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Text work

 

 

 

 

251

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3. Vai al ristorante?

 

 

 

4. Agli appuntamenti di solito arrivi . . .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

S`ı, spesso.

 

 

 

in ritardo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

No, non ci vado mai.

 

 

 

in anticipo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

S`ı, qualche volta.

 

 

 

in orario?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5. Ascolti la musica classica?

 

 

 

6. Quale giornale leggi di solito?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

S`ı, l’ascolto sempre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

S`ı, l’ascolto ogni tanto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

No, non l’ascolto mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

7. Quanti libri hai

 

 

8. Altre attivita`. Quante

 

 

 

piu` di

letto il mese scorso?

 

 

volte al mese . . .

 

mai

1 volta

2–3 volte

3 volte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

vai al museo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

vai in discoteca?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

vai in chiesa?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

assisti ad una attivita` sportiva?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Text work

Text A

Da:

STANZA IN FAMIGLIA

di

Giuseppe Marotta (1902–1963)

Grazie! Dovete sapere che io non sono un pezzente. Mi voglio sistemare qua e ci riusciro,` ma la mia povera zia Concetta, Dio l’abbia in gloria, mi ha lasciato un capitaluccio. L’essenziale e` che io non lo sciupi in divertimenti e pazzie. C’intendiamo: svaghi, donne, gioco.

Alla parola “gioco,” mia moglie non pote´ non rivolgermi

`

un’impercettibile occhiata. E il mio solo vizio, pero` mi costa. A volte ci

`

rimetto, in una sera, la paga di una settimana. E piu` forte di me, non resisto. Ma non divaghiamo.

. . . . . . . . . . . . . . .

Sono volati un paio di mesi, a tutt’oggi; e sull’accaduto, fra Vincenzo e me, silenzio. Giacinto non si e` fatto piu` vivo. Ho smesso, naturalmente, di frequentare la bettola di via Nino Bixio. Gioco spesso con Vincenzo, la sera . . . a chi perde il vino o la birra, o i dolci per la domenica successiva.

252

Unit 11

Egli ingiuria e vezzeggia le carte; per lui sono persone, amici o nemici. Oppure, coi dischi, balliamo. Vincenzo balla tenendo Carla a un palmo da se´ e guardandomi fin tanto negli occhi.

16.Traduci il testo in inglese.

17.Studio del vocabolario

Per ciascuna delle seguenti parole/espressioni ritrovabili nel testo, trova un sinonimo,

quasi-sinonimo o contrario adatto.

 

 

Modello

perdere

 

 

 

 

vincere

 

 

1.

un pezzente

5.

il gioco

2.

un capitale

6.

il vizio

3.

i divertimenti

7.

rimetterci

4.

gli svaghi

 

8.

la bettola

18. Discussione

Ciascun membro della classe dovra` identificare 10 ragioni perche´ la gente gioca (d’azzardo) in ordine d’importanza. In seguito, un rappresentante della classe compilera` i risultati e le tre ragioni piu` menzionate saranno discusse da tutta la classe.

Text B

Da:

LESSICO FAMIGLIARE

di

Natalia Ginzburg (1916–1991)

Mio padre si alzava sempre alle quattro del mattino. La sua prima preoccupazione, al risveglio, era andare a guardare se il mezzorado era venuto bene.

Il mezzorado era latte acido, che lui aveva imparato a fare, in Sardegna, da certi pastori. Era semplicemente yoghurt. Lo yoghurt, in quegli anni, non era ancora di moda: e non si trovava in vendita, come adesso, nelle latterie o nei bar.

A quel tempo non erano ancora di moda gli sport invernali; e mio padre era forse, a Torino, l’unico a praticarli. Partiva, non appena cadeva un po’ di neve, per Clavieres,` la sera del sabato, con gli sci sulle spalle. Allora non esistevano ne´ Sestrieres,` ne´ gli alberghi di Cervinia.

Gli sci, lui li chiamava “gli ski.” Aveva imparato ad andare in sci da giovane, in un suo soggiorno in Norvegia. Tornando la domenica sera, diceva sempre che pero` c’era brutta neve.

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