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Nuovo Qui Italia piu_Libro per lo studente

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Unità

I pronomi relativi

12

Strutture grammaticali

Pronomi relativi

Funzioni comunicative

Descrivere, argomentare

IL SONDAGGIO

INDAGINE DEMOS-LA REPUBBLICA SU GIOVENTÙ E VECCHIAIA

Figli e lavoro: le tappe. I vecchi? Non esistono più. Adulti si diventa a 35 anni.

E sopra i 64 solo la metà si definisce anziano

VIVIAMO in una società che non vuole invecchiare. Alla quale non piace l’idea che il tempo passi. Gli italiani tendono a definirsi giovani anche quando sono adulti, e adulti anche quando sono anziani. Vecchiaia è un termine tabù . I giovani, coerentemente, spostano in avanti le tappe verso la vita adulta.

Solo la metà (54%) di chi ha più di 64 anni si definisce anziano. Il 41% preferisce dirsi adulto. Quattro su dieci tra coloro che hanno tra 35 e 44 anni si ritengono giovani; evidentemente ai quarantenni non piace crescere. Allora l’indagine Demos-La Repubblica ha chiesto agli italiani a che età si diventa adulti. Il dato medio indicato è 35 anni.

Ma essere giovani o adulti, come spiegano gli studiosi, non è semplicemente una questione di età. Contano alcune tappe superate nella vita:

1)finire gli studi,

2)trovare un lavoro stabile,

3)vivere in una casa diversa da quella dei genitori,

4)sposarsi o convivere,

5)avere dei figli.

170170

Tutti passaggi che in Italia avvengono sempre più in là nel

tempo. I giovani, quindi, riman-

gono tali più a lungo. Fatto com-

prensibile visto che la gioventù richiama anzitutto la parola spensieratezza (30%).

Gli stessi punti di riferimento della vita sono molto diversi tra le generazioni: la religione e la politica contano meno per i giovani. Il lavoro, l’amore, l’avere figli pesano maggiormente nelle prospettive

degli adulti e degli anziani. Forse, non è solo un effetto legato al ciclo di vita, ma è anche il segno di trasformazioni più ampie che interessano la società italiana.

da www.repubblica.it 22 gennaio 2007

tabù (aggettivo) proibito, che non si può nominare

spensieratezza qualità di

chi non ha preoccupazioni

I pronomi relativi

Allavoro!

1. Completa nel modo giusto:

Gli italiani si definiscono giovani anche quando sono

a

vecchi

b

adulti

c

maturi

Gli italiani si definiscono adulti anche quando sono

a

anziani

b

giovani

c

di mezza età

«Vecchiaia» è un termine

a

proibito

b

brutto

c

che indica saggezza

Gli italiani dicono che si diventa adulti a

a

18 anni

b

40 anni

c35 anni

2.Completa con i pronomi relativi:

Viviamo in una società

...................................................... non vuole invecchiare. Gli italia-

ni sono un popolo a ......................................................

non piace definirsi «vecchio». Sol-

tanto dopo i 64 anni l’italiano si definisce «anziano». Normalmente si conside-

ra vecchio ......................................................

ha superato gli 80 anni. Secondo l’indagi-

ne, i 35 anni sono l’età in ......................................................

gli italiani diventano adulti. Le

tappe ......................................................

bisogna superare nella vita per diventare adulti

sono 1) finire gli studi 2) trovare un lavoro stabile 3) vivere in una casa diversa da quella dei genitori 4) sposarsi o convivere 5) avere figli. Traguardi

...................................................... in Italia si raggiungono sempre più tardi. Si preferisce usare la parola «giovane», sinonimo di «spensierato» il più a lungo possibile.

Facciamo quattro chiacchiere?

Agli italiani non piace l’idea che il tempo passi. Tu

che ne pensi?

........................................................................................................................

........................................................................................................................

Nel tuo Paese a quale età si è considerati vecchi?

........................................................................................................................

Pensi che il modo di valutare l’età sia cambiato

negli ultimi tempi? Perché?

........................................................................................................................

........................................................................................................................

171

Unità 1 2

SAI CHE COS’È ... il pronome relativo?

È il pronome che ha la funzione di mettere in relazione due frasi sostituendo un elemento comune. Nella frase:

ho conosciuto un ragazzo tedesco che parla benissimo l’italiano;

A B

il pronome relativo che unisce la frase a) «ho conosciuto un ragazzo» con la frase b) «il ragazzo parla benissimo l’italiano» sostituendo la parola ragazzo. Che, forma invariabile, è la più usata sia in funzione di soggetto, come nel- l’esempio appena citato, sia in funzione di complemento oggetto. Esempio:

«Il libro che ho letto, è molto interessante»

lo studente

 

 

 

entra

 

nell’aula

è svedese

 

 

 

 

 

 

 

 

 

gli studenti

 

che

entrano

 

sono svedesi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

la torta

 

è

 

sulla tavola

sembra ottima

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

le torte

 

 

 

sono

 

sembrano ottime

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il dolce

 

 

 

hai preparato

è squisito

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

i dolci

 

che

sono squisiti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

la studentessa

 

ho conosciuto ieri

è americana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

le studentesse

 

 

 

sono americane

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’altra forma invariabile dei pronomi relativi è cui. Preceduta dalle varie preposizioni, si usa per tutti i complementi indiretti ed è assolutamente sostituibile con la forma variabile: il quale, la quale, i quali, le quali:

Il professore da cui (dal quale) vado a lezione è simpatico; La professoressa di cui (della quale) ti parlo è italiana;

Gli spettacoli a cui (ai quali) ho assistito erano divertenti; Nelle città in cui (nelle quali) viviamo c’è molto traffico;

Il ragazzo con cui (con il quale) studio è bravissimo;

Non trovo il quaderno su cui (sul quale) avevo scritto i miei appunti; Ti ho spiegato i motivi per cui (per i quali) non sono venuto;

Ieri sera ho rivisto i miei vecchi compagni di scuola fra cui (fra i quali) Paolo e Giovanna.

Il quale si usa in alternativa a che solo in funzione di soggetto. Esempio:

Ci sono studenti che / i quali non hanno la possibilità di continuare a studiare.

Il suo uso può essere più opportuno di che, a volte necessario, per evitare equivoci. Nella frase: «Ho incontrato la sorella di Giacomo che ora frequenta il liceo» non è chiaro se a frequentare il liceo sia Giacomo oppure sua sorella; se sostituiamo che con il quale o la quale, il dubbio si chiarisce. (cfr. Serianni 2006)

RICORDA CHE…

Cui, preceduto dall’articolo, sostituisce il complemento di specificazione riferito al nome della frase antecedente. Esempio:

Si accorse subito di quell’uomo, il cui aspetto non prometteva niente di buono

il cui aspetto = l’aspetto del quale = l’aspetto di quell’uomo

172

I pronomi relativi

Osserva le seguenti pubblicità e i seguenti titoli:

I LEONI

FISH FACTOR,

tutti gli Omega-3

che fanno bene alla pelle.

173

Unità 1 2

L’incontro

 

 

 

 

 

Una poetessa italiana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alda Merini

 

 

 

 

 

Ha 75 anni, è una delle

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

più grandi poetesse italiane

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALDA MERINI

del Novecento.

Nata a Milano nel 1931 esordisce co-

Il «presunto premio Nobel»,

come lei stessa ironicamente

me autrice giovanissima, a soli 15 anni,

nel 1947.

si definisce, fuma 70 o 80

Nel periodo che va dal 1950 al 1953

sigarette al giorno

frequenta per lavoro e per amicizia Sal-

(buttandone i mozziconi,

vatore Quasimodo. Dal 1961 inizia un

triste periodo di silenzio e di isolamen-

senza spegnerli, sul parquet

to, dovuto all’internamento al manico-

della sua minuscola casa):

mio “Paolo Pini”, che dura fino al 1972

«Mi hanno allungato la vita»,

(anche se intervallato da alcuni ritorni

in famiglia).

dice. Da ragazzina tentò

Si alterneranno in seguito periodi di sa-

di entrare in convento,

lute e malattia che durano fino al 1979

poi ebbe un marito,

quando ritorna a scrivere, dando il via

ai suoi testi più intensi sulla drammati-

quattro figlie.

ca e sconvolgente esperienza del ma-

Lavora ancora molto

nicomio. La Merini fa ritorno a Milano

e commenta:

nel 1986 dopo aver sperimentato nuo-

vamente gli orrori del manicomio di Ta-

«Ho avuto una bella vita»

ranto.

 

Sono questi, per la Merini, anni fecondi

 

dal punto di vista letterario e di conqui-

 

sta di una certa serenità. Negli anni se-

 

guenti diverse pubblicazioni consolida-

 

no il ritorno sulla scena letteraria della

 

scrittrice.

 

@

www. http://poesia.wikispaces.com/La+terra+santa

Alda Merini su «videopoesia»: videoclip della poesia “La terra santa” regia Andrea Galli.

Pablo Picasso, Figure in riva al mare, 1931, Musée Picasso, Parigi.

cicca avanzo di sigaro o di siga-

retta, mozzicone

indugiare ritardare, rinviare straccio pezzo di stoffa con-

sumato

ide, spezza il filtro di una R Diana, se la infila tra le labbra e l’accende. Sul parquet brucia ancora il mozzicone di quella precedente, una sottile voluta di fumo si alza tra libri, fogli, disegni, stoffe, abiti non stirati, panni che da giorni attendono di finire in una misericordiosa lavatrice, scatole di gomma da masticare e paltò macchiati appesi a un unico tronfio trespolo che sembra un babbo natale impalato

da qualche crudele ragazzino. Alda Merini è una delle più grandi poetesse italiane del Novecento. Di sigarette ne fuma settanta, a volte ottanta il giorno. “In manicomio ce le passavamo gli uni con gli altri. Stavamo in fila, a testa bassa, dentro i nostri camicioni, nel darci la cicca indugiavamo un po’ per accarezzarci le mani. Erano le uniche ricchezze che avevamo, la sola cosa da fare, il solo gesto umano che ci univa nell’illusione di un breve spazio di normalità”.

174

I pronomi relativi

 

 

 

 

(…) Lascia cadere sul pavimento

3. Completa nel modo giusto:

la sigaretta ancora accesa, ne

 

prende un’altra dal pacchetto.

Alda Merini è

a

una scrittrice

Dice: “Ho avuto una bella vita. Sa

 

 

b

una scultrice

qual è il più bel complimento che

 

 

c

una poetessa

ho ricevuto? Me lo fece la mia vi-

 

 

cina, una signora che non c’è più

Alda Merini è

e che non dimenticherò mai. Mi

a

un’accanita fumatrice

raccontò che in Sardegna abitava

 

 

b

un’igienista

nella stessa casa di Grazia Deled-

 

 

c

una ex fumatrice

da e che io gliela ricordavo per-

 

 

ché come lei non mi davo arie e

Ha sofferto di malattie

stavo bene anche con uno strac-

a

cardiache

cio addosso. Io non ho più niente

 

 

b

mentali

da dire. E lei, lei che mi dice?”.

 

 

c

polmonari

 

La domenica di Repubblica

27 agosto 2006

Alda Merini

asi è fatta suora

bnon ha avuto figli

csi è sposata

La poetessa italiana

aha vinto il premio Nobel

bnon ha vinto il premio Nobel

cha smesso di scrivere

Vorrei smettere di scrivere

Non dire più una parola

Ma la poesia è come un grillo

Che canta nella mia testa

E come un grillo astuto

Ti graffia le pareti

Vorrei smettere di dormire

Correre sugli altipiani

Ma appena scappo il mio grillo

Torna a inseguirmi il cuore

Destinati a morire, Poggibonsi, Lalli editore, 1980

Mi guardi con occhi penetranti

E dici che nessuno ti ha mai resistito E non capisci perché io ti resisto. Ma vedi, piuttosto che cederti,

Io mi addormento

Superba è la notte, Torino, Einaudi, 2000

4. Spiega le espressioni presenti nella poesia:

occhi penetranti .......................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

resistere a qualcuno ............................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

cedere a qualcuno ................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

5. Leggi le poesie di Alda Merini e cerca, con l’aiuto dell’insegnante, di interpretarne il significato:

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................

6. Scambia le tue opinioni con i compagni.

175

Unità 1 2

GIUSEPPE BIANCHETTI

Giuseppe Bianchetti, nato nel 1928, vive e lavora a Milano. Ha insegnato per decenni all’università e da alcuni anni ha lasciato la professione per dedicarsi a varie attività, soprattutto alla letteratura. La Dogana del Duca è la sua opera prima soltanto nel campo della narrativa: è infatti autore di due trattati di chimica organica, di pubblicazioni scientifiche e di articoli apparsi su riviste di diritto industriale. In gioventù ha inoltre tradotto una ventina di libri di ogni genere: antropologia, viaggi, arte e narrativa.

ivevamo in un piccolo ap- V partamento che dava su un cortile nel quale giocavo con tre o quattro bambini co-

etanei. Nella bella stagione giocavamo fino all’ora di cena ma quando mio padre rincasava non c’era gioco tanto avvincente da trattenermi: gli correvo incontro e sentivo la sua mano avvolgere la mia . (…) Affidavo le mie mani a quelle paterne anche quando mi raccontava le favole, seduto di fronte a me, le mani nelle mani, o durante le lezioni di pianoforte che egli stesso mi impartiva

(…) Ogni due o tre settimane papà andava a Milano per consegnare il lavoro e ritirarne altro. Nei pomeriggi nei quali erano previsti i suoi ritorni, io mi appostavo a una finestra della cucina da cui si dominava un certo tratto di strada; tenevo in mano un libro di Verne o di Dumas, e lo leggevo a brani fino a quando il libro rimaneva aperto sul davanzale mentre io correvo verso mio padre che scendeva dalla bicicletta per abbracciarmi. Queste e simili esperienze sono certamente comuni alla maggior parte delle persone a molte delle quali non è però accaduto di perdere il padre all’inizio dell’adolescenza. A pochi è toccata la sventura di una speranza che non è mai scomparsa: la speranza di veder ricomparire chi abbiamo amato.

Giuseppe Bianchetti,

La Dogana del Duca, Milano,

Edizioni San Paolo, 2000

avvincente che attrae, affa-

scinante

impartire dare

176

I pronomi relativi

7. Completa nel modo giusto:

I bambini giocavano fino all’ora di cena

a

in inverno

 

 

b

in estate

 

 

c

in autunno

Il padre andava a Milano

a

ogni due mesi

 

 

b

una o due volte al mese

 

 

c

due volte alla settimana

Dalla finestra della cucina si vedeva

a

il cortile

 

 

b

la strada

cil bosco

8.Descrivi il rapporto padrefiglio che emerge dalla lettura del brano:

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

9.Riscrivi le frasi del testo che lo dimostrano:

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

10.Scrivi i sostantivi, preceduti dal- l’articolo determinativo, che derivano dai seguenti verbi:

vivere ...............

..............................

giocare ...............

..............................

correre ...............

..............................

raccontare ...............

..............................

prevedere ...............

..............................

dominare ...............

..............................

Fste una cugina Marta, una persona la cui attivitàorse in tutte le famiglie esi-

prediletta consiste nel comunicare ai parenti e agli amici, con

sollecitudine e dovizia di particolari, le notizie spiacevoli: se possibile, quella relativa al decesso di qualcuno al cui funerale si dovrebbe partecipare. (…) In mancanza di decessi, l’ emittente di notizie sgradevoli si accontenta di malattie (possibilmente incurabili), incidenti d’auto, rottura di fidanzamenti, furti, incendi, inon-

dazioni: ciò che importa è dimostrare al prossimo (agli altri) di essere già al corrente di quanto il prossimo ancora non sa.

Giuseppe Bianchetti, La Dogana del Duca

prediletto preferito

dovizia abbondanza

decesso morte

emittente che dà notizie, mes-

saggi

11. Scrivi il significato dell’espressione

Essere al corrente: ..................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

12. Rispondi alle seguenti domande:

Di che cosa parla volentieri la cugina Marta? ...................................................................

..................................................................................................................................................................................

Perché? ............................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

13. Scrivi il contrario dei seguenti aggettivi presenti nel testo:

spiacevole ......................................................................................................................................................

sgradevole .....................................................................................................................................................

incurabile ........................................................................................................................................................

14. Scrivi altri aggettivi il cui contrario si forma con il prefisso s- o in-:

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

15. Descrivi con aggettivi e modi di dire la personalità della cugina Marta:

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

..................................................................................................................................................................................

177

Unità 1 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

16. Completa le seguenti frasi:

 

 

 

 

1.

Il libro ..........

ho letto non mi piace.

 

 

 

 

2.

La casa ..........

 

 

 

abito è molto grande.

 

 

 

3.

Non trovo più il foglio ..........

 

 

avevo scritto quel numero di telefono.

4.

Per fortuna ho ritrovato la penna ..........

avevo perso.

 

5.

L’autobus ..........

 

..........

 

vado al lavoro è sempre molto affollato.

 

6.

Stiamo ammirando il magnifico panorama

..........

si vede da questa finestra.

7.

Sabato prossimo verranno a trovarci i ragazzi ..........

abbiamo conosciuto questa estate al mare.

8.

Ecco il quadro .........

 

 

ti parlavo prima.

 

 

 

9.

Luigi è una persona ..........

..........

 

si parla volentieri.

 

10.

L’avvocato ..........

 

 

..........

ti sei rivolto è bravo.

 

 

 

11.

Gli spaghetti ..........

ho mangiato a pranzo erano squisiti.

 

12.

Il motivo ..........

 

 

 

avete litigato è sciocco.

 

 

 

13.

Pierino ha mangiato tutte le caramelle ..........

gli hanno regalato.

14.

Il dentista ..........

 

 

 

vado abitualmente è molto gentile e paziente.

15.

Domani andiamo a pranzo al lago, in un ristorante .......... ..........

si mangia del pesce freschissimo.

16.

L’appartamento

..........

 

 

ci trasferiremo si trova nella zona universitaria.

17.

Mi ha dato fastidio non tanto ciò che ha detto, ma il modo ..........

.......... l’ha detto.

18.

Questi sono problemi ..........

 

 

è necessario discutere ancora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pronomi relativi

S

i n t esi

g

 

 

c

 

i

t

a

 

ram

 

 

m

 

 

ale

 

 

di

 

soggetto

 

a

 

 

 

da

 

che

 

in

cui

(il/la quale)

 

con

(il/la quale)

(i/le quali)

 

su

(i/le quali)

complemento

 

per

 

 

tra

 

oggetto

 

 

 

fra

 

 

 

 

 

 

 

 

Il pronome chi, invariabile, si usa solo per persone e ha il valore di pronome dimostrativo e relativo insieme. Esempio:

«Devi ringraziare chi ti aiuta. = Devi ringraziare colui che ti aiuta / quelli che ti aiutano». «Chi tace acconsente. = Colui che tace, acconsente».

178

Un autore che piace ai giovani: Federico Moccia

Federico Moccia (Roma, 1963) è figlio d’arte, suo padre Giuseppe Moccia infatti, è stato sceneggiatore cinematografico e regista di alcuni tra i maggiori successi commerciali della commedia all’italiana a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta.

Nel 1992 ha scritto il suo primo romanzo Tre metri sopra il cielo, che in un primo momento si diffuse in fotocopia tra gli studenti dei licei romani, che si appassionavano alla lettura. Nel 2004, dopo il boom di diffusione tra le scuole della capitale, viene pubblicato da una grande casa editrice italiana e riscuote un grande successo nazionale a cui segue anche una riduzione cinematografica. Nel 2006 esce il suo secondo romanzo Ho voglia di te (Feltrinelli), da cui viene tratto l’omonimo film. Nel 2007 Scusa ma ti chiamo amore. Il personaggio di Federico Moccia è diventato celebre soprattutto tra i giovanissimi.

10

Dopo aver ascoltato attentamente l’intervista a Federico Moccia, indica la risposta giusta:

Il successo vuol dire anche

a

rinunciare a un po’ di tempo

 

 

b

guadagnare tanti soldi

 

 

c

avere molti problemi

Per il casting del musical Tre metri sopra il cielo si sono presentati

a

settecento ragazzi

 

 

b

più di settecento ragazzi

 

 

c

meno di settecento ragazzi

Tre metri sopra il cielo è un romanzo

a

d’avventura

 

 

b

storico

 

 

c

che racconta una storia d’amore

Sono arrivati a una prima fase finale

a

più di trenta ragazzi

 

 

b

trenta ragazzi

 

 

c

meno di trenta ragazzi

Babi ha diciotto anni, è una studentessa modello, una figlia perfetta, ma soprattutto una ragazza romantica che aspetta ancora il suo principe azzurro. Passa il suo tempo tra la scuola e gli amici, sempre insieme a Pallina, la sua amica del cuore. Step ha diciannove anni e passa le sue giornate con un gruppo di teppisti. Se ne è andato di casa perché, a quanto pare, è un tipo violento. I due ragazzi, con i loro mondi così lontani, s’incontrano per caso e si innamorano.

Cinema

Regia: Luca Lucini

Sceneggiatura: Teresa Ciabatti, Federico Moccia Fotografia: Manfredo Archinto

Musiche: Francesco De Luca, ,Alessandro Forti Montaggio: Fabrizio Rossetti

Anno: 2003

Nazione: Italia

Durata: 101’

Data uscita in Italia: 12 marzo 2004

Genere: commedia, sentimentale

Interpreti

STEP Riccardo Scamarcio

POLLO Mauro Meconi

PALLINA Maria Chiara Augenti

BABI Katy Louise Saunders

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