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Osteopatia-LE FASCE - PAOLETTI.doc
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  1. Contenimento e separazione

La fascia unisce e separa tutto, separa e unisce tutto (L. Issartel)

1)Contenimento

Non esiste una sola parte del corpo che non sia avvolta da una fascia. Come dimostra l’anatomia, il corpo umano è costituito da dei grandi guaine che racchiudono delle regioni più o meno estese, ma, all’interno di queste regioni, c’è una duplicazione della fascia che va a contenere delle strutture sempre più fini, e questo senza alcuna discontinuità. Così a livello della coscia, per esempio, abbiamo una grande guaina cilindrica che ingloba tutti i muscoli di questa zona. Questo grande cilindro si divide in seguito, grazie a dei setti intermuscolari, per separare i gruppi muscolari con funzioni diverse. All’interno di questi setti possiamo avere più muscoli avvolti nella stessa guaina fasciale. Nello stesso muscolo abbiamo un’altra divisione aponeurotica che circonda i diversi fasci muscolari, i quali saranno a loro volta divisi in setti da altre membrane che rivestono le miofibrille.

La cavità addominale è chiusa da una vasta borsa membranosa che contiene tutti i visceri, e li isola dalle strutture vicine, mantenendo una certa coerenza e costanza di pressione. Ma questo stesso peritoneo va a dividersi in legamenti, mesi….che vanno a costituire l’involucro strutturale degli organi.

La fascia dunque garantisce la struttura anatomica dei tessuti molli; essendone a sua volta il costituente, il supporto e l’impalcatura. Una debolezza al suo livello si tradurrà in un ernia della “materia” che contiene; quest’ernia potrà a sua volta evolvere verso una rottura con danno alla funzione fisiologica. Senza la fascia i diversi organi non potrebbero adempire al loro ruolo. Gli organi cavi sarebbero sede di distensioni enormi; la loro fisiologia sarebbe completamente perturbata dal fatto che gli epiteli hanno il loro punto di ancoraggio nelle membrane basali, esse stesse all’origine della loro rigenerazione (degli epiteli).

Un’arteria sprovvista di fascia sarebbe flaccida, facilmente comprimibile e ciò perturberebbe enormemente il flusso sanguigno.

Gli organi pieni senza la loro struttura fasciale sarebbero incapaci di mantenere la loro forma e diverrebbero del tutto inoperanti.

A livello muscolare sarebbe impossibile sviluppare la potenza legata alla contrazione. Abbiamo detto che la fascia è una struttura rigida più o meno anaelastica. Durante la contrazione un muscolo ha bisogno di punti di appoggio per manifestare la sua efficacia. Possiede perciò degli ancoraggi ossei, ma questi sarebbero insufficienti se il muscolo non si appoggiasse alla fascia (soprattutto se la contrazione genera spostamento del segmento osseo). La fascia costituisce un punto di fissazione per il muscolo, ma anche un punto di appoggio a partire dal quale potrà esprimere tutta la sua potenza.

Questo ruolo di contenimento interviene anche per proteggere gli organi e i muscoli contro gli urti e le variazioni di pressione assorbendone essa stessa una parte di energia; in mancanza della fascia finiremmo molto velocemente per strapparci o scoppiare.

Questo ruolo di contenimento si manifesta anche per canalizzare le forze. La fascia assiste al controllo del movimento nella sua realizzazione oltre che nella sua coordinazione.

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