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Добровольская А.Ю. - Практический курс итальянского языка (2005)

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spiegato che non era necessario, che non lo facevano neppure loro, figuriamoci dei prigionieri. Non se n'erano dati per intesi2: tutte le volte che arrivava il comandante salutavano a termine di regolamento3.

Erano stati catturati a Villastellone. Due mesi prima, quando avevano appreso la notizia che Petralia era stato fatto prigioniero i distaccamenti della IV Brigata erano partiti in diverse direzioni con un compito solo: catturare il maggior numero possibile di nemici per tentare di ottenere il cambio.

... Ma il cambio con Petralia non era stato necessario e i tre prigionieri erano rimasti in consegna al distaccamento di Augusto, avrebbero potuto servire in altra occasione. Intanto i loro rapporti coi garibaldini avevano subito a poco a poco un profondo cambiamento. Nei primi giorni erano sorvegliati a vista, poi c'era stato un forte rastrellamento ed essi si erano comportati bene, avevano seguito il distaccamento portando le munizioni, scavando ripari. Diverse volte, durante le sparatorie, avrebbero potuto fuggire e non lo avevano fatto.

Finito il combattimento sarebbe stato assurdo ricominciare con la stretta sorveglianza. Così i tre prigionieri avevano incominciato a mangiare a tavola con gli altri, ad andare di corvée4, a dormire nella stalla.

A un certo momento, quasi senza badarvi, i prigionieri erano entrati a far parte della squadra mitraglieri e una notte in cui molti garibaldini erano in azione, qualcuno li comandò persino per un turno di guardia!

Avevano affibbiato loro i nomi di battaglia: Flic, Floc e Flac. Il più magro era Flic, quello un po' più robusto Floc e il grasso Flac.

Una mattina dei primi di marzo, i telefoni da campo squillarono dando l'altarme e comunicando i primi ordini. I fascisti erano arrivati con una colonna di carri armati, contando sulla sorpresa. I carri avevano fatto un lungo giro per prendere alle spalle5 la brigata.

Ma prima di notte se ne andarono senza aver concluso nulla6 e con qualche carro danneggiato. I partigiani si erano divertiti tutto il giorno a giocare a rimpiattino7 sulle colline mentre i carri rombavano in mezzo al fango, si impantanavano, correvano da una parte all'altra senza scopo.

Alla fine della giornata, Marco ricevette le ultime novità. Avevano avuto un morto e un ferito leggero. I distaccamenti erano nuovamente ai loro posti e la rete telefonica ristabilita. Mancavano due partigiani, presi dai fascisti mentre stavano tranquillamente bevendo all'osteria sulla strada di Castelnuovo.

Marco ricordò allora i tre tedeschi prigionieri: era giunto il momento di proporre il cambio e bisognava far presto, prima che i due catturati venissero uccisi о deportati.

Le trattative furono rapidamente concluse con il comando tedesco di Chieri.

Marco fece chiamare i tre tedeschi per comunicare loro che il cambio era stato deciso.

3 4 0

Flic, Floc, Flac entrarono nella stanza dove era insediato il comando con il solito passo rigido e gli scatti regolamentari, poi rimasero immobili, impassibili, ad aspettare le comunicazioni che li riguardavano. Sapevano già tutto, perchè il distaccamento di Augusto aveva appreso la notizia per i soliti misteriosi canali che funzionano perfettamente in qualsiasi organizzazione militare, ma Flic, Floc, Flac aspettavano la comunicazione ufficiale.

— Così, entro domani, sarete di nuovo fra i vostri,— disse Marco sorridendo.— Abbiamo deciso di fare il cambio dei prigionieri per liberare due garibaldini catturati ieri. Spero che fra noi vi siate trovati bene ed abbiate potuto capire che siamo soldati che lottano per il loro paese e per la pace.

Flic, che doveva aver ricevuto l'incarico dagli altri due, fece cenno di parlare.

Di' pure,— gli disse Marco.

Ecco, comandante,— cominciò quello col suo italiano stentato,— noi non folere ritornare nostro reparto: noi folere rimanere con foi partigiani. Noi restare bene qui, afere compreso fostra causa giusta. Noi folere combattere con foi.

Sentite,— disse Marco,— comprendo i vostri sentimenti ma il cambio è deciso. Non è possibile fare diversamente

Comandante,— intervenne Flac,— noi folere rimanere partigiani.

Foi trattare noi fratelli e compreso molte cose. Noi non potere ritornare nostro comando, non potere combattere foi.

Marco scosse la testa e replicò:

Avete la possibilità di fare come molti. Ritornate a Villastellone e, appena possibile, fuggite portandovi dietro le armi e il materiale che potrete. Venite di nuovo qui e allora vi accoglieremo come partigiani, come nostri compagni. Non c'è altra via.

Sta bene, comandante, fare così, e ritornare presto,— concluse Flic con naturalezza mentre gli altri annuivano, poi salutarono con i soliti scatti.

Effettuato il cambio, non si seppe più nulla di loro per diversi giorni. Poi un informatore porto la notizia: Flic, Floc e Flac avevano cercato di fuggire con un camion carico di munizioni e di armi: erano stati scoperti dalla Gestapo, processati e fucilati.

1 essere in consegna — быть под арестом

г darsi per inteso (di qc) — понимать

3 a termine di regolamento — как полагалось по уставу * andare di corvée (фран.) — дежурить

5 prendere alle spalle — зайти сзади

' senza aver concluso nulla — не солоно хлебавши 7 giocare a rimpiattino — играть в «кошки-мышки»

341

 

Espressioni da ricordare

capitare (stare) tra i piedi

мешать, «путаться под ногами:

alzarsi di scatto

вскакивать

rimaner sull'attenti

стоять смирно

far prigioniero

взять в плен

a un certo momento

наступил момент, когда

far parte (di)

входить в состав (чего-либо)

il nome di battaglia

боевая кличка

dare l'allarme

поднять тревогу

far presto

спешить

entro domani

в течение завтрашнего дня

LA STELLA DEL PARTIGIANO*

Fischia il vento e urta la bufera

Scarpe rotte eppur bisogna andar

A conquistare la bella primavera,

La vittoria e la libertà.

Ogni strada è patria del ribelle,

Ogni stella segue il suo cammin.

Morte, morte al barbaro invasore!

Morte, morte al vile traditori

Se ci coglie la crudele morte.

Dura vendetta sarà del partigian.

Ormai sicura è la bella sorte

Contro il vile che noi cerchiarti.

Calma il vento, cessa la bufera,

Torna a casa il fiero partigian,

Sventolando l'italica bandiera,

Vittoriosi, alfin, liberi siam.

Compito per la lezione riassuntiva

Parlate sui temi:

1.L'Italia dopo il 25 luglio 1943.

2.I partigiani nella Resistenza italiana.

3.Descrivete un eroe della Resistenza.

* Una delle più popolari canzoni dei partigiani italiani. Si canta sull'aria iji «Katiuscia».

Testo: Giovanni Pesce. «Dante Di' Nanni». Grammatica:

Note sull'uso dei tempi dell'indicativo (presente, futuro, imperfetto).

Formazione delle parole: Parole composte.

Giovanni Pesce*

DANTE DI NANNI

Il 13 maggio il comando ci comunica che è necessario far tacere la radiotrasmittente di Stura.

L'indomani Bravin ed io andiamo sul posto a fare un giretto di ricognizione. Ho molti dubbi sulla riuscita dell'azione che si presenta alquanto più difficile del solito. La cabina trasmittente è sorvegliata da nove carabinieri; a poco meno di 150 metri, sulla autostrada TorinoMilano, c'è un posto di blocco2; e, nelle vicinanze, un comando tedesco.

... Viene così il 16 maggio, data stabilita. Durante quei giorni il comando aveva insistito sulla necessità di affrettare l'azione.

L'avevamo preparata in ogni particolare, quell'azione: e, all'ultimo momento, decidiamo anche di rimanere uniti, per poterci difendere meglio in caso di attacco. Siamo in quattro. Puntuale, Ines alle 20 arriva col solito fardello. Lo prende Di Nanni; noi, attraverso i campi, ci avviamo.

Siamo a quasi mille metri dalla cabina, che si trova di fronte a noi. Rivoltelle in pugno, una bomba a mano per ogni tasca; Bravin ha nascosto sotto la giacca anche un vecchio pugnale. È una notte tiepida, siamo in maggio, è già primavera. Il buio ci favorisce. Stesi tra l'erba alta, seguiamo le mosse del nemico. Alle 23 cominciamo a muoverci, curvi, con cautela; attraversiamo la strada, ci nascondiamo ancora tra l'erba, più vicini alla cabina. Alla nostra destra è l'autostrada, a tratti illuminata dai grossi riflettori degli automezzi tedeschi che transitano con fracasso. Davanti

'Giovanni Pesce è nato nel 1917. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza in Francia. All'età di 18 anni andò volontario in Spagna e si arruolò nella brigata Garibaldi per combattere contro i franchisti. Più tardi descrisse la guerra spagnola nel libro «Un garibaldino in Spagna». A partire dal 1943 G. Pesce diresse le operazioni dei GAP1 — prima a Torino, poi a Milano.

A Giovanni Pesce è stata conferita la medaglia d'oro di Eroe della Resistenza.

Il seguente brano è tolto dal suo libro «Soldati senza uniforme », dove Giovanni Pesce descrive gli episodi più salienti della lotta eroica, combattuta dai GAP, fatti di guerra svoltisi in grandi centri cittadini dell'Italia Settentrionale. La vita e la lotta dei gappisti erano estremamente pericolose. Buona parte dei suoi compagni di lotta sono morti. Pesce deve la sua salvezza soprattutto alla sua audacia leggendaria, alla sua fermezza, alla ricca esperienza di guerra che aveva dietro di se.

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alla cabina tre carabinieri montano la guardia; dalle informazioni e da quanto avevamo potuto vedere noi stessi, altri sei carabinieri dovevano essere nell'interno; accanto i grossi piloni, le antenne che trasmettevano, attraverso le onde, le menzogne della radio fascista. Continuiamo ad avanzare strisciando. Ci fermiamo nel buio, silenziosi, rannicchiati nell'erba; a pochi metri le sentinelle fanno il cambio della guardia3 sentiamo il passo di quelli che si allontanano. L'attesa è snervante. Guardo l'orologio; è l'ora!

Sono quasi le due del mattino e le sentinelle, con aria assonnata, passeggiano silenziose. Tante ore di attesa ci hanno intirizziti. Finalmente ci muoviamo, adagio, di alcuni passi soltanto, poi, balziamo sulle sentinelle. Le disarmiamo, entriamo nella cabina, disarmiamo gli altri, collochiamo l'esplosivo, accendiamo le micce proprio ai piedi dei piloni. Tutto in pochi secondi. Finita l'operazione, ordino a un gappista di fare allontanare e mettere in salvo i carabinieri. Ci pentiremo poi di questa nostra buona azione. Mentre il gappista li accompagna oltre il raggio d'azione dell'esplosivo, due dei carabinieri fuggono. Il primo impulso del gappista è di sparare, ma, fortunatamente si trattiene: gli spari avrebbero attirato il nemico.

Ci allontaniamo, cerchiamo di raggiungere il posto di blocco per non rimanere circondati, se ci sarà battaglia. Ma i due carabinieri hanno già dato l'allarme. Mentre si comincia a sparare, un tremendo boato sembra scuotere la terra e l'impianto radio trasmittente salta, fra faville e fumo. Approfittiamo della confusione per continuare la nostra corsa attraverso i campi; riusciamo ad allontanarci dal punto più pericoloso. I tedeschi sono furibondi; potentissimi riflettori entrano in azione e ci cercano, scrutando il terreno, palmo a palmo. Siamo riusciti a portarci più lontano di due chilometri almeno; ora, però, eccoci di nuovo attaccati.

Debbono essere circa trecento fra tedeschi e fascisti. Al loro fuoco rispondiamo con accanimento: il nostro arsenale di rivoltelle e bombe a mano si è arricchito delle armi catturate ai carabinieri. Una raffica colpisce Di Nanni. Mi avvicino: egli non cessa di sparare, ma costato che non potrà durare a lungo,è ferito alle gambe. Guardo Bravin e Valentino che si battono senza un attimo di sosta. Poi Valentino cade e qualcosa, di cui non mi rendo conto, scaraventa, subito dopo, a terra anche me. Mi accorgo di essere anch'io ferito, ad un polpaccio, ma non gravemente. È rimasto Bravin, solo, che continua a sparare con rabbia e non si cura delle pallottole che gli passano vicino. Striscio a terra, mi accosto: «Continua a sparare e intanto ritirati — gli dico — io cerco di portare in salvo Di Nanni». Valentino, a pochi passi, non respira più. Un silenzio improvviso. Bravin colpito, è caduto accanto a Valentino. I tedeschi e i fascisti hanno cessato il fuoco e avanzano. Sul terreno, diciassette tra fascisti e tedeschi uccisi; molti i feriti.

344

Riesco a portarmi in salvo con Di Nanni che nascondo in una casa di contadini. Torno in città e cerco di prendere contatto col partito. Alle 8 mandiamo a prendere Di Nanni e lo portiamo nella casa di via S. Bernardino, in Borgo San Paolo. Soffre molto, ma cerca di non darlo a vedere4. Resto con lui, in attesa che arrivi il medico. Pensiamo a Bravin e Valentino e ci auguriamo che non siano caduti vivi in mano di quelle belve.

Di Nanni mi chiede: «Ci sono armi in questa casa?» Lo guardo meravigliato e rispondo di sì. Forse è il dolore che lo fa delirare; eppure il suo sguardo è lucido e tranquillo. Vuole assicurarsi di aver vicino il suo mitra e ne controlla la sicurezza5. In quel momento arrivano Ines e il medico: le ferite sono profonde. Sette pallottole lo hanno colpito alle gambe, una al capo.

Gli dico: «Guarirai presto»; egli non risponde, guarda il suo mitra, lì, al suo fianco.

Forse ha il presentimento della sorte che lo attende. Il dottore se ne va con Ines, io rimango ancora un po', poi lo saluto. Tornerò fra breve con una autoambulanza6. Il medico ci ha consigliato di farlo ricoverare in ospedale dove avrà tutte le cure necessarie. Gli stringo la mano; «Coraggio, tra un mese sarai in gamba di nuovo e ricominceremo». Non so di salutarlo per l'ultima volta.

Mentre scendo le scale sento una macchina fermarsi davanti all' ingresso sulla via e un rumore di stivali su per i gradini. Sono alcuni fascisti. A stento riesco a non farmi notare, nascondendomi in una porta, sul pianerottolo. Con terrore, non potendo far nulla per intervenire, li vedo fermarsi davanti alla porta dove si trova Di Nanni, e bussare. Esco dalla casa, rimango nelle vicinanze; non mi resta altro che vedere cosa avviene. Sulla strada vi sono altri fascisti in attesa. Di Nanni, non potendo camminare per le gravi ferite alle gambe, a carponi si trascina sino alla porta e chiede: «Chi è ?». I fascisti rispondono. Allora facendo sforzi tremendi per reggersi in piedi, Di Nanni lancia una bomba. Muoiono due militi, gli altri sono feriti gravemente.

Allo scoppio della bomba i fascisti nella strada danno l'allarme. Poco dopo arrivano circa duecento tedeschi e fascisti con due carri armati. Ormai nessuno di quei vili ha il coraggio di entrare nella casa. Sparano contro le finestre. Credono di aver di fronte una casa interamente occupata da gappisti, mentre Di Nanni, solo, sta tenendo testa a tutti loro.

Per ben tre ore e mezzo resiste, fino all'esaurimento delle bombe e delle munizioni. Non vuol darsi vivo in mano al nemico. Esce sul balcone. I tedeschi e i fascisti cessano il fuoco a quella apparizione. Fasciato, grondante sangue, con un ultimo tremendo sforzo Dante Di Nanni alza il braccio, saluta col pugno chiuso e gettandosi nel vuoto grida: «Viva l'Italia!»

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Продолжение (следует) в следу­ ющем номере
Эцио последовал моему примеру. Следуйте по этому пути!

1GAP — «Gruppi d'azione patriottica» — «Группы патриотического действия» были организованы осенью 1943 года на оккупированной гитлеровцами терри­ тории Италии. Гаписты предпринимали акты саботажа на предприятиях, рабо­ тавших на гитлеровскую армию, осуществляли налеты на важные объекты врага, уничтожали нацистских палачей и предателей.

2il posto di blocco — сторожевой пост

3il cambio della guardia — смена караула

4dar a vedere — показать

'sicurezza f— зд.: предохранитель

6 autoambulanza f— санитарная машина

Espressioni da ricordare

conferire la medaglia d'oro a qd

наградить золотой медалью, присудить

 

золотую медаль

l'indomani

на следующий день

fare un giro di ricognizione

произвести разведку

è l'ora!

пора!

a partire da ...

начиная с...

essere in: siamo in quattro

нас четверо

nelle vicinanze

поблизости

mettere in salvo (= salvare)

спасать

palmo a palmo

пядь за пядью

durare a lungo

зд. держаться долго

senza un attimo di sosta

без передышки

prender contatto con qd

установить связь с кем-либо

rispondere di sì (di по)

отвечать утвердительно (отрицательно,

 

отказом)

far qd ricoverare all'ospedale

положить кого-либо в больницу

essere in gamba: È un ragazzo in gamba Он — молодчина

a stento

с трудом

a carponi

ползком

tener testa (a)

сдерживать натиск

fino all'esaurimento d i . . .

пока не кончились ...

USO DELLE PAROLE

1. L'autore descrive f a t t i di guerra, svoltisi in grandi centri cit ta d ini . — Автор описывает военные эпизоды, происшедшие в круп­ ных городах.

Русский глагол происходить многозначен и имеет следующие итальянские эквиваленты:

1) происходить (случаться) — succedere, accadere, avvenire: È successa (= accaduta Произошло несчастье.

=avvenuta) una disgrazia.

2)происходить (разворачиваться, иметь место) — svolgersi, aver

luogo:

Le riunioni solenni si svolgono Торжественные заседания проис-

nell'Aula Magna.

ходят в актовом зале.

L'azione del romanzo si svolge

Действие романа происходит

in Egitto.

в Египте.

L'avvenimento, descritto da

Событие, описанное Д. Пеше, про-

G.Pesce, ebbe luogo nel 1944. изошло в 1944 году.

2.Seguiamo le mosse del nemico. — Мы следим за передвиже­ нием противника.

Глагол seguire (следовать, следить) может употребляться как не­ переходный:

Segue nel prossimo numero.

и как переходный:

Ezio ha seguitoli mio esempio. Seguite questa via!

3. Con aria assonnata — с сонным видом.

Многозначное существительное aria f(воздух, вид, внешность) вхо­ дит в состав многих употребительных словосочетаний.

Ricordate:

 

 

 

aver un'aria...выглядеть, иметь вид..

 

(ha un'aria distratta —

у него рассеянный вид)

prendere un colpo d'aria

простудиться на сквозняке

prendere aria

дышать свежим воздухом

 

 

4. Debbono essere circa trecento . — Их, должно быть, человек триста.

Сочетание должно быть, выражающее предположение, передается по-итальянски с помощью личной формы глагола dovere:

Devi essere stanco. Ты, должно быть, устал.

5. Poi Valentino cade e qualcosa, di cui non mi rendo conto, scaraventa, subito dopo, a terra anche me.—Потом упал Валентино, и что-то — не могу понять, что — сразу же швырнуло на землю и меня.

Многозначное существительное conto m (счет, расчет, отчет) входит в состав ряда употребительных словосочетаний.

 

Ricordate:

render conto di qc

делать отчет, отчитываться

rendersi conto di qc

отдавать себе отчет в чем-либо, понять что-либо

Для передачи на итальянский язык русского оборота отдавать себе отчет в том, что используется существительное fatto m:

Ты отдаешь себе отчет в том,

Ti rendi conto del fatto che i genitori

что родители не могут тебе

non sono più in grado di aiutarti?

- больше помогать?

 

346

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ницу.
Гандольфи по прибытии в больницу еще дышал, но, несмотря на все старания медицинского персона­ ла спасти его, вскоре умер.

6.Sono quasi le due del mattino.— Уже почти два часа ночи.

Витальянском языке при обозначении времени после 24 часов принято употреблять слово mattino — утро, а с 18 до 24 — слово not­ te — ночь:

Alle 11 di notte.

В 11 часов вечера.

Alle 2 di mattino.

В 2 часа ночи.

7.Mi accorgo di essere anche io ferito, ma non gravemente.

Яобнаруживаю, что тоже ранен, но не серьезно.

Русское наречие серьезно выражается по-итальянски двояко: a) seriamente (= con serietà = sul serio):

Si è messo a studiare seriamente. Он принялся серьезно заниматься.

b) gravemente (опасно):

 

Si è ammalato gravemente.

Он серьезно заболел.

8. Ci auguriamo che non siano caduti vivi in mano di quelle bel­ ve.— Будем надеяться, что они не попали живыми в лапы этих извергов.

Основные значения глагола augurare: предвещать, предсказывать,

желать (кому-либо, что-либо), поздравлять.

 

Le auguro salute e felicità.

Желаю вам здоровья и счастья.

Vi auguriamo un buon

Поздравляем вас с Новым годом! (Же-

Capodanno!

 

лаем вам счастливого Нового года!)

Существительное augurio m имеет значения: предсказание, поже­

лание, поздравление.

 

 

 

 

Ricordate:

 

fare gli auguri (a qd per qc)

 

поздравлять кого-либо с чем-либо

(= congratularsi con qd per qc, di qc)

 

 

 

Mi permetta di farle gli auguri per

 

Разрешите мне поздравить вас

il suo compleanno!

 

с днем рождения!

 

При поздравлении часто употребляется краткая форма:

 

Auguri!

п

,

..

. э

. , . ..

Поздравляю (поздравляем)!

Congratulazioni!

 

к

 

Поздравляя с каким-либо успехом, также говорят: Complimenti

GRAMMATICA

Uso dei tempi dell'indicativo Об употреблении времен indicativo

Presente storico. Presente часто используется при повествовании о событиях прошлого для оживления рассказа. В таком случае оно на­

зывается presente storico:

 

Il 13 maggio il comando ci comu-

13 мая командование сообщает нам

nica che è necessario far tacere

(сообщило нам), что необходимо

la radiotrasmittente di Stura...

заставить замолчать радиостанцию

L'avevamo preparata in ogni

Стура. Мы подготовили эту опера-

particolare, quell'azione,

цию самым тщательным образом.

Глагол, обозначающий действие, предшествовавшее дей­ ствию, выраженному в presente storico, согласно правилу употребления времен, имеет форму trapassato prossimo (см. приведенный пример).

Futuro semplice может употребляться для выражения сомнения

или п р е д п о л о ж е н и я :

 

A quest'ora Giovanni sarà già

Сейчас Джованни уже, должно быть,

a casa.

дома.

Sarà!

—Возможно, что это и так!

Futuro anteriore также употребляется для выражения сомнения или предположения относительно событий, совершившихся в прошлом:

— Dove è stato ieri sera?

— Где он был вчера вечером?

Sarà stato dai suoi.

— Должно быть, у своих родствен­

 

ников.

Imperfetto может употребляться для обозначения з а к о н ч е н ­ ного действия.В таком случае оно называется imperfetto storico. Imperfetto storico часто используется для описания происшествий:

Durante il tragitto verso l'ospedale Терци скончался по дороге в боль-

- il Terzi decedeva.

Il Gandolfi respirava ancora dopo il suo ricovero, ma nonostante le cure dei sanitari cessava di vivere.

FORMAZIONE DELLE PAROLE

Composizione

Образование новых слов при помощи сложения основ

В состав сложных слов (parole composte) могут входить: два существительных

capolavoro m — шедевр

с у щ е с т в и т е л ь н о е и п р и л а г а т е л ь н о е granoturco m — кукуруза

существительное и причастие manoscritto m — рукопись существительное и глагол capovolgere — опрокидывать

два прилагательных chiaroscuro m — светотень д в а г л а г о л а

andirivieni m — хождение взад и вперед, сутолока глагол и наречие

maledire — проклинать наречие и причастие benedetto — благословенный

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Кроме того, в состав сложных слов может входить числительное с различными частями речи: tricolore — трехцветный

Некоторые сложные слова образуются путем простого соединения двух слов (capolavoro), в других происходят звуковые изменения (andirivieni), и есть сложные слова, в состав которых входят служеб­ ные слова — артикль, предлог (maldicapo — головная боль; pomodo­ ro — помидор).

Во множественном числе большинство сложных слов изменяются по правилу, то есть меняют к о н е ч н у ю гласную:

il pianoforte (пианино) — i pianoforti la retrovia (тыл) — le retrovie.

В сложных словах, образованных из имени существительного и прила­ гательного, изменяется о к о н ч а н и e обеих составных частей:

la cassaforte (несгораемый шкаф) — le casseforti.

В сложных словах, образованных из двух существительных разно­ го рода, изменяется о к о н ч а н и е только п е р в о г о из них:

il capostazione (начальник станции) — i capistazione Сложные слова мужского рода, образованные из глагольного кор­

ня и наречия или предлога, за которым следует существительное жен­ ского рода, во множественном числе не изменяются:

il bucaneve (подснежник) — i bucaneve

Не изменяются во множественном числе также сложные слова, со­

стоящие из г л а г о л ь н о г о

корня

и с у щ е с т в и т е л ь н о г о во

множественном числе (или

наречия)

или

из двух г л а г о л ь н ы х

к о р н е й :

 

 

 

il portalettere (почтальон)

— i

portalettere

ESERCIZI DI LESSICO

1. Traducete in italiano Le domande seguenti e rispondete ad esse:

1.Кто автор этого отрывка? 2. Как называется книга Джованни Пеше, из которой взята история Данте Ди Нанни? Кто такие «солдаты без мундира»? 3. Что описывает Пеше в этом отрывке?

2.Rispondete alle domande seguenti:

1. Perchè l'azione si presentava a Pesce più difficite del solito? 2. Chi prese parte all'azione? 3. Che armi avevano i partigiani? 4. Qual'era il loro' piano d'azione? 5. Perchè i partigiani si pentirono di aver messo in salvo i carabinieri? 6. Descrivete il combattimento, svoltosi tra i partigiani e i fascisti. 7. Che cosa fece Pesce dopo il combattimento? 8. Perchè Di Nanni domandò se ci fossero delle armi in quella casa? 9. Perchè Pesce non riuscì a realizzare il suo piano,— quello di far ricoverare Di Nanni in ospedale?

3. Consultando il dizionario italiano-russo scrivete varie locuzioni formate con la parola mente fé usatele in frasi.

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4.Copiate dal testo tutti i termini che si riferiscono alla guerra. Distribuiteli in ordine alfabetico.

5.Ricordate i seguenti termini concernenti la radio. Usateli

traducendo le seguenti frasi in italiano:

radio f

a) радио; б) радиоприемник

ascoltare la radio

слушать радио

trasmettere per radio

передавать (транслировать) по радио

accendere (attaccare) la radio

включить радио, радиоприемник

chiudere la radio

выключить радио, радиоприемник

abbassare la radio:

 

abbassate la radio!

сделайте потише!

parlare (cantare) (alla radio)

выступать (ло радио)

intervento m

выступление

la trasmissione

(радио)передача

l'annunciatore

диктор

Каждый вечер, кончив заниматься, я включаю радиоприемник и слушаю передачу на итальянском языке. Ровно в 10 часов вечера раздается голос диктора: «Говорит Москва...». Эти передачи меня очень интересуют. Кроме того, они полезны для изучения языка. Часто мос­ ковское радио (Radio Mosca) передает интересные материалы и кон­ церты с участием известных артистов. А вчера выступал известный писатель. Было уже поздно, но я выключил приемник только тогда, когда дослушал выступление.

6. Traducete in italiano quanto segue:

1. У вашего учителя, должно быть, большой опыт. 2. Большинство студентов, должно быть, довольны докладом. 3. Должно быть, Де Амичису было лет 14, когда он пытался вступить в армию Гарибальди. 4. Га­ рибальди, должно быть, был недоволен тем, что был вынужден носить мундир генерала: он предпочел бы носить красную рубашку. 5. Сколь­ ко их? — Должно быть, человек семь-восемь.

7.Dite in italiano in due о più modi:

Es.: подойти — accostarsi, avvicinarsi

подойти, вскоре, ложь, темнота, кончиться, закончить, поднимать, подниматься, прыгнуть, бросить, разозленный, через, момент (мгнове­ ние), медленно, рядом, вход, заметить, ужасный, смелость, шум.

8. Trovate i contrari delle parole seguenti:

Es.: avanzare — ritirarsi, dare indietro.

avanzare, buio m, dentro, accanto, menzogna f, allontanarsi, muoversi, adagio, accendere, silenzio m, guarire.

9. a) Trovate un equivalente russo e possibilmente un sinonimo italiano per gli avverbi e le locuzioni avverbiali seguenti:

con cautela, a tratti, con fracasso, adagio, palmo a palmo, a lungo, con accanimento, senza un attimo di sosta, con rabbia, a stento, (a} carponi.

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b) Scrivete gli avverbi corrispondenti alle espressioni che seguono:

Es.: con abilità = abilmente

con abilità, con pazienza, senza pazienza, con accanimento, con rabbia, con cautela, con coraggio, con attenzione, con diplomazia, con gentilezza, con tenerezza, in un modo confuso; con disperazione.

10. Traducete in italiano usando i verbi:

a)accorgersi (di)

1.Я вас не заметил, вы давно пришли? 2. Елена не заметила, что плохо написала это слово. 3. Мы заметили, что у Марио сегодня боль­ ной вид. 4. Если бы учитель не подчеркнул моих ошибок, я бы их не заметил. 5. Этой детали я не заметил, б. Вы меня не замечаете. 7. Я тот­ час же заметил ее присутствие. 8. Я бы это заметил сразу же. 9. Я не заметил, что моя сигарета погасла. 10. В прошлый раз я этого не заме­ тил. 11. Не знаю, заметили ли они это.

b)riuscire (a)

1. Не могу понять, как это произошло. 2. Вам удалось купить биле­ ты? 3. Вам это удалось? 4. Не знаю, сумею ли я (удастся ли мне) хоро­ шо перевести эту статью. 5. Мне не удалось попрощаться с ними, так как я спешил: поезд отходил ровно в шесть часов. 6. Не могу этого понять! 7. Джованни Пеше удалось спастись.

c)Componete б frasi coi verbi accorgersi (Ai), riuscire (a).

11.a) Traducete in russo le seguenti frasi, badando ai verbi lasciare e fare:

1.Lascia fare a me! 2. Se i gappisti non avessero lasciato scappare

icarabinieri, chissà come sarebbe andata a finire la storia. 3. Lasciatela

parlare! 4. Non vi lasceranno passare senza

il biglietto d'ingresso.

5. Lasciami uscire, qui

si soffoca!

6.

Lasciami in

pace! 7.

Lasciate stare

i vostri appunti, dite

quello che

vi

ricordate!

8. Non

fatemi ridere!

9. Bisognava far venire un medico. 10. Mi hai fatto fare un sacco di lavoro inutile. 11. Fallo tacere, per favore! 12. Falle ripetere tutto!

b) Traducete in italiano quanto segue, usando i verbi lasciare e fare:

1.Позвольте мне пройти! (Пропустите меня!). 2. Разрешите мне, объяснить! 3. Дайте ей отдохнуть! 4. Оставьте их в покое. 5. Учитель вызвал его родителей, б. Эта история нас рассмешила. 7. Не застав­ ляйте ее делать то, что она не умеет. 8. Публику впустили в зал ровно

в8. 9. Нас не отпустили до конца соревнований. 10. Если бы гаписты не упустили карабинеров, те не подняли бы тревоги.

12.Traducete in italiano, usando i modi di dire rispondere (dire, 'accennare) di sì, di no:

1. «Есть оружие в этом доме?» — спрашивает Ди Нанни. Пеше гля­ дит на него с удивлением и отвечает утвердительно. 2. Боюсь, что мне

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ответят отказом. 3. На мое предложение пойти вместе в кино ты всегда отвечаешь — нет. 4. Если ему ответят согласием, Павел уедет работать в Сибирь. 5. На мой вопрос, сумеют ли они перевести эту статью, студенты ответили утвердительно, б. Старик все время утвердительно кивал головой.

13. Trovate nel testo l'equivalente italiano delle parole e delle espressioni seguenti:

шоссе, поблизости, в последнюю минуту, в случае нападения, на­ право от нас, прожектор, сделать доброе дело, суматоха, вне себя от ярости, не обращать внимания, изверги, смотреть с удивлением, поло­ жить в больницу, осмелиться сделать что-либо.

14. Traducete in italiano quanto segue, facendo attenzione alle parole scritte in corsivo:

1. Сегодня вечером будут передавать хороший концерт. 2. Сандро передал девушке заполненный телеграфный бланк. 3. Откуда фашисты узнали, что Ди Нанни прячется в этом доме? 4. Партизан было четверо. 5. Я знаю дорогу хорошо, следуйте за мной! б. Ты не жалеешь (раскаи­ ваешься), что последовал моему примеру? 7. У этой женщины был стран­ ный вид. 8. Пойдемте, подышим свежим воздухом! 9. Закройте форточ­ ку, сквозняк — вы простудитесь. 10. У вас отдохнувший вид, вы, долж­ но быть, поправились.— Да, на три килограмма. 11. Если бы у меня были деньги, я бы купил себе радиоприемник. 12. Вот уже два года, как отец моего товарища серьезно болен. 13. Эта болезнь очень серьезная.

14.Поздравляю тебя с днем рождения, желаю тебе здоровья и счастья!

15.Мы поздравляем вас с 8 марта — Международным женским днем!

16.Завод выполнил месячный план на 105%. 17. Мы полностью отдаем себе отчет в тех трудностях, которые нам надо преодолеть. 18. Начиная

сзавтрашнего дня я буду каждое утро заниматься гимнастикой.

15.Descrivete l'atto di valore di Dante Di Nanni.

16.Riassumete il contenuto del brano, commentandolo.

17.Che cosa sapete della brigata Garibaldi che combattè in Spagna?

ESERCIZI DI FORMAZIONE DELLE PAROLE

18.Rilevate nei testi studiati 10 parole composte, analizzatene la composizione e traducetele in russo.

19.Formate delle parole composte, combinando due vocaboli, presi dalle due colonne, e traducetele in russo:

Es.: Capo + giro = capogiro m — головокружение

capo

via

porta

detto

mezzo

giorno

ben

fatto

sordo

cenere

franco

gruppo

piano

muto

ferro

venuto

male

qiro

 

forte

così

bollo

 

 

12 Зак. 2801

 

 

353

 

 

 

20. Traducete in russo le seguenti famiglie di parole; indicate quale parte del discorso rappresentano:

1. trasmettere, trasmissione, trasmittente; 2. avvicinarsi, vicinanza, vicino; 3. comando, comandante, comandare; 4. controllare, controllo, controllore; 5. moto, mossa, movimento, muoversi, mobile, immobile, immobilizzare, mobilitare; 6. disarmare, arma, armata, armare, armamento, disarmo; 7. opprimere, oppressore, oppresso, oppressione; 8. corsa, corso, correre, corridore, corridoio; 9. meravigliarsi, meraviglia, meraviglioso, meravigliato; 10. battere, battersi, battaglia; 11. combattimento, combattente, combattere; 12. attesa, attendere, inatteso; 13. confusione, confuso, confondere; 14. sangue, insanguinato, sanguinoso, sanguinante; 15. apparire, sparire, apparizione, scomparsa, comparsa.

ESERCIZI DI GRAMMATICA

21. a) Traducete in russo quanto seque, badando all'uso dei tempi:

1. Luigi Longo nel suo libro «Il popolo alla macchia» scrive: «... È in maggio che Torino vede l'eroica difesa, fino all'ultima bomba, del gappista Dante Di Nanni. Guidava l'attacco alla stazione radio di Torino. Benché colpito da una raffica di mitraglia riesce a sottrarsi all'arresto e a rifugiarsi in una casa. Il mattino dopo, una squadra di fascisti tenta di sorprenderlo». 2. Nel 1847 Carlo Pisacane abbandonava Napoli. 3. Ieri i lavoratori della nostra officina scendevano in sciopero a fianco dei nostri compagni di tutta l'Italia. 4. In quel punto una bomba a mano scoppiava vicino,

b) Trovate nei testi studiati, sull'«Unità» о nel libro che state leggendo, dieci frasi col presente storico e coll'imperfetto storico.

22. a) Traducete in russo quanto segue, badando all'uso del futuro:

1. L'avrai guardato come guardi me certe volte. 2. Un po' di cuore ce l'avrà ?— esclamò Angela. 3. Ha molto sonno, questo ragazzo.— Avrà dormito poco stanotte. 4. Non l'ho trovato in casa il nostro professore, sarà partito.

b) Traducete in italiano le seguenti frasi, usando il futuro per esprimere la supposizione:

1. Ero сестре, должно быть, лет 35. 2. Наверное, профессор уже пришел. 3. Должно быть, они мне звонили сегодня. 4. Где дети? — На­ верное, спрятались. 5. Профессор ушел домой раньше, чем обычно, повидимому, он плохо себя почувствовал.

23. Mettete alla forma indiretta:

1. Gli gridò: «Spara»! 2. Rispose ai compagni: «Sono ferito, ma non

gravemente». 3. Pes ce si accostò a Bravin e gli ordinò: «Continua a sparare e intanto ritirati; io с erco di portare in salvo Di Nanni». 4. Di Nanni chiese a Pesce: «Ci sono armi in questa casa ?» 5. Pesce gli disse: «Guarirai presto. Tra un mese sarà i in gamba di nuovo».

24. Traducete in russo quanto segue, badando all'ordine delle parole:

1. Quella donna non l'hanno vista più. 2. Perchè non lo dai oggi, quest'esame? 3. La metropolitana la preferisco a tutti gli altri mezzi di trasporto. 4. Il gigantesco edifìcio dell'Università di Mosca l'abbiamo scorto da lontano. 5. Di questa sua brutta azione Paolo una volta se ne pentirà! 6. Io l'ho visto due volte, questo film! 7. Quella cosa non

gliel'avrei detta mai! 8. Be', la volete sentire la novità? 9.1 compiti dove li prepari, a casa о all'istituto? 10. Di solito io la ЬатЬа, la faccio da me.

25. a) Traducete in russo il seguente passo tratto dal libro di Alcide Cervi «I miei sette figli», badando al significato delle particelle ci, ne:

Tu, Alcide Cervi, scrivi un libro? Io non ci ho mai pensato, a questo. Ne avrei potuto farlo. Quando l'anno scorso andai a Genova, al Congresso dei partigiani, una madre mi abbracciò e mi disse: — Papà Cervi, anche

a me hanno ammazzato il figlio. Era l'unico figlio. Ma che è uno, per te che ne hai perduti sette? Io le alzai il viso dalla spalla mia e dissi: — Tu ne avevi uno, e quello ti hanno preso. Io ne avevo sette, e sette me ne hanno presi. È lo stesso. Non c'è diversità.

b)Sostituite ai puntini la particella ci (vi), о ne:

1.Vado a Roma e ... resterò due settimane. 2. È una cosa vecchia,...

parli ogni giorno. 3. Compagni, avete riflettuto alla mia proposta? Non ...

abbiamo riflettuto, ma ... rifletteremo. 4. Credi a questa menzogna? No, non ... credo. 5. Che belle mele,... comprerò due chili. 6. Quando scrivete, badate all'ortografia? Certamente... badiamo. 7. Questo brodo è insipido,

... metta un po' di sale! 8. Vive da molti anni in Francia, ma ora ... parte.

9.Perché non pensi al tuo futuro? Ma ... penso! 10. Conosco bene questi luoghi, perché ... sono stato parecchie volte. 11. Il teatro lirico mi piace,

... vado spesso. 12. Dante sognò sempre di tornare a Firenze, ma ... morì lontano. 13. Non ve ... avrei parlato se non me ... avreste pregato.

e)Traducete in italiano usando le particelle ci (vi), ne:

1.Я об этом ничего не слышал. 2. Мы не подумали об этом. 3. Он туда ходит каждый день. 4. Почему ты мне ничего об этом не сказал?

5.Мой отец часто говорит об этом. б. Ты в этом уверен? 7 Вы этому верите? 8. Я туда больше не пойду. 9. Они там останутся до завтра.

10.Мы ничего о нем не знали. 11. Что вы о нем думаете? 12. Вы чтонибудь об этом слышали? 13. Я не хочу о них говорить. 14. Не хотите ли винограда? — Я (его) уже ел.

26. Trovate nel testo, copiate e traducete in russo le frasi con il complemento predicativo:

Es.:

Cominciamo a muoverci curvi. — Мы, пригнувшись, пускаемся в путь. Lo guardo meravigliato. — Я смотрю на него с удивлением.

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27.Traducete in russo, badando alle preposizioni scritte in

corsivo:

1.Decidiamo di restare nascosti in un prato a controllare il movimento. 2. La radiotrasmittente salta fra faville e fumo. 3. Di Nanni è ferito alle gambe. 4. Allo scoppio della bomba i fascisti danno l'allarme.

5.Per ben tre ore e mezzo resiste. 6.1 fascisti cessano il fuoco a quella apparizione. 7. Sul terreno rimasero diciassette tra fascisti e tedeschi uccisi.

28.a) Traducete in russo quanto segue, facendo attenzione alla preposizione per.

1. Per ben due ore ti abbiamo aspettato. 2. Per tutta la strada non fece che piangere. 3. Per questa volta va bene così. 4.Viaggiammo per tutta l'Italia. 5. Il medico mi ha prescritto delle compresse per la tosse.

6.Fu premiato per il suo coraggio. 7. Hanno venduto la loro casa per

200mila lire. 8. L'afferrò per il collo. 9.1 miei partono domani per Firenze.

10.Per voi lo farò volentieri, per quelli lì — mai.

b)Traducete in italiano le seguenti frasi usando la pre-

posizione per:

1.Я пришел, чтобы рассказать тебе все подробности. 2. Я ждал их

втечение двух часов. 3. Из страха перед вражескими солдатами жите­ ли села бежали. 4. Пошли это письмо авиапочтой. 5. Сделайте это для меня! б. Мы собираемся уезжать. 7. Кавалеристы ехали по заброшен­ ной тропинке. 8. Учитель похвалил Павла за его успехи. 9. Будь добр, заплати за меня.

29.Traducete in italiano il seguente riassunto del testo, spiegando l'uso dell'articolo davanti alle parole scritte in corsivo:

Партизанское командование поручило группе из четырех гапистов взорвать фашистскую радиостанцию Стура. Группу возглавлял Джованни Пеше. Операция была трудная, потому что станцию охраняли карабинеры. Гаписты подготовили ее самым тщательным образок. На­ конец, наступил назначенный день — 16 мая. Взяв у связной Инее взрывчатку, гаписты отправились к радиостанции. У каждого был ре­ вольвер в руке и ручная граната в кармане. Стояла теплая майская ночь,

было темно. Лежа в траве, гаписты несколько часов следили за про­ тивником, а в 11 вечера осторожно, пригнувшись, перешли шоссе и спрятались в траве, неподалеку от часовых, охранявших станцию. Ча­ совых было трое, и еще шесть карабинеров находились внутри.

Вдва часа ночи гаписты напали на часовых, разоружили их, зало­ жили взрывчатку и подожгли шнур. Но гаписты сделали одну ошибку: они не расстреляли часовых. Двое из них бежали и подняли тревогу. Фашисты начали стрелять. Тут раздался взрыв: радиостанция взлете­ ла на воздух. Гаписты пытались воспользоваться суматохой, чтобы скрыться, но на них напало около 300 фашистов. Гаписты сражались

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храбро, все четверо были ранены. Пеше удалось спастись, спрятать Ди Нанни в крестьянском доме, а затем с помощью товарищей перевезти его в город. Ди Нанни был ранен в ноги и в голову. Врач, которого при­ вела Инее, посоветовал положить его в больницу. Но когда Пеше соби­ рался выйти из дома, где находился Ди Нанни, чтобы сходить за сани­ тарной машиной, он увидел, что в дом вошли фашисты: они узнали, что здесь скрывается раненый партизан и пришли его арестовать. Но Ди Нанни не сдался живым в руки врага. Он три с половиной часа сражался против двухсот фашистов, до тех пор, пока не кончились пат­ роны. Фашисты думали, что в доме целый отряд. Потом Ди Нанни со­ брал последние силы, вышел на балкон и, крикнув «Да здравствует Ита­ лия!», бросился вниз.

LETTURA SUPPLEMENTARE

Renato Giorgi

SETTE STELLE D'ARGENTO

Appena scendeva la notte, molti ora, furtivi tra i campi, venivano a parlare con i Cervi, a chiedere come ci si doveva organizzare per la lotta contro i nazifascisti.

In tutta la zona si sapeva che i Cervi erano sempre stati antifascisti, ci si ricordava dei coraggiosi atteggiamenti di Alcide e dei suoi figli contro coloro che da oltre venti anni opprimevano il popolo italiano.

Nessuna meraviglia quindi, se ora chi voleva ribellarsi al giogo nazifascista, cercava l'aiuto ed il consiglio dei Cervi.

Per combattere però contro nemici tanto armati e feroci come i nazifascisti occorreva che i patriotti fossero uniti e bene organizzati: Alcide ed i suoi figli furono allora molto attivi in quest'opera, anzi, pensando che Aldo con i suoi partigiani, così in pochi e senza appoggi, non avrebbero potuto resistere a lungo, decisero di mandarlo a chiamare perchè si mettesse in contatto con tutta l'organizzazione che stava sorgendo nella zona.

Aldo alla sua volta avrebbe insegnato agli altri le esperienze di guerra partigiana fatte sul monte Ventasso.

Perciò Agostino, il quinto figlio di Alcide, ebbe l'incarico di andare nel Campestrino a richiamare Aldo.

Attaccarono un cavallo alla biga, un carro a due ruote, e Agostino partì. I rischi non erano pochi perchè Agostino era un uomo giovane, di 27 anni, e c'erano ovunque pattuglie e posti di blocco nazifascisti che ad ogni momento potevano prenderlo e spedirlo in Germania.

Dopo molte peripezie, Agostino arrivò sul Ventasso, da Aldo: distribuirono le armi ai compagni della zona, caricarono l'aviatore americano ferito sulla biga e tornarono a Caprara, nella fattoria di Alcide Cervi.

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insegnare a qd l'esperienza fare l'esperienza attaccare un cavallo essere in grado di fare qc
provvedere alla salvezza di qd minacciare qd di morte
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L'aviatore americano, per le sue ferite, invece che nel fienile con gli altri, era stato messo nel letto di Alcide e Giovanni, i due gemelli. Appena però fu in grado di camminare, se ne volle andare, per tentare di passare in Svizzera.

Gli altri prigionieri evasi, il russo Anatoli, due Sud-Africàni, un Irlandese ed un Francese invede rimasero nel fienile.

I Cervi consideravano come un dovere di patriotti provvedere alla salvezza di questi stranieri tanto lontani dalle loro case, anche se la loro presenza costituiva un pericolo molto serio per la famiglia, un pericolo mortale.

Era proprio di quel tempo infatti un proclama dei fascisti che minacciava di morte chiunque proteggeva о nascondeva partigiani, evasi e disertori dell'esercito fascista.

Nel proclama si promettevano cinque chili di sale (allora non se ne trovava per nulla1) come premio a chi denunciava partigiani, prigionieri evasi e disertori dell'esercito fascista.

Anatoli il russo, alto e grosso come un gigante, si divertiva scherzare spesso sul fatto dei cinque chili di sale: «Se volete salare l'acqua della minestra», diceva a nonna Genoveffa, «potete tagliarmi un orecchio e buttarlo nella pentola!», e nonna Genoveffa rideva di quel grande ragazzone che era diventato anche lui un suo figliolo, come non ne avesse abbastanza dei suoi e dei nipoti.

Di giorno i Cervi lavoravano i campi, come avevano sempre fatto nonna Genoveffa cuciva i vestitini dei dieci nipoti e dirigeva il lavoro delle quattro nuore; nonno Alcide teneva le redini della fattoria dove la figlia ed i sette figli avevano ognuno un posto ed un incarico a seconda delle preferenze2: Aldo al trattore, Gelindo allevava maiali; Antenore provvedeva ai lavori di falegnameria, Ferdinando alle api, Ovidio ai conigli, Agostino e Ovidio alla mungitura.

La sera invece, diventavano partigiani, e Aldo aveva loro insegnato le esperienze fatte in montagna.

Col calabrese, Quarto, il russo e gli altri prigionieri, ai quali si univano anche coraggiosi giovani della zona, andavano ad attaccare nazifascisti con azioni di guerra, e molta risonanza ebbe allora nella zona il disarmo del presidio fascista di S. Martino in Rio.

Così l'organizzazione partigiana che andava man mano sorgendo nella zona, riceveva maggior impulso dalle azioni militari che i Cervi per primi coraggiosamente avevano iniziato.

1 il sale non se ne trovava per nulla — соли не было, соль исчезла

2 a seconda delle preferenze — в соответствии со вкусами

Espressioni da ricordare

передавать кому-либо опыт приобретать опыт запрягать лошадь

быть в состоянии делать что-либо заботиться о чьем-либо спасении грозить кому-либо смертью

Bini*

PER PAPA CERVI

Come la Resistenza hai resistito vecchia quercia

che i tuoi sette rami gagliardi d'avvenire

opponesti alla nera tempesta tutti e sette insieme

in un'alba sola stroncati. Come la Resistenza hai resistito

perchè oggi i ragazzi italiani sopra il tuo tronco nodoso in un sguardo libero di cielo

vedano

sette stelle d'argento.

(dalle «Poesie partigiane»)

Compito per la lezione riassuntiva

1. Parlate sul tema «Il ruolo della Resistenza per le sorti dell'Italia

odierna».

2 Papà Cervi ed i suoi sette figli.

3. Raccontate il contenuto di un libro о di un film, dedicato alla lotta partigiana.

4. Recitate le poesie partigiane che avete imparato.

* Bini e il nome pPartigiano di Giovanni Serbandini - uno degli organizzatori della

Resistenza italiana, redattore capo dell' "Unita" (edizione ligure), deputato al parlamento.

Nel 1961 sono uscite a Parma le sue «Poesie partigiane».