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Osteopatia-LE FASCE - PAOLETTI.doc
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29.09.2019
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  1. Casi particolari

Affrontiamo a parte il discorso sui test di alcuni legamenti perché la loro patologia è molto frequente ed essi sono la chiave della riuscita del trattamento osteopatico. Questi legamenti sono: i legamenti ileo-lombare, i piccoli e grandi legamenti sacro-ischiatici e, in misura minore, il legamento comune vertebrale anteriore e i legamenti cervico-pleurici.

  1. I legamenti ileo-lombari (fig 115)

Prendendiamo come esempio il legamento destro. Il soggetto è in piedi con le gambe leggermente divaricate; il terapista è posto dietro il soggetto in contatto con lui e con un braccio posto sotto il braccio sinistro del paziente cinge la parte bassa del torace di quest’ultimo. Fa scivolare il pollice destro lungo la parte discendente della cresta iliaca per dirigersi in basso e in avanti a livello dello spazio di L4-L5, entra in contatto con il legamento ilio-lombare e ne apprezza l’elasticità.

In alcuni pazienti questo è perfettamente deteso e difficilmente percettibile. Nella maggio parte dei casi è teso , della misura di una matita, perfettamente individualizzabile e leggermente sensibile. In altri infine è talmente teso che sembra calcificato, difficilmente mobilizzabile e di una sensibilità estrema.

Per facilitare la nostra palpazione possiamo, se necessario, fare una traslazione sinistra del bacino accompagnata da una inclinazione destra del tronco, o associata ad una rotazione destra , il paziente si appoggia al nostro braccio sinistro per essere perfettamente rilassato. Il test di questo legamento può essere veramente efficace e rivelatore solo se fatto in piedi; in decubito dice veramente poco. Questo legamento interviene soprattutto nella statica ed ha bisogno del peso per entrare in azione e per essere testato più facilmente. Alla dissezione il legamento ileo-lombare appare spesso come una struttura piuttosto circolare, della dimensione di una matita e di aspetto madreperlaceo dal quale si deducono dei cambiamenti a livello del tessuto connettivo in seguito a sollecitazioni molto importanti.

  1. I piccoli e grandi legamenti sacro-ischiatici

Ricordiamoci semplicemente che la loro palpazione avverrà in decubito prono e che essi sono la sede di enormi tensioni che possono farli risentire in alcuni casi come delle strutture indurite. Il piccolo legamento è più difficile da mettere in evidenza perché è ricoperto da una grande massa muscolare. Ricordiamoci i loro rapporti con il piramidale e, tra loro, il nervo sciatico. Infine non dimentichiamoci che i legamenti ischiatici sono in rapporto con la regione intrapelvica.

  1. I l legamento comune vertebrale anteriore (fig 116)

Durante delle patologie lombosacrali talvolta è utile testare questo legamento. Il soggetto è in decubito supino con le gambe piegate. Il terapista si pone lateralmente e posiziona i polpastrelli delle dita delle due mani nella parte inferiore della linea alba. Penetra progressivamente e in modo dolce e in profondità fino al contatto osseo. Realizza uno stiramento longitudinale allontanando in senso opposto le dita di ogni mano, poi in modo molto dolce fa uno stiramento trasversale.

L a palpazione di questo legamento può essere talvolta molto dolorosa e accompagnarsi a una diffusione di questo dolore a livello lombosacrale o a livello di un percorso radicolare. È evidente che questo test non può che applicarsi a soggetti magri con addome facilmente deprimibile. È inutile volerlo realizzare in un soggetto pletorico. Nella donna potrà essere fatto più facilmente. È inutile precisare che questa palpazione si fermerà alla biforcazione aortica.

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