi studia privatamente.

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Unit 14

5.Bisogna superarli per riuscire a scuola.

6.Chiamata per nome di studenti per identificarne la presenza.

7.Lingua degli antichi Romani.

8.Numero che esprime la valutazione delle conoscenze acquisite da uno studente.

21. Rispondi alle seguenti domande.

1.Sei mai stato bocciato/bocciata a scuola? Se s`ı, in quale materia? Spiega il perche´.

2.Ti sei mai innamorato/innamorata di un compagno/una compagna di classe? Se s`ı, racconta il caso.

Text B

Da:

LA GATTA PENSANTE

di

Giovanni Papini (1881–1956)

A forza di pazienza, di ripetizioni, di budella di pollo, di bacchettate e di carezze, l’educazione della povera bestia faceva grandi passi mese per mese. Dopo un anno e mezzo essa leggeva – servendosi di un alfabeto convenzionale, a colpi di zampa, – moltissime parole; mostrava di intenderne il significato; rispondeva a tono alle domande del maestro, ed era arrivata fino al punto di calcolare l’interesse semplice e composto di qualunque capitale. Ma codesti risultati non bastavano al dottor Rego. Alle stesse cose eran giunte anche le renne finlandesi ed egli voleva che la gatta italiana meravigliasse con piu` complicate gesta tutto l’universo scientifico. Un altro anno di studio fu necessario perche´ la disgraziata scolara fosse capace di arrivare all’algebra e a fare uso delle parole astratte. Questa, – diceva fra se´ il dottor Rego, – e` la vera e decisiva conquista. Finche´ si tratta di far riconoscere alle bestie le cose concrete e visibili la difficolta` non e` grande, ma quando si riesce a far loro capire quelle invisibili e teoriche, allora la vittoria e` completa ed e` provato finalmente che l’intelligenza degli animali puo` eguagliare quella degli uomini.

. . . . . . . . . . . . . . .

I professori, i buddisti e le signorine erano al settimo cielo e gia` si preparavano a terminare la seduta e ad acclamare il prodigioso insegnante, quando un matematico l`ı presente ebbe l’idea di presentare alla gatta l’ultima fotografia del celebre dottore. La bestia lo fisso` severamente, coi suoi occhi gialli solcati dal taglio nero della pupilla, eppoi comincio` lentamente a batter la sua zampa sul tappeto rosso. Comincio` con i: poi venne l’m, poi il b, indi l’e, e via via un c, un i, due ll e finalmente un’altra e: Imbecille!

Un momento di silenzio – poi alcune risate – alcune faccie rosse – un alzarsi, un mormorare, un rumorio di tosse volontaria e di seggiole smosse. Nessuno parlo` a voce alta: la gatta, tranquilla e beata, dopo tanta fatica, guardava la turbata assemblea coi suoi occhi chiari e luccicanti fra il pelo

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