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Unit 9

 

9. Sofia Loren e Marcello Mastroianni

10. Giuseppe Tornatore vinse l’Oscar con il

recitarono insieme nel film . . .

film . . .

 

a. Matrimonio all’italiana

a. Stanno tutti bene

b. I girasoli

b. Nuovo cinema paradiso

 

c. Madame Bovary

c. L’anno scorso in Marienbad

21. Sei al passo con la tecnologia? Fa’ il seguente test. Metti un visto () nella casella che e` appropriata per te.

1.Per ascoltare della musica, quali dei seguenti mezzi usi di piu?`

la cassetta musicale

il compact disc (CD)

la radio

le videocassette/i DVD musicali?

3.Certe persone usano il videoregistratore ilegalmente per . . .

vedere film noleggiati/comprati

registrare un programma

copiare un’altra videocassetta

` `

4. Sai usare . . .? (E possibile avere piu di un visto.)

il computer per il downloading della musicail lettore di

il lettore di dischi laser

Text work

Text A

Da:

LA MAMMINA

di

Luigi Capuana (1839–1915)

Anni addietro era venuto in paese un fotografo che faceva ritratti a buon mercato. Massaio Nasaccio conservava in una cornicetta di carta dorata, appeso alla parete, sul cassettone, quello della moglie, gia` ingiallito e che minacciava di sparire. Ma per Maruzzedda che lo guardava per ore ed ore nella giornata, che gli diceva avemmarie e paternostri come a un’immagine sacra, quella figura sbiadita era cosa viva. Nel fissarla intenta, la vedeva colorirsi, come se il sangue scorresse sotto la bruna pelle del viso della sua povera mamma, e le pareva che quelle labbra si movessero per parlare, per dirle qualcosa, che il suo orecchio non riusciva ad afferrare.

Soltanto alcuni giorni dopo, massaio Nasaccio si accorse che il ritratto non era piu` infisso al muro; ma non oso` di domandare a Maruzzedda che ne avesse fatto, giacche´ era stata certamente lei a toglierlo dal suo posto, pensava. Si accorse anche che, da quella sera in poi, Maruzzedda era cos`ı

Text work

211

cambiata da non riconoscerla. Una ruga tra le sopracciglia ne rendeva duro il viso, una volta fresco, gioviale, e ne infoschiva lo sguardo; il sorriso era sparito dalle labbra dove prima sembrava fissato. La calandrella non cantava piu!`

22.Traduci il testo in inglese.

23.Studio del vocabolario

Per ciascuna delle seguenti parole/espressioni, ritrovabili nel brano, trova un sinonimo, quasi-sinonimo o contrario adatto.

1.

ritratti

6.

fissare intenta

2.

una cornicetta

7.

vederla colorirsi

3.

ingiallito

8.

infisso al muro

4.

un’immagine sacra

9.

la calandrella

5.

una figura sbiadita

 

 

24. Discussione

1.Perche´ sono importanti i ritratti nella vita umana?

2.Quali aspetti della faccia umana sono simbolici nei ritratti?

3.Che cosa simboleggia, in genere, il volto dipinto?

Text B

Da:

LUI E IO

di

Natalia Ginzburg (1916–1991)

Cos`ı, al cinematografo, non vuol mai che la maschera lo accompagni al posto. Gli da` subito la mancia, ma fugge in posti sempre diversi da quelli che la maschera, col lume, gli viene indicando.

Al cinematografo, vuole stare vicinissimo allo schermo. Se andiamo con amici, e questi cercano, come la maggior parte della gente, un posto lontano dallo schermo, lui si rifugia, solo, in una delle prime file. Io ci vedo bene, indifferentemente, da vicino e da lontano; ma essendo con amici, resto insieme a loro, per gentilezza; e tuttavia soffro, perche´ puo` essere che lui, nel suo posto a due palmi dallo schermo, siccome non mi son seduta al suo fianco, sia offeso con me.

Tutt’e due amiamo il cinematografo; e siamo disposti a vedere, in qualsiasi momento della giornata, qualsiasi specie di film. Ma lui conosce la storia del cinematografo in ogni minimo particolare; ricorda registi e attori, anche i piu` antichi, da gran tempo dimenticati e scomparsi; ed e` pronto a fare chilometri per andare, a cercare, nelle piu` lontane periferie, vecchissimi film del tempo del muto, dove comparira` magari per pochi secondi un attore caro alle sue piu` remote memorie d’infanzia. Ricordo, a

212

Unit 9

Londra, il pomeriggio d’una domenica; davano in un lontano sobborgo sui limiti della campagna un film sulla Rivoluzione francese, un film del ’30, che lui aveva visto da bambino, e dove appariva per qualche attimo un’attrice famosa a quel tempo. Siamo andati in macchina alla ricerca di quella lontanissima strada; pioveva, c’era nebbia, abbiamo vagato per ore e ore per sobborghi tutti uguali, tra schiere grige di piccole case, grondaie, lampioni e cancelli; avevo sulle ginocchia la pianta topografica, non riuscivo a leggerla e lui s’arrabbiava; infine, abbiamo trovato il cinematografo, ci siamo seduti in una sala del tutto deserta. Ma dopo un quarto d’ora, lui gia` voleva andar via, subito dopo la breve comparsa dell’attrice che gli stava a cuore; io invece volevo, dopo tanta strada, vedere come finiva il film. Non ricordo se sia prevalsa la sua o la mia volonta;` forse la sua, e ce ne siamo andati dopo un quarto d’ora; anche perche´ era tardi, e benche´ fossimo usciti nel primo pomeriggio, ormai era venuta l’ora di cena. Ma pregandolo io di raccontarmi come si concludeva la storia, non ottenevo nessuna risposta che m’appagasse; perche,´ lui diceva, la storia non aveva nessuna importanza, e la sola cosa che contava erano quei pochi istanti, il profilo, il gesto, i riccioli di quell’attrice.

Io non mi ricordo mai i nomi degli attori; e siccome sono poco fisionomista, riconosco a volte con difficolta` anche i piu` famosi. Questo lo irrita moltissimo; gli chiedo chi sia quello o quell’altro, suscitando il suo sdegno; non mi dirai—dice—non mi dirai che non hai riconosciuto William Holden!

Effettivamente, non ho riconosciuto William Holden. E tuttavia, amo anch’io il cinematografo; ma pur andandoci da tanti anni, non ho saputo farmene una cultura. Lui se ne e` fatto, invece, una cultura: si e` fatto una cultura di tutto quello che ha attratto la sua curiosita;` e io non ho saputo farmi una cultura di nulla, nemmeno delle cose che ho piu` amato nella mia vita: esse sono rimaste in me come immagini sparse, alimentando s´ı la mia vita di memorie e di commozione ma senza colmare il vuoto, il deserto della mia cultura.

25. Tutte le seguenti affermazioni sono false. Correggile in modo appropriato.

1.Al cinematografo, il partner della Ginzburg voleva sempre che la maschera lo accompagnasse al posto.

2.Lui voleva sempre stare lontano dallo schermo.

3.Se andavano al cinema con amici, e questi cercavano un posto vicino allo schermo, lui si recava, solo, in una delle ultime file.

4.La Ginzburg ci vedeva bene solo da vicino.

5.I due amavano solo un particolare genere di film.

6.La Ginzburg ricordava registi e attori, anche i piu` antichi, da gran tempo dimenticati e scomparsi.

7.Il partner della Ginzburg voleva andare solo a cinematografi che erano vicini a casa sua.

8.Il pomeriggio d’una domenica, davano un film sul Risorgimento italiano degli anni ’40.

9.Il tempo, durante il loro tragitto, era molto bello.

10.La sala del cinema era gremita di gente.

11.Se ne andarono dopo la fine del film.

12.La Ginzburg conosceva molto bene gli attori del cinema.

13.La Ginzburg si era fatta una cultura profonda del cinema.

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