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Osteopatia-LE FASCE - PAOLETTI.doc
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  1. L'aponeurosi epicranica

Si tratta di una vasta lamina fibrosa che ricopre come una calotta la convessità del cranio.

Separata dal periostio tramite un tessuto cellulare molle che gli consente un certo scorrimento, è invece legata intimamente alla pelle che la segue nei suoi movimenti.

Nei senso ante-posteriore, l'aponeurosi epicranica riunisce i muscoli occipitali ai muscoli frontali.

Posteriormente s'inserisce sulla protuberanza occipitale esterna e sulla linea curva superiore.

Si prolunga lateralmente tra le aponeurosi temporali e del massetere, e finisce sulla cresta sopra-mastoidea, il condotto uditivo esterno e il tessuto sotto cutaneo della regione del massetere.

L 'APONEUROSI TEMPORALE (FIG. 16).

Spessa e molto resistente, si estende partendo dalla linea curva temporale superiore e dallo spazio compreso tra le due linee curve fino all'arcata zigomatica, in due lamine che si attaccano alle labbra del bordo superiore dell'arcata zigomatica, e da lì si prolunga attraverso l'aponeurosi del massetere.

L'APONEUROSI DEL MASSETERE.

S'inserisce:

  • posteriormente, sul bordo posteriore del ramo ascendente mascellare superiore.

  • anteriormente, circonda il muscolo e poi passa in profondità fino a fissarsi sul bordo anteriore del ramo ascendente.

  • in alto, si fissa sull'arcata zigomatica

  • in basso, sul bordo inferiore del mascellare dove si prolunga attraverso l'aponeurosi cervicale superficiale

  • dietro, lungo il bordo posteriore si unisce all'aponeurosi parotidea e poi sdoppiandosi circonda il canale di Stenon.

tabella 1

ARTICOLAZIONI DELL’ APONEUROSI EPICRANICA

CONNESSIONI CON LA PELLE

CONNESSIONI CON LA DURA MADRE

APENEUROSI EPICRANICA

APENEUROSI TEMPORALE

APENEUROSI MASSETERICA

APENEUROSI CERVICALE SUPERFICIA

L E APONEUROSI DELLA FACCIA (FIG. 17). La faccia è così composta:

  • da una fascia superficiale a sua volta formata da uno strato superficiale sottile e da uno strato profondo più resistente. Questi due strati avvolgono i muscoli della mimica e li collegano alla fascia profonda.

  • da una fascia profonda, più spessa, non elastica, separata dalla precedente per mezzo di un tessuto aureolare lasso.

La fascia profonda ricopre le ossa, la cartilagine, i muscoli della masticazione e le strutture viscerali. Come la fascia superficiale, si tratta di una guaina continua che si confonde e deriva dalle fasce temporali, della parotide e del massetere. La fascia profonda sostiene i vasi profondi e i nervi della masticazione.

  1. L'aponeurosi cervicale superficiale. (fig 18)

Quest'aponeurosi forma al collo una guaina completa, e aderisce:

In alto:

  • alla linea curva occipitale superiore

  • all'apofisi mastoidea

  • alla cartilagine del condotto uditivo esterno

  • all'aponeurosi del massetere e al bordo inferiore della mascella.

Essa è quindi il prolungamento dell'aponeurosi epicranica.

In basso:

  • sul bordo anteriore della forchetta dello sterno

  • sulla faccia anteriore del manubrio dello sterno

  • sulla faccia superiore della clavicola

  • sul bordo posteriore della spina della scapola.

Dalla sua faccia profonda si stacca, lungo il bordo anteriore del trapezio, un'espansione profonda fibrosa che si unisce all'aponeurosi dei muscoli scaleni.

Nella zona anteriore, dove è ricoperta dai muscoli pellicciai, si presenta sottile, mentre altrove è spessa. Si sdoppia per avvolgere i muscoli sterno-cleido-mastoidei e i trapezi.

Passa davanti all'osso iodio al quale si congiunge.

L ateralmente crea un'espansione che forma una guaina nella quale scorre e si riflette il muscolo digastrico. Nella zona sotto ioidea anteriore, superiore e mediana si confonde con l'aponeurosi cervicale media.

Nella zona inferiore, le due aponeurosi si allontanano tra loro per andarsi a inserirsi una sul bordo anteriore e l'altra su quello posteriore della forchetta sternale. Lo spazio dello sterno è così delimitato: chiuso esternamente dall'aderenza dell'aponeurosi media, al bordo anteriore della guaina dello sterno-cleido-mastoideo in avanti e dall'aponeurosi del trapezio dietro. Nella parte sotto-ioidea si sdoppia per formare l'aponeurosi della ghiandola sotto mascellare. Dietro, ricopre la ghiandola parotidea formando con l'aponeurosi del massetere la guaina di questa ghiandola. Lateralmente al bordo anteriore dello sterno-cleido-mastoideo si stacca una fascetta che s'inserisce sull'angolo della mascella superiore; questa sostiene e tiene tesa l'aponeurosi dello sterno-cleido-mastoideo, affinché questo resti ben fermo per proteggere il fascio vascolare e nervoso soggiacente: carotide, giugulare interna, pneumogastrico. Posteriormente, sulla linea mediana presenta una piega fibrosa che si estende dalla protuberanza occipitale esterna alla sesta vertebra cervicale, e talvolta fino alla prima dorsale: è il legamento cervicale posteriore che si fissa con la sua parte medina sulle apofisi spinose. Si tratta di una lamina molto resistente che riceve delle espansioni aponeurotiche da trapezio, splenio, romboide, piccoli dentati posteriori e superiori. Su certe persone, prende forma di una corda della misura di una matita che emerge con una salienza posteriore molto evidente quando si flette avanti la testa. L'aponeurosi cervicale superficiale si sdoppia numerose volte per avvolgere i muscoli della nuca. Superficialmente, l'aponeurosi è percorsa dalle due giugulari anteriori che vi scorrono in uno sdoppiamento prima di perforarla. Sulla sua superficie scorrono allo stesso modo i rami superficiali del plesso cervicale: C2, C3, C4. Da notare che tutti i rami superficiali, così come la giugulare esterna, perforano l'aponeurosi al bordo posteriore dello sterno-cleido-mastoideo.

L'aponeurosi cervicale superficiale si prolunga attraverso le aponeurosi del tronco e degli arti superiori ed inferiori.

L 'APONEUROSI DEL TRONCO.

È il proseguimento dell'aponeurosi cervicale superficiale. Superiormente si fissa su:

  • lo sterno

  • la clavicola

  • la spina della scapola.

Da qui si prolunga in due direzioni per formare le aponeurosi del tronco da un lato e quelle dell'arto superiore dall'altro, con numerosi sdoppiamenti che costituiscono i setti intermuscolari ed inguainano i diversi muscoli delle varie regioni, formando, pertanto: la guaina dei muscoli pettorali, del trapezio, del gran dorsale, della massa sacro-lombare; le aponeurosi dei muscoli profondi, cioè il quadrato lombare, gli intercostali esterni, i muscoli itrinseci della colonna vertebrale.

A livello dell'addome avremo: le aponeurosi di piccolo obliquo, grande obliquo e trasverso, così come la guaina dei retti (fig.19).

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