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Добровольская А.Ю. - Практический курс итальянского языка (2005)

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i ricordi non perchè mi fosse affezionato ma perchè ero un cliente. Anzi, visto che nella trattoria non c'era nessuno, il cliente. Di clienti doveva averne pochi e anche i ricordi potevano servire a farmi buona accoglienza.

Mi diede alla fine una manata sulla spalla: «Vecchio Remo»; poi si voltò verso la cucina e chiamò: «Loreta». La stoffa si alzò e apparve una donnetta corpulenta, in grembiale, con la faccia scontenta e diffidente. Lui disse, indicandomi: «Questo è Remo di cui ti ho tanto parlato». Lei mi fece un mezzo sorriso e un gesto di saluto; dietro di lei si affacciavano i figli, un maschietto e una bambina. Romolo continuò: «Bravo, bravo ...

proprio bravo». Ripeteva: «Bravo» come un pappagallo: era chiaro che aspettava che ordinassi il pranzo. Dissi: Romolo, sono di passaggio a Roma ... faccio il viaggiatore di commercio... siccome dovevo mangiare in qualche luogo, ho pensato: «Perchè non andrei a mangiare dall'amico Romolo?»

«Bravo» disse lui; «allora che facciamo di buono: spaghetti?» «Si capisce».

«Spaghetti al burro e parmigiano ... ci vuole meno a farli e sono più leggeri ... e poi che facciamo? Una buona bistecca? Due fettine di vitella? Una bella lombatina? Una scaloppina al burro?»

Erano tutte cose semplici, avrei potuto cucinarle da me, su un fornello a spirito. Dissi, per crudeltà: «Abbacchio ... ne hai abbacchio?»

«Quanto mi rincresce ... lo facciamo per la sera».

«E va bene ... allora un filetto con l'uovo sopra ..., alla Bismarck». «Alla Bismarck, sicuro ... con patate?»

«Con insalata».

«Sì, con insalata ... e un litro, asciutto, no?» «Asciutto».

Ripetendo: «Asciutto», se ne andò in cucina e mi lasciò solo al tavolino. La testa continuava a girarmi dalla debolezza, sentivo che facevo una gran cattiva azione; però, quasi quasi, mi faceva piacere di compierla. La fame rende crudeli: Romolo era forse più affamato di me e io, in fondo, ci avevo gusto7. Intanto, in cucina, tutta la famiglia confabulava: udivo lui che parlava a bassa voce, pressante, ansioso; la moglie che rispondeva malcontenta. Finalmente, la stoffa si rialzò e i due figli scapparono fuori, dirigendosi in fretta verso l'uscita. Capii che Romolo, forse, non aveva in trattoria neppure il pane. Nel momento che la stoffa si rialzò, intravvidi la moglie che, ritta davanti il fornello, rianimava con la ventola il fuoco quasi spento. Lui, poi, uscì dalla cucina e venne a sedersi davanti a me, al tavolino.

Veniva a tenermi compagnia per guadagnar tempo e permettere ai figli di tornare con la spesa. Sempre per crudeltà, domandai: «Ti sei fatto un localetto8 proprio carino ... beh, come va?»

Lui rispose, abbassando il capo: «Bene, va bene ... si capisce, c'è la crisi ... oggi, poi, è lunedì... ma di solito, qui non si circola».

«Ti sei messo a posto, eh».

3 8 0

Mi guardò prima di rispondere. Aveva la faccia grassa, tonda, proprio da oste, ma pallida, disperata e con la barba lunga. Disse: «Anche tu ti sei messo a posto».

Risposi, negligente: «Non posso lamentarmi ... le mie cento, centocinquantamila lire al mese le faccio sempre ... lavoro duro, però».

«Mai come il nostro».

«Eh che sarà... voialtri osti state sul velluto: la gente può fare a meno di tutto, ma mangiare deve... scommetto che ci hai anche i soldi da parte».

Questa volta tacque, limitandosi a sorridere: un sorriso proprio straziante, che mi fece pietà. Disse finalmente, come raccomandandosi:

«Vecchio Remo... ti ricordi di quando eravamo insieme a Goeta?» Insomma, voleva i ricordi, perchè si vergognava di mentire e anche perchè, forse, quello era stato il momento migliore della sua vita. Questa volta mi fece troppa compassione e lo accontentai dicendogli che ricordavo. Subito si rianimò e prese a parlare, dandomi ogni tanto delle manate sulle spalle, perfino ridendo. Rientrò il maschietto reggendo con le due mani, in punta di piedi, come se fosse stato il Santissimo, un litro colmo. Romolo mi versò da bere e versò anche a se stesso, appena l'ebbi invitato. Col vino diventò ancor più loquace, si vede che anche lui era digiuno. Così chiacchierando e bevendo, passarono un venti minuti, e poi, come in sogno, vidi rientrare anche la bambina. Poverina: reggeva con le braccine, contro il petto, un fagotto in cui c'era un po'di tutto: il pacchetto giallo della bistecca l'involtino di carta di giornale dell'uovo, lo sfilatino9 avvolto in velina marrone, il burro e il formaggio chiusi in carta oliata, il mazzo verde dell'insalata e,così mi parve, anche la bottiglietta dell'olio. Andò dritta alla cucina, seria, contenta; e Romolo, mentre passava, si spostò sulla seggiola in modo da nasconderla. Quindi si versò da bere e ricominciò coi ricordi. Intanto, in cucina, sentivo che la madre diceva non so che alla figlia, e la figlia si scusava, rispondendo piano: «Non ha voluto darmene di meno». Insomma: miseria, completa, assoluta, quasi quasi peggio della mia.

Ma avevo fame e, quando la bambina mi portò il piatto degli spaghetti, mi ci buttai sopra senza rimorso; anzi, la sensazione di sbafare alle spalle di gente povera10 quanto me, mi diede maggiore appetito. Romolo mi guardava mangiare quasi con invidia, e non potei fare a meno di pensare che anche lui, quegli spaghetti, doveva permetterseli di rado. «Vuoi provarli ?» proposi. Scosse la testa come per rifiutare, ma io ne presi una forchettata e gliela cacciai in bocca. Disse: «Sono buoni, non c'è che dire», come parlando a se stesso.

Dopo gli spaghetti, la bambina mi portò il filetto con l'uovo sopra e l'insalata, e Romolo, forse vergognandosi di stare a contarmi i bocconi, tornò in cucina. Mangiai solo, e, mangiando, mi accorsi che ero quasi ubriaco dal mangiare. Eh, quanto è bello mangiare quando si ha fame. Mi cacciavo in bocca un pezzo di pane, ci versavo sopra un sorso di vino, masticavo, inghiottivo. Erano anni che non mangiavo tanto di gusto.

381

La bambina mi portò la frutta e io volli anche un pezzo di parmigiano da mangiare con la pera. Finito che ebbi di mangiare, mi sdraiai sulla seggiola, uno stecchino in bocca e tutta la famiglia uscì dalla cucina e venne a mettersi in piedi davanti a me, guardandomi come un oggetto prezioso. Romolo, forse per via che aveva bevuto, adesso era allegro e raccontava non so che avventura di donne di quando eravamo sotto le armi. Invece la moglie, il viso unto e sporco di una ditata di polvere di carbone, era proprio triste. Guardai i bambini: erano pallidi, denutriti, gli occhi più grandi della testa.

Mi venne ad un tratto compassione e insieme rimorso. Tanto più che la moglie disse: «Eh, di clienti come lei, ce ne vorrebbero almeno quattro о cinque a pasto ... allora sì che portremmo respirare».

«Perchè?» domandai facendo l'ingenuo «non viene gente?» «Qualcuno viene» disse lei «soprattutto la sera ... ma povera gente:

portano il cartoccio, ordinano il vino, poca roba, un quarto, una foglietta ... la mattina, poi, manco11 accendo il fuoco, tanto non viene nessuno».

Non so perchè queste parole diedero sui nervi a Romolo. Disse: «Aho, piantala con questo piagnisteo ... mi porti iettatura»12.

La moglie rispose subito: «La iettatura la porti tu a noi ... sei tu lo iettatore ... tra me che sgobbo e mi affanno e tu che non fai niente e passi il tempo a ricordarti di quando eri soldato, lo iettatore chi è?» Tutto questo se lo dicevano mentre io, mezzo intontito dal benessere, pensavo alla migliore maniera per cavarmela nella faccenda del conto. Poi, provvidenziale, ci fu uno scatto da parte di Romolo: alzò la mano e diede uno schiaffo alla moglie. Lei non esitò: corse alla cucina, ne riuscì con un coltello lungo e affilato, di quelli che servono ad affettare il prosciutto. Gridava: «Ti ammazzo» e gli corse incontro, il coltello alzato. Lui, atterrito, scappò per la trattoria, rovesciando i tavoli e le seggiole. La bambina intanto era scoppiata in pianto; il maschietto era andato anche lui in cucina e adesso brandiva un mattarello, non so se per difendere la madre 0 il padre. Capii che il momento era questo о mai più. Mi alzai, dicendo: «Calma, che diamine ... calma, calma »; e ripetendo: «Calma, calma» mi ritrovai fuori della trattoria, nel vicolo. Affrettai il passo, scantonai; a piazza del Pantheon ripresi il passo normale e mi avviai verso il Corso.

1il Corso — Корсо, центральная улица Рима

2il morto m зд.: наличные деньги

3per oltraggio alla forza — за оскорбление представителя власти 4 spinato — «в елочку»

5 ma ormai ero lanciato

раз уж начал, надо было доводить

>

дело до конца(или:

6 ero nel ballo e bisognava ballare

заварил кашу, надо расхлебывать)

7ci avevo gusto — я получал от этого удовольствие

8localetto m — ресторанчик

'Sfilatine m — батон

10sbafare alle spalle di qd — поживиться за чей-либо счет

"manco (разг.) - neanche — даже не

12portar iettatura a qd — «сглазить» кого-либо

Espressioni da ricordare

da giovane

sottoporre a una crìtica ad alta voce

pensarci su venire in mente

stare (essere) sotto le armi (- fare il servizio militare)

perduto per perduto

per combinazione (- per caso) fare il nodo (- annodare)

a due passi da una volta dentro farsi coraggio Comandi!

far buona accoglienza dare una manata (su)

per via di qc (- per causa di) di passaggio

in qualche luogo rincrescere: mi rincresce

(- mi dispiace)

una gran cattiva azione fare a meno di qc, qd tener compagnia (a) mettersi a posto

averi soldi da parte

far pietà a qd (- far compassione - far pena)

вмолодости подвергать критике вслух, громко обдумывать приходить на ум

служить в армии, отбывать воинскую повинность

будь что будет, была не была случайно завязать (галстук и т. п.)

вдвух шагах от

войдя

приободриться чего желаете?

оказать хороший прием похлопать (по)

из-за чего-либо проездом где-нибудь мне очень жаль

очень плохой поступок обходиться без чего-либо, кого-либо

составить компанию, побыть вместе (с) устроиться иметь сбережения

вызывать жалость, сострадание

a digiuno

натощак

contro il petto

(прижать) к груди

dire (raccontare) non so che

говорить(рассказывать) что-то

Diceva non so che alla figlia.

Он что-то говорил дочери.

Raccontava non so che avventura.

Он рассказывал о каком-то приключении.

Piantar (la): Piantala! (- Finiscila!)

Прекрати! Довольно!

cavarsela

выкрутиться, отделаться

scoppiare in pianto

расплакаться

USO DELLE PAROLE

1. Dovete trovare il pranzo, se no morite di fame.— Вы должны добыть себе обед, иначе вы умрете с голоду.

Русское слово иначе может являться союзом, как в вышепри­ веденном примере, или наречием. Как наречие иначе переводится на итальянский язык оборотом in un altro modo или наречием diversamente:

Questa poesia bisogna recitarla in Это стихотворение надо читать

un altro modo (= diversamente).

иначе.

382

383

 

 

Ricordate:

in tutt'un altro modo

совершенно иначе

comunque

так или иначе, как бы то ни было

Иначе — союз переводится наречием altrimenti и приведенным здесь выражением se no.

2. Ma adesso... mi faceva comodo.— Ho сейчас мне это было удоб­ но (на руку).

Русскому наречию удобно соответствует в итальянском языке на­ речие comodamente или наречный оборот con comodità:

Nel «Re dei cannoni» possono en- В жерле «Царь-пушки» могут (удобtrare comodamente due persone, но) поместиться два человека,

и выражения:

a) star comodo — удобно расположиться, усесться:

Lei sta comodol

Вам удобно (сидеть и т. п.)?

Stia comodol

He беспокойтесь (Не вставайте из-за

 

меня и т. п.)!

b) far comodo — подходить, годиться:

Seti fa comodo ...

Если тебе это подходит ... (если

 

тебе удобно...).

c) star bene (male) — подходить, годиться:

Non sta mica bene telefonare

Неудобно звонить так поздно.

così tardi.

 

Прилагательное удобный имеет следующие итальянские соот­

ветствия: comodo, favorevole, confortevole.

Questa poltrona è comoda.

Это кресло удобное.

Approfitta di questa occasione

Воспользуйся этим удобным случаем!

favorevole'.

 

3. Ah, mi riconosci,— feci, con un sorriso.— Ах, ты меня узна­ ешь,— сказал я с улыбкой.

Глагол fare часто используется для введения прямой речи. При переводе на русский язык, во избежание частого повторения глагола сказал, следует употреблять также глаголы: заметил, возразил, прого­ ворил, подчеркнул и др., в зависимости от контекста.

При переводе русского текста на итальянский язык также жела­ тельно разнообразить глаголы, вводящие прямую речь. Вот наиболее употребительные из них, помимо dire и упомянутого fare:

sottolineare, rilevare, osservare, indicare, costatare, aggiungere, proseguire, continuare.

4.Anche i ricordi potevano servire a farmi buona accoglienza.

Воспоминания тоже годились, чтоб оказать мне прием получше. Русскому существительному прием соответствуют в итальянском

языке следующие слова и обороты:

1) прием посетителей, гостей — ricevimento m: L'ambasciatore ha offerto Посол устроил прием.

ricevimento,

но: часы приема (в учреждении) — ore d'ufficio

уврача — ore di consultazione

2)прием (встреча)—accoglienza f:

far buona accoglienza

оказать теплый прием

3)прием в организацию — ammissione г: l'ammissione di nuovi membri. , прием новых членов

4)прием (способ) — metodo m:

Che metodo usate? Какой прием вы применяете? Соответственно, русский глагол принять также переводится на

итальянский язык с помощью ряда глаголов:

1) принять кого-либо в качестве гостя и т. п.— ricevere:

Stamattina il direttore non

Сегодня утром директор никого не

riceve nessuno.

принимает.

2) принять предложение и т. п.— accettare:

Accetto la tua proposta!

Я принимаю твое предложение!

3)принять (встретить, отнестись определенным образом) — accogliere:

Mi hanno accolto cordialmente. Меня встретили сердечно.

4)принимать в организацию — ammettere:

In che anno sei stato ammesso

Когда тебя приняли в партию?

nel partito?

 

5) принять на работу — assumere:

In Italia è difficile essere assun-

В Италии трудно устроиться (быть

to al lavoro senza una racco-

принятым) на работу без рекомен-

mandazione del parroco.

дации приходского священника.

6) принять (утвердить) — approvare:

La risoluzione è stata approvata

Резолюция была принята едино-

unanimemente.

гласно.

7) принимать пищу, лекарство — prendere:

Hai preso la medicina?

Ты принял лекарство?

8) принять на себя (ответственность и т. п.)— assumere, assumersi: Con ciò abbiamo assunto (ci Тем самым мы приняли на себя ог-

siamo assunti) un'enorme

ромную ответственность,

responsabilità.

 

5. Ti sei messo a posto! — Ты хорошо устроился! Существительное posto m имеет значения: 1) место, местность

(= luogo m, località f); 2) место, пространство (= spazio m); 3) пост, должность (= carica /); 4) пост (сторожевой). Оно входит в состав це­ лого ряда весьма употребительных оборотов и словосочетаний:

mettere a posto

положить (поставить) на место

mettersi a posto

устроиться

384

13

Зак. 2801

385

 

 

prender posto (= sedersi)

сесть

far posto (= far largo)

посторониться, потесниться, дать

 

пройти

cedere il posto

уступить место

un'automobile a quattro (a sei

четырехместная (шестиместная

ecc.) posti

и т. д.) машина

6. Voialtri, osti, state sul velluto.— Вы, трактирщики, горя не знаете.

Неопределенное прилагательное altri может использоваться для усиления личных независимых местоимений 1-го и 2-го лица множе­

ственного числа:

 

Mia madre lavora molto, perciò

Моя мать много работает, поэтому

noialtri uomini cerchiamo

мы, мужчины, стараемся ей

di aiutarla.

помогать.

7. Allora che potremmo respirare! — Вот тогда бы мы вздохнули свободно!

Выражение sì che очень употребительно в разговорном языке. Оно имеет усилительное значение:

Sì che te l'ho detto!

Ну, конечно же, я говорил тебе это!

Ricordate:

 

 

 

ma sì!

ну, конечно!

 

un giorno sì un giorno no

через день

 

forse che (e) forse che no

возможно да, а возможно и нет

 

 

 

 

GRAMMATICA

Forma impersonale del verbo Безличная форма глаголов

1. Безличная форма возвратных глаголов и всех глаголов, имеющих местоименную форму, образуется из формы третьего лица единственного числа (с частицей si), при этом ей предшествует части­ ца ci или uno:

Ci si lava ogni mattina (= Uno

По утрам умываются.

si lava ogni mattina).

 

Ci si abitua (= Uno si abitua).

Привыкаешь (человек привыкает).

2. Безличная форма глаголов в сложных временах образуется все­ гда при помощи вспомогательного глагола essere. При этом:

a) participio passato глаголов, спрягающихся с avere, имеет форму мужского рода единственного числа -о.

Quando si è lavorato molto, si

Когда как следует поработаешь,

ha voglia di

riposare.

хочется отдохнуть.

b) participio passato глаголов, которые спрягаются с essere, и всех местоименных глаголов, а также глаголов в страдательном залоге име­ ет форму мужского рода множественного числа - i .

Quando si è arrivati a una certa Когда достигаешь определенного età, bisogna pensare alla salute, возраста, надо думать о здоровье.

Quando ci si è alzati presto, la Когда рано встаешь, день кажется

giornata pare più lunga.

более длинным.

Quando si è sgridati sempre, ci

Если тебя постоянно ругают,то к это-

si abitua.

му привыкаешь.

3. При образовании безличной формы от именного составного ска­ зуемого именная часть его, выраженная прилагательным или причас­ тием, употребляется во множественном числе:

Quando si è stanchi, bisogna riposare. Если устал, надо отдохнуть.

4. В безличной форме могут также употребляться словосочетания, состоящие из глагола и прямого дополнения, при этом они подчиняются общим правилам образования безличной формы от личных глаголов.

Quando si ha fame ...

Когда хочется есть ...

Quando si. ha fretta...

Когда спешишь ...

Если при глаголе в безличной форме прямое дополнение выражено существительным во множественном числе, то глагол с ним согласуется:

Sì raccontano molte cose Рассказывают много интересного, interessanti.

Si cantano, canzoni napoletane. Исполняются неаполитанские песни. Если при безличном обороте имеется личное местоимение в роли косвенного дополнения, то si ставится после него (ближе к глаголу):

Mi si dice.

Мне говорят.

При наличии местоименной частицы ne si ставится перед ней, при­

нимая форму se:

 

Se ne parla molto.

Об этом много говорят.

TRADUZIONE

Изменение порядка слов при переводе

Если подлежащее в итальянском предложении сопровождается неопределенным артиклем, то при переводе в русском пред­ ложении имеет место и н в е р с и я :

Una delegazione governativa

Сегодня утром в Москву прибыла

italiana è arrivata stamane

итальянская правительственная

a Mosca.

делегация.

При переводе подобных предложений с русского языка на италь­ янский следует употреблять прямой порядок слов:

Сегодня утром в Лондон выеха-

Un gruppo di artisti russi è partito

ла группа русских артистов,

stamane per Londra.

387

В русском языке прямое дополнение, если оно выражает какое-либо понятие, уже известное из контекста, обычно стоит перед сказуемым. Перевод таких предложений составляет известную трудность, так как в итальянском языке порядок слов, как правило, прямой. При перево­ де необходимо учитывать следующее:

1) Если в русском предложении подлежащее выделено, то в италь­ янском выделяемое слово следует поставить на последнем месте, для чего русское дополнение заменяется в итальянском предложении под­ лежащим. Такое изменение структуры предложения достигается дву­ мя путями:

a) заменой актива пассивом:

 

Делегацию встречал министр

La delegazione è stata accolta dal

культуры.

ministro della cultura.

b) заменой глагола:

Важную роль в этом деле играIn questo affare una parte imporет заместитель министра. tante spetta al viceministro.

Вчера премьер-министра поIeri il primo ministro ha ricevuto сетил английский посол. l'ambasciatore inglese.

2) При еще более очевидном выделении подлежащего в русской фразе при переводе используется выделительная конструкция è ... che,

sono ... che.

Главную роль играет в этом

È suo padre che ha la parte principa-

деле его отец.

le in questa faccenda.

3) Если порядок слов в русском предложении не имеет целью вы­ делить подлежащее, то в итальянском предложении можно употребить прямой порядок слов:

Членов рабочей делегации

II direttore ha ricevuto i membri dei-

принял директор.

la delegazione operaia.

4) Если логическим ударением выделяется прямое дополнение, то

при переводе можно использовать репризу (см. стр. 168).

Эту книгу Моравиа написал

Questo libro Moravia lo scrisse du-

BO время войны.

rante la guerra.

ESERCIZI DI LESSICO

1. Traducete per iscritto il brano che comincia con le parole «Per prima cosa andai alla vetrina» e finisce con le parole «verso il

Panthéon».

2.Riferendovi al testo, rivolgete ai compagni 10 domande, che comincino con la parola perchè. Rispondete, a vostra volta, alle domande dei compagni.

3.Rispondete alle domande:

1.Quando e dove si svolge l'azione del racconto «Romolo e Remo»? Quali sono gli indizi che il racconto è ambientato a Roma e che l'azione

si svolge nei primi anni del dopoguerra? 2. Per quale associazione di idee «Remo» si ricordò del suo amico? 3. Era Remo un bugiardo? Adducetene delle prove. 4. Che impressione gli fece la trattoria di «Romolo»? Che pensieri lo assalirono in quel momento? 5. Come si comportò appena entrato? Che atteggiamento prese verso il suo amico «Romolo», non meno sfortunato di lui? 6. Perchè «Romolo» cercò di nascondere la sua miseria al vecchio amico? Perchè «Remo» fece finta di credergli? 7. Perchè i coniugi si bisticciarono? 8. Perchè Alberto Moravia intitolò il racconto «Romolo e Remo»?

4.Fate un piano dei racconto.

5.Trovate nel testo le frasi che corrispondono a quanto segue:

1.Я не ел больше суток. 2. Я стал размышлять о том, как добыть обед. 3. Мысли, приходившие мне в голову ... 4. Поскольку в трат­ тории никого не было ... 5. Так как мне все равно надо было по­ есть где-нибудь ... 6. Спагетти сварятся быстрее. 7. У меня по-пре­ жнему кружилась голова. 8. Люди могут обойтись без чего угодно, только не без еды. 9. Я увидел, как вошла девочка ... она прижи­ мала к груди сверток, в котором было всего понемногу. 10. Ромоло смотрел, как я ем. 11. Девочка расплакалась. 12. Я оказался в пе­ реулке. 13. К сожалению, когда спешишь, ничего хорошего не при­ думаешь. 14. На этот раз он промолчал, ограничившись улыбкой.

15.Я решил: теперь или никогда. 16. Он пришел составить мне ком­ панию, чтобы выиграть время.

6.Trovate i contrari delle parole seguenti:

affamato, bugia f, benestante, comodo, pulito, indecente, abbottonare, muoversi, speranza f, a bassa voce, lavoro m, duro, pallido.

7. Sostituite ai puntini una variante italiana della parola russa:

иначе

1. Sbrigatevi,... farete tardi. 2. Io farei questa traduzione ... 3. Oggi fa freddo, copritevi bene,... pigliate un raffreddore. 4. Si può esprimere

questa idea ... 5. No, questa parola si pronuncia ... 6. Come si può dire

questa cosa ...?

удобно

1. Se non ... su quella sedia, si sieda in questa poltrona.— Grazie,...

qui. 2. Si sente stanco, si sdrai... sul letto. 3 Mi... che tu venga stasera. 4. Non ... telefonare a un'ora così tarda!

прием, принимать

1. I nostri amici italiani ci ... cordialmente. 2. Li abbiamo ringraziati per la loro ... cordiale. 3. Stamattina l'ambasciatore italiano

a Mosca è stato ... dal ministro degli affari esteri di Russia. 4. Quando nel 1860 Garibaldi sbarcò in Sicilia le masse popolari lo ... come un liberatore. 5. Ha ... tutte le correzioni fatte da Lei. 6. Scusi, non saprebbe dirmi, quando ... il preside? 7. Il capo del governo russo

388

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è stato ... con simpatia dal popolo americano. 8. Ho saputo dall'avviso che qui ... operai. 9. Deve ... la medicina tre volte al giorno. 10. Purtroppo non possiamo ... la vostra proposta. 11. La riunione ... la mozione, presentata dal compagno Lorenzini.

8. Traducete in italiano quanto segue, badando alle parole scrìtte in corsivo:

1.Позвоните мне, иначе я не буду знать, где вас искать. 2. Надо послать срочную телеграмму, иначе мы не успеем оповестить их во­ время. 3. Запретите детям играть здесь в мяч, иначе они разобьют окно.

4.Я не мог поступить иначе. 5. Положи деньги в карман, иначе ты их потеряешь. 6. Нина ему нравится, иначе он бы за ней не ухаживал.

7.По-видимому этого ребенка часто обманывали, иначе он не был бы таким недоверчивым. 8. Я поняла его ответ иначе. 9. Я бы это сделал совершенно иначе. 10. Мне жаль собаку, иначе я бы ее прогнал.

9.Traducete quanto segue in italiano, usando gli italianismi:

a)fare a meno (di):

1.Работая, я не могу обходиться без своих книг и словарей. 2. Вы можете обойтись сегодня без меня? 3. Мы обошлись без денег. 4. Если бы я мог обходиться без курения, я был бы рад. 5. Вы больны и не можете долго обходиться без отдыха, б. Зимой нам приходилось обхо­ диться без фруктов.

b)aver pietà di qd, far pietà a qd:

1.Мне жаль этих детей. 2. Я вас жалею. 3. Ты меня не жалеешь.

4.Пожалейте их! 5. Тебе меня не жаль. 6. Увидев, что Ремо был очень плохо одет, жена капитана пожалела его и отдала ему старый костюм мужа. 7. Трус не достоин, чтобы его жалели. 8. Артисты бродячего цирка вызывали у зрителей жалость. 9. Я жалел Марио и помогал ему: бедня­ га никак не мог найти работу.

10.Sostituite ai puntini uno dei sinonimi seguenti: posto, luogo, spazio, località, carica.

1.Mettiti un po' in là, occupi troppo ... 2. In platea ci sono molti ...

liberi. 3. Intorno alla casa di riposo ci sono dei... bellissimi. 4. La riunione avrà ... dopodomani. 5. Per fare la ginnastica ci vuole un po' di ... libero.

6.Questo ... è occupato. 7. Quando tutti hanno preso ..., il presidente ha aperto la riunione. 8. Al conte fu affidata allora una ... importante nel ministero degli esteri. 9. Fate ..., ora vi faccio vedere come funziona questo apparecchio.

11.Trovate nel testo, copiate e traducete in russo per iscritto le frasi, in cui sono usate le espressioni con la parola tanto .

12.Trovate uno о più aggettivi che si addicano ai nomi seguenti:

Es.: un atteggiamento indifferente, amichevole, positivo, negativo. atteggiamento, telegramma, critica, riflessione, traffico, vicolo,

deserto, stoffa, ansia, fagotto, sensazione, caccia, benessere.

13. Traducendo in russo quanto segue, rilevate il significato delle locuzioni, di cui fa parte il verbo dare:

1.Una tenda sporca nascondeva la porta che dava sulla cucina. 2. Mi puoi benissimo dare del tu. 3. Dice che intanto gli hai dato del matto.

4.Non dar retta alle chiacchiere. 5. Lo sai che dai noia a tutti? 6. Verrai? — Può darsi. 7. Non bisogna dargli torto. 8. Non scegliete quel colore che dà troppo nell'occhio. 9. I ladri se la son data a gambe. 10. Questa musica mi dà sui nervi.

14.Fate entrare in frasi i seguenti sostantivi che, per affinità di suono, possono essere confusi:

compagnia f

1) общество, компания, 2) театральная труппа, 3) рота;

compagna f

r товарищ (при обращении к женщине);

campagna г" -I

1) деревня, 2) поле, 3) кампания;

Campania

[

Кампания — область Италии.

15. Traducete in italiano quanto segue usando le parole e le es­ pressioni imparate:

1.Давайте сравним эти два рассказа! 2. В России пропаганда вой­ ны запрещена законом. 3. Мы, русские люди, никогда этого не забу­ дем. 4. Мой старший брат служит в армии. 5. У меня случайно были

ссобой все необходимые документы, б. Где можно было бы снять ком­ нату? 7. Мне никак не удается завязать галстук. 8. Скажите, где здесь ближайший ресторан? — В двух шагах отсюда, за углом. 9. Я был в Ри­ ме дважды: один раз прожил там несколько месяцев, а второй раз был проездом. 10. Поскольку вы мне не позвонили, я решил позвонить вам сам. 11. Я не могу обойтись без телефона. 12. Во время перерыва мы пошли в буфет перекусить. 13. Плач жены действовал ему на нервы.

14. Надо бы ограничить расходы. 15. Не лги! 16. Я не ел сутра. 17. Прогоните их! 18. Равнодушие — это черта, чуждая (estraneo) русским людям.

16.Descrivete la trattoria di «Romolo» e la sua famiglia.

17.Fate un ritratto fisico e morale di «Romolo» e di «Remo».

18.Riassumete il contenuto del racconto in terza persona, esprimendo il vostro giudizio sulla condotta del protagonista. Da che parte sta la simpatia dell'autore?

ESERCIZI DI FORMAZIONE DELLE PAROLE

19. a) Spiegate il significato del suffisso -ata nei sostantivi che fanno parte delle seguenti frasi:

1.Mi diede una manata sulla spalla. 2. Ne presi una forchettata.

3.Aveva il viso sporco di una ditata di polvere di carbone.

b) Aggiungete il suffisso -ata ai nomi seguenti e traducete le parole così formate in russo (consultando il dizionario):

pala f, cucchiaio m, giorno m, ballo m, maccheroni m pi, spalla f.

390

391

 

20. Analizzate la formazione delle parole seguenti:

sfilacciato, sottoscala, raddoppiarsi, sfrittellato, abbottonarsi, sformato, penombra, sorridere, rientrare.

21. Traducete in italiano le parole che hanno la stessa radice di 1. indecente—неприличный:

приличный, прилично, неприлично, неприличие, приличие. 2. affezionato — преданный, любящий:

привязаться, полюбить, привязанность, любовь, ласковый, сердеч­ ный, ласково, сердечно.

3. diffidente — недоверчивый:

довериться кому-либо, доверие, вера, верный, надежный, «свой» человек.

22. Formate oralmente delle frasi in cui entrino le seguenti

famiglie di parole:

 

 

fame f

affamato

голодный

 

голод

sfamare

накормить

 

fama f

famoso

знаменитый

 

слава

famigerato

пресловутый

 

 

diffamare

порочить

 

affittare

affitto m

1) наем,

 

— 1) сдавать,

 

2) плата (квартирная и т. п.)

2) нанимать

fitto m

»

 

 

fittaiolo m

арендатор

 

fretta f

affrettarsi

торопиться

 

— поспешность

frettoloso

поспешный, торопливый

 

affrettato

»

»

debolezza f

debole

слабый

 

— слабость

indebolire

ослаблять

 

 

debolmente

слабо

 

amicizia f

amico m

друг, приятель

 

дружба

amica f

подруга, приятельница

 

amichevole

дружеский

 

 

amichevolmente

по-дружески, дружелюбно

abbottonare

bottone m

пуговица

 

— застегнуть

sbottonare

расстегнуть

 

attenzione f

attento

внимательный

 

— внимание

disattento

невнимательный

 

 

attentamente

внимательно

 

ubriaco

ubriacone m

пьяница

 

— пьяный

ubriacarsi

напиться пьяным, опьянеть

 

ubriachezza

опьянение

 

dirigersi

direzione f

направление

 

392

 

 

 

— направляться

diretto

прямой, непосредственный

 

direttamente

прямо, непосредственно

riconoscere

irriconoscibile

неузнаваемый

— узнать

conoscere

знать

 

conoscitore m

знаток

 

conoscenza f

1) знание

 

 

2) знакомство

 

 

3) знакомый

denutrito

nutrire

питать

— изможденный

nutrirsi

питаться

 

nutrimento m

питание

ESERCIZI DI TRADUZIONE

23. a) Traducendo in russo quanto segue, badate all'ordine delle parole nella proposizione russa:

1. Una serata dedicata alla musica indonesiana si è tenuta ieri nella sede dell'Associazione Russia — Indonesia. 2. Un festival cinematografico della Repubblica Democratica Tedesca si svolgerà a Mosca alla fine dell'anno.

b)Traducete quanto segue in italiano:

1.В Москве находилась официальная делегация. 2. В Россию по приглашению министерства сельского хозяйства России прибыла груп­ па американских агрономов. 3. В Будапешт прибыла делегация Акаде­ мии наук России. 4. Сегодня из Софии специальным поездом отбыла словацкая правительственная делегация во главе с президентом Сло­ вацкой республики. 5. В Ростове в конце ноября начнет работать но­ вый молодежный театр. 6. В Киев прибыла большая группа кубинской молодежи.

c)Traducete quanto segue in italiano, badando all'ordine delle parole:

1.Большое значение для развития сельского хозяйства имеют последние решения правительства. 2. Торговую делегацию ФРГ возглавляет г-н. X. 3. Во время отсутствия посла его функции бу­ дет выполнять советник посольства. 4. Оставшиеся до отъезда дни делегация проведет в Москве. 5. Делегацию приветствовал ми­ нистр культуры, б. Важную роль в этом деле должна сыграть Ака­ демия наук. 7. Высокого гостя тепло'приняли жители столицы.

8.Вчера Эрмитаж посетило множество иностранных туристов.

9.Это они не пожелали участвовать в переговорах. 10. Это реше­ ние они приняли единогласно. 11. Эти два сообщения мы прочли в вечерних газетах.

393

ESERCIZI DI FONETICA

24.Leggete i vocaboli seguenti, facendo attenzione all'accento e alla pronuncia:

tràffico, vicolo, ànsia, compagnia, colpévole, ospizio, limite, compagna, anó3nimo. Pàntheon, negligente.

25.Leggete in due il dialogo tra Romolo e Remo, badando alla giusta pronuncia e alla cadenza.

ESERCIZI DI GRAMMA TICA

26. a) Traducete in russo e analizzate le seguenti proposizioni impersonali:

1. Non ci se ne va senza prima aver salutato. 2. Al gioco si vince о si perde. 3. Quando non si trovava il sapone, ci si lavava senza. 4. È bene che si

ripeta tutto. 5. Quando si è camminato molto ci si sente stanchi. 6. Una volta che si è andati via non bisogna ritornare. 7. Non ci si stupisca se ricordiamo le giornate di luglio,— ha iniziato l'oratore. 8. Si scivola sul ghiaccio. 9. Si va in Africa per mare. 10. Qui si insegnano i balli moderni. 11. Non si grida quando si discute. 12. Treni? Piroscafi? Ora si vola. 13. Si compera roba usata. 14. Si comperano quadri antichi. 15. S'incontra volentieri un amico. 16. Si leggono con piacerei bei libri. 17. Si riflette prima di parlare. 18. Si vendono biglietti d'ingresso. 19. Si affitta un appartamento. 20. Si arriva in orario. 21. Si esce a sinistra. 22. Si smacchiano abiti. 23. Non si entra senza bussare. 24. Si sa dove si nasce e non si sa dove si muore.

b) Traducete in russo i proverbi seguenti; se e possibile, trovate un equivalente russo:

La sorte è come uno se la fa.

Ogni volta che uno ride, leva un chiodo alla bara.

e)Traducete in italiano quanto segue, badando ai verbi e alle voci verbali impersonali:

1.Сегодня целый день идет дождь. 2. Необходимо проветрить комна­ ту. 3. Неизвестно, что она ему написала. 4. Говорят, он болен. 5. В про­ шлом году об этом спектакле много писали в газетах, б. Отсюда ничего не слышно и не видно. 7. По-видимому никого нет дома. 8. Сразу видно, что вы итальянец. 9. Непонятно, почему их так долго нет. 10. В горах часто идет снег. 11. Странно, что Паоло не звонит до сих пор. 12. Сегодня не так холодно, как вчера. 13. Когда хочется пить, лучше всего пить простую воду.

14.Когда спешишь, обязательно что-нибудь забудешь. 15. В Индии оде­ ваются иначе, чем у нас. 16. Как дела? 17. Зубы чистят утром и вечером. 18.— В партизанском отряде не брились,— рассказывал кубинец,— хо­ дили с бородой. 19. Сначала боялись, потом привыкли.

d)Mettete, se è possibile, al passato le frasi dell'esercizio precedente.

394

27. Completate le seguenti risposte come nell'esempio:

Es.: Da che luogo si vide l'eclissi? Lo si vide dalla Sicilia.

1. Come si parla al maestro?

parla con rispetto. 2. A chi si dà la

medicina?

dà al malato. 3. Come sì ascolta la lezione? ... ascolta

con attenzione. 4. Si mostrerà allo studente la correzione?

mostrerà.

5. Si annuncerà a lui la promozione?

annuncerà.

 

28. a) Trovate nel testo una proposizione al futuro anteriore, traducetela in russo.

b)Traducete in italiano:

1.Когда я выучу урок, я приду к тебе. 2. Ты напишешь мне, как только приедешь, не правда ли? 3. Когда почтальон придет, мы уже будем дома. 4. Я выеду, как только получу твою телеграмму.

29. Mettete in forma negativa il gerundio e traducetelo in russo:

Es.: Pensando al conto.—Senza pensare al conto — не думая о счёте. 1. Pensando al conto. 2. Badando all'ortografia. 3. Spiegava ridendo. 4. Mangiando il pranzo. 5. Parlando con l'amico. 6. Soffrendo di fame. 7. Vedendoli. 8. Riflettendo sull'avvenire. 9. Paragonandolo con gli altri. 10. Rinunziando a questo piacere. 11. Confessando la

verità. 12. Limitando il tempo.

30. Traducete in italiano quanto segue usando il costrutto enfatico essere ... che:

Es.: Fu proprio allora che si ricordò del suo vecchio amico.

1. Именно тогда он и вспомнил о своем старом друге. 2. Дети на­ помнили ему о нем. 3. От голода у него кружилась голова. 4. Голод толкнул Рема на этот некрасивый поступок. 5. Хозяин траттории заго­ ворил первым. 6. Обед приготовила жена. 7. Поэтому-то их и прозвали Ромулом и Ремом. 8. Как раз в тот момент и вошли мальчик с девоч­ кой. 9.— Это из-за тебя мы несчастны!— говорила жена. 10. Благода­ ря вашей помощи мы сумели закончить работу вовремя. 11. Нас при­ гласили они. 12. Меня растрогал этот ребенок. 13. Это они виноваты. 14. Это я все перепутал. 15. Это вы опрокинули чернильницу? 16. Кто это говорит? — Это я говорю. 17. Мы не виделись с зимы 1997 года. 18. Мы столько времени не виделись!

31. Traducete in italiano quanto segue, badando ai pronomi tonici:

1. Рем говорил другу: — Ты-то хорошо устроился! 2. Такое блюдо мог бы приготовить и я. 3. Он написал мне, а не тебе. 4. Этот подарок для вас, а не для них. 5. Теперь они хозяева этого дома. б. Ты должен дать один экземпляр и ей. 7. Ни он, ни она не были довольны этим визитом. 8. Писать должны именно вы. 9. Сначала Рем заметил его,

апотом ее. 10. Подумай сначала о нас. 11. Виноват был он, а не я.

12.Плохой поступок совершил его брат, а не он.

395

32.Trovate nel testo 5-6 vocaboli sostantivati. Traduceteli in

russo.

Es.: un «comandi»

33.Sostituite ai puntini una preposizione semplice о articolata conveniente:

1. Dovete trovare il pranzo se no morite ... fame. 2. Non mangiavo ...

più di un giorno. 3.Cominciai... riflettere ... maniera ... trovare il pranzo al più presto. 4.... quel grido mi ricordai.. un altro Romolo. 5. Sono nato

... Roma. 6. Mi guardai ... uno specchio. 7. Andai a sbattere ... una

guardia. 8. Era una porticina .. fondo ... un vicolo cieco,... due passi ...

quattro о cinque pattumiere colme. 9. La fame mi si raddoppiò ... smarrimento. 10. Andai... sedermi... tavolo. 11. La porta dava ... cucina. 12. Si voltò ... la cucina. 13. Apparve una donnetta corpulenta ... grembiale. 14. Dietro ... lei si affacciavano i figli.

34. Traducete in italiano badando alle preposizioni:

1.Почтовое отделение находится в двух шагах от нашего институ­ та. 2. Окно нашей аудитории выходит на Крымскую площадь. 3. Мать на кухне. 4. Я люблю макароны с маслом. 5. Моя подруга зарабатывает 100 рублей в месяц, 6. Я умираю от голода. 7. Вот уже неделя, как

ясплю по 5-6 часов в сутки. 8. Поразмысли об этом серьезно! 9. По­ смотри на себя в зеркало! 10. В конце коридора я увидел дверь с над­ писью: вход запрещен.

35.Spiegate l'uso dell'articolo davanti alle parole scritte in

corsivo:

1. Mi serve un paio di scarpe. 2. Lui tirava fuori i ricordi non perchè fosse affezionato, ma perchè ero un cliente. Anzi, visto che nella trattoria non c'era nessuno, il cliente. 3. Il cinque ottobre di quest'anno a

mezzogiorno, in piazza Colonna sedetti sulla ringhiera della fontana. 4. Era una porticina in fondo a un vicolo cieco, a due passi di quattro о cinque pattumiere colme. 5. Mi venne incontro con un «comandi» premuroso, pieno di speranza. 6. Faccio il viaggiatore di commercio. 7. I due figli scapparono fuori.

LETTURA SUPPLEMENTARE

Joyce Lussu

CHE LIBRI LEGGONO GLI ITALIANI

Innanzitutto, se ne leggono pochi, troppo pochi per un paese civile, con grandi tradizioni di cultura. In Italia, si leggono molti giornali; settimanali e riviste, si ascolta la radio e si guarda la televisione. Ma di libri, in rapporto alla popolazione di quasi cinquanta milioni, se ne leggono pochi. Quali sono i motivi?

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Il motivo principale è quello economico. Il libro in Italia è costoso, è quasi un lusso. Le edizioni popolari, a buon mercato, sono pochissime e, come quelle di Rizzoli, pubblicano in generale solo classici della letteratura — ne letteratura moderna, né saggi scientifici, né problemi di attualità. La maggior parte degli editori pubblicano edizioni assai curate dal punto di vista tipografico, belle e interessanti, e numerose, ma care, e accessibili solo a quelli che godono di una certa agiatezza.

Il libraio è quello che ci guadagna di più. Ma a chi vende i libri che riempiono il suo negozio? Il mercato è assai ristretto, a causa del basso tenore di vita della maggioranza della popolazione. Per leggere occorre, oltre al denaro per acquistare il libro, tempo libero e tranquillità. E l'uno e l'altra mancano alla maggior parte degli italiani.

Nel mondo contadino (e l'Italia è un paese principalmente agricolo)

il libro non è penetrato. Il contadino evoluto sente la radio, va qualche volta al cinema о al massimo acquista la stampa periodica; ma non acquista mai libri anche se, nei migliori dei casi (nelle zone dove i contrat­ ti mezzadrili sono buoni e i coltivatori diretti hanno un appezzamento sufficiente), le sue condizioni economiche glielo permettessero. Anche tra gli operai, il libro è scarsamente diffuso; penetra solo, in qualche

misura, nelle famiglie degli operai specializzati (che in Italia sono una minoranza), ad opera soprattutto dei giovani; ma di fronte alla loro crescente esigenza di lettura, le difficoltà economiche rappresentano ancora un ostacolo insuperabile. Per gli artigiani, i piccoli impiegati, i piccoli commercianti, per la piccola borghesia in generale, il discorso non è diverso; ed è più facile che una famiglia faccia un debito per acquistare a rate un apparecchio di televisione, che non si formi, con la stessa somma, una piccola biblioteca. Vi è poi tutta la massa di disoccupati e sottooccupati, per i quali, naturalmente, l'acquisto di un libro è fuori questione, alle prese come sono col problema dell'acquisto del pane quotidiano1 e del pagamento dell'affitto.

Nella media e alta borghesia si trovano i gruppi che, per le loro possibilità economiche, costituiscono il pubblico permanente della produzione libraria; ma sono minoranze rispetto alla loro stessa classe, poiché difettano in buona parte della borghesia gl'interessi culturali; soprattutto le signore borghesi, in conseguenza dell'errata educazione ricevuta, leggono pochissimo.

Oltre all'ostacolo economico vi è, alla diffusione del libro, l'ostacolo culturale. In Italia, tra la popolazione di età superiore ai venti anni, vi è ancora il 17% di analfabeti; il 4,4% ha frequentato soltanto qualche corso elementare e ricade poi praticamente nell'analfabetismo; il 67% ha seguito regolarmente tutto il corso elementare di cinque anni: ma cinque anni di scuola non sono sufficienti a creare l'abitudine alla lettura, soprattutto in case dove, acquistati per necessità i libri scolastici finché i bambini vanno a scuola, non entra più un solo libro. Si può dire perciò,

397

arrossendo di mortificazione, che in Italia circa il 90% della popolazione non è messa in condizioni di sviluppare un interesse perii libro. E questo problema investe tutti i problemi strutturali dell'economia e della società. Per mettere gli italiani in condizioni di leggere occorre innanzitutto debellare la disoccupazione e l'analfabetismo, e elevare il tenore di vita della gran maggioranza della popolazione.

...Ai congressi dei sindacati e dei partiti di sinistra, davanti alle bancherelle dove gli editori espongono i loro libri per venderli ai congressisti, si può avere la misura di quanto grande sarebbe l'interesse per il libro dei giovani della classe lavoratrice, se ne avessero la possibilità economica. In quelle occasioni, si vendono sempre molti libri, e la scelta è indicativa: trattati di scienze economiche e sociali, narrativa

moderna e

molta poesia.

Il successo dei libri di poesia è sorprendente

e nuovo; le

edizioni dei

grandi poeti italiani e stranieri (poeti attuali

e «impegnati» come Brecht, Majakovski, Garcia Lorca, Hikmet) si sono subito esaurite; sono stati i libri più venduti ai recenti congressi della Confederazione generale del lavoro; ma anche negli ambienti borghesi il loro successo è stato notevole. Anche i libri sulla Resistenza hanno incontrato il favore del pubblico dei lettori: il sentimento antifascista è molto forte e diffuso in Italia, anche in buona parte della borghesia, e le agitazioni contro il risorgere del fascismo con la complicità dei clericali, ne sono una confortante dimostrazione.

La narrativa neo-realista ha anch'essa larga diffusione tra coloro che leggono, ed è da notare che i nostri migliori scrittori — quali Pratolini, Pasolini, Calvino, Bassani, Cassola, Moravia, Carlo Levi ecc.— о sono decisamente marxisti о hanno comunque un orientamento di sinistra. Un'eccezione è stata l'enorme successo del libro di un aristocratico siciliano, Tornasi di Lampedusa, intitolato «Il Gattopardo», che narra, con spirito certamente non marxista, le vicende di un suo antenato tra gli eventi del Risorgimento in Sicilia un secolo fa; ma il livello culturale e letterario del libro è altissimo, e, come avviene nelle vere opere d'arte, la realtà traspare nonostante l'ideologia dell'autore.

Naturalmente, la ristrettezza del mercato librario costituisce una remora all'attività produttiva dei letterati e degli scienziati. Pochissimi scrittori possono vivere dei libri che scrivono. Per lo più, о devono fare anche un altro mestiere, о almeno arrotondare i guadagni con attività per loro marginali, quali il giornalismo о la collaborazjone all'industria cinematografica e televisiva.

Anche le biblioteche non sono, per lo più, alla portata del pubblico popolare, e sono frequentate soprattutto da specialisti, da studiosi, da studenti. Non è facile ottenere libri in prestito per portare a casa, e andare a leggere in biblioteca non è possibile per chi lavora in fabbrica о in ufficio, perchè gli orari di apertura e di chiusura coincidono. Le biblioteche circolanti sono pochissime.

In Italia, il libro è ancora un privilegio per minoranze, come il benessere economico. Perchè diventi patrimonio di tutti sono necessarie, nell'intera società, trasformazioni profonde.

1 alle prese come sono col problema dell'acquisto del pane quotidiano — по­ скольку они бьются, чтобы заработать на кусок хлеба

Espressioni da ricordare

a buon mercato essere accessibile (a) nel migliore dei casi ad opera di qd

in generale a rate

è fuori questione

la piccola (media, alta) borghesia rispetto a

in conseguenza di qc seguire il corso

il benessere economico alla moda

La narrativa neo-realista

è da notare

aver un orientamento di sinistra per lo pili

essere alla portata di qd

дешевый

быть доступным (для) в лучшем случае

по чьей-либо инициативе вообще в рассрочку

об этом не может быть и речи мелкая (средняя, крупная) буржуазия по сравнению с вследствие чего-либо

учиться, проходить курс чего-либо материальное благосостояние модный

неореалистические произведения худо­ жественной литературы

следует отметить придерживаться левых взглядов чаще всего быть доступным

Compito per la lezione riassuntiva

1.Formulate l'idea principale del racconto «Romolo e Remo».

2.Confrontate i protagonisti dei due racconti studiati: «Remo» («Romolo e Remo» di Moravia) e Andrea (« Una visita sprecata» di Bigiaretti).

3.Parlate sul tema: «I due modi di rappresentare l'uomo della stra­ da» — quello di Moravia e quello del cinema neo-realista (sulla base della prefazione di Ehrenburg all'edizione russa dei «Racconti romani»).

4.Riassumete brevemente in italiano il contenuto di un libro di Alberto Moravia letto da voi.

5.Parlate sul tema:

«La cultura è, nella società borghese, un privilegio come il benessere economico» (vedi l'articolo di Joyce Lussu «Che libri leggono gli italiani»).

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