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Osteopatia-LE FASCE - PAOLETTI.doc
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29.09.2019
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  1. Particolarita’morfologiche

Il tessuto connettivo è molto ricco di fibre collagene disposte in fasci molto densi e pressoché paralleli, orientati con regolarità nel senso dove le sollecitazioni meccaniche sono più importanti. La differenza di intensità delle costrizioni meccaniche ci porta a constatare in maniera generale che:

  • a livello degli arti superiori le fasce antero-esterne sono più spesse e più potenti di quelle postero-interne.

  • Questa stessa disposizione si trova a livello dell’arto inferiore, fatta eccezione a livello della gamba dove la fascia antero-interna che ricopre la tibia è la più spessa.

  • A livello plantare e palmare ritroviamo delle fasce potenti, spesse e resistenti.

  • A livello del collo e del tronco in generale le fasce posteriori sono più potenti di quelle anteriori.

Questa differenza a seconda della localizzazione si spiega attraverso le loro caratteristiche biomeccaniche. Le fasce più spesse e resistenti hanno sia un lavoro dinamico, sia frenante molto più importante. Sono queste che intervengono maggiormente nel mantenimento della statica e della postura. Abbiamo visto come l’intensità delle sollecitazioni genera le caratteristiche della fascia e come tali differenze appaiono del tutto logiche. Boabighi e coll., hanno studiato le proprità biomeccaniche di alcune aponeurosi e noi riproduciamo qui le loro misurazioni: proprietà biomeccaniche delle apeneurosi

STRUTTURA

Allungamento in percentuale

Costrizione in N/mm²

Modulo di Young (da N/mm² )

Aponeurosi brachiale

88

1,7

2

Lacerto fibroso

42

2,9

12

Aponeurosi antibrachiele

43

1,2

3

Retinacolo degli estensori

55

1,0

3

Retinacolo dei flessori

76

1,3

2

Aponeurosi palmere

47

2,4

7

Aponeurosi digitale

53

2,6

13

Aponeurosi dell’obliquo est.

100

1,2

3

Aponeurosi dell’obliquo int.

62

3,5

18

Fascia lata

48

0,6

2

Tratto ileo-tibiale

35

3,8

19

Retinacolo est. caviglia

65

1,1

3

L’analisi di questa tabella mette in evidenza un gruppo la cui soglia di rottura è elevata, come si vede dal modulo di Young. Questo gruppo comprende: il lacero fibroso, l’aponeurosi palmare e digitale, il tratto ileo-tibiale, l’aponeurosi bassa del muscolo obliquo esterno . Questo gruppo tuttavia ha dei valori più bassi di stiramento e corrisponde a ciò che noi abbiamo classificato con aponeurosi più spesse e resistenti. Lo studio morfologico mette in evidenza che:

  • gli arti inferiori sono generalmente, in posizione naturale, in rotazione esterna.

  • - gli arti superiori sono in generale, in posizione naturale, in rotazione interna.

Vedremo con i test che questa posizione generale dovrà essere tuttavia sfumata. Un’altra particolarità sorprendente consiste nell’allineamento degli arti in rapporto al tronco. Tanto gli arti inferiori sono in continuità con il tronco e con il bacino, tanto gli arti superiori sembrano branchie derivate dal torace come due innesti che sono stati attaccati al tronco. Vedremo che questo ha la sua importanza pratica.

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