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SAN PIETROBURGO.docx
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La zona dello Smolny.

(la parola “Smolny” è un derivato dalla parola russa “smola”, che vuol dire in italiano “la rèsina”). La zona dello Smolny esisteva già all’epoca di Pietro il Grande. Era una periferia molto lontana dove veniva raccolta la resina delle conìfere per i cantieri navali di Pietroburgo.

Il Convento dello Smolny è stato costruito su progetto dell’architetto Rastrelli in stile del barocco russo nel settecento. E’ stato fondato su ordine della figlia di Pietro Primo, Elisabetta. Dentro il convento si trovava la prima scuola superiore femminile – l’Istituto per le figlie dei nobili. Con passar degli anni le aule non bastavano piu’, ed è stata presa la decisione di costruire un altro palazzo appositamente per la scuola (Rastrelli-Stassov).

(La Cattedrale della Resurrezione in centro al complesso architettonico del Convento – è alta 85 metri, in stile del barocco all’esterno e con le pareti completamente bianche all’interno, perchè la costruzione della Cattedrale non è stata portata a termine. Attualmente la Cattedrale serve da sala da concerto). Un edificio giallo che si intravede tra gli alberi è il Palazzo Smolny. E’ stato costruito su progetto dell’architetto Giacomo Quarenghi in stile neoclassico all’inizio dell’ottocento. Quest’edificio è strettamente legato agli avvenimenti della rivoluzione d’ottobre: fino al marzo del 1918 quì si trovò la sede del governo sovietico (piu’ tardi la capitale dello Stato è stata trasferita a Mosca).

Davanti al Convento dello Smolny e il Palazzo Smolny ci sono due piazze: la Piazza Rastrelli e la Piazza della Dittatura di Proletariato.

La Piazza del Teatro

(Siamo entrati nella zona della città, comunemente chiamata “Pietroburgo di Dostoevsky”).

Il Teatro Maria fu costruito nell’800 su ordine di Alessandro Secondo e su progetto dell’architetto Albert Càvos. Il teatro ha preso il nome della consorte dello zar, Maria. Il 2 ottobre del 1860 ha avuto luogo l’inaugurazione solenne del teatro. Due anni dopo sul palcoscenico del teatro ebbe luogo la prima dell’opera (fu data per la prima volta l’opera) di Giuseppe Verdi “La Forza del Destino”, che fu creata appositamente per questo teatro. Quì si esibivano tantissimi ballerini e cantanti famosi in tutto il mondo (Anna Pavlova, Rudolf Nuriev, Michail Baryshnikov).

Il palazzo di fronte al teatro ospita il Conservatorio di San Pietroburgo. A destra e a sinistra dal Conservatorio si vedono i due monumenti: a M.Glinka e a N.Rimsky-Korsakov.

Le vie che si trovano nelle vicinanze della piazza portano i nomi dei grandi compositori russi.

Dalla Piazza del Teatro si vedono le cupole dorate della Cattedrale di San Nicola Taumaturgo. E’ uno dei templi piu’ rinomati e venerati di S.Pietroburgo, anche perchè è uno dei pochi che sono rimasti sempre aperti al culto, anche durante l’assedio.

La cattedrale è stata costruita negli anni 1753-1762 su progetto dell’architetto russo Savva Cevakinsky e in realtà contiene due chiese: quella superiore consacrata al nome dell’Epifanìa del Nostro Signore, e quella inferiore consacrata al nome di San Nicola, arcivescovo di Meirlichia. Il campanile della cattedrale sta un pò in disparte, ma forma un unico insieme compositivo con la cattedrale.

A poca distanza dalla Piazza del Teatro (attraversiamo il fiume Moika per il ponte con un nome molto simpatico – il “Ponte dei Baci”, anche se in realtà questo ponte porti il nome del commerciante Pozeluev, il cui negozio si trovava quà vicino) si vede un palazzo giallo con le colonne bianche, in stile neoclassico, costruito nell’700 su progetto di Jean Baptiste Vallin de la Mothe. E’ l’ex Palazzo dei principi Yusupov, una delle famiglie piu’ ricche di S.Pietroburgo. Tra gli interni piu’ spettacolari del palazzo è da notare il teatro per 550 spettatori, con platea, palchi e palcoscenico dotato del “golfo mistico” (la fosse d’orchestra). Però questo palazzo è piu’ famoso per tutt’un altro motivo: è che nei sotterranei di questo palazzo la notte del 16 dicembre del 1916 ha avuto luogo l’assassinio di Grigori Rasputin. Il prete-guaritore siberiano, originario di una famiglia contadina di Tobolsk, era odiato dai nobili di Pietroburgo, perchè alle sue arti si affidava troppo la famiglia dell’imperatore Nicola Secondo (l’unico erede al trono fu malato di emofilia). Così Rasputin risultò vittima di una congiura, ispirata dal principe Felix Yusupov, ultimo padrone di questo palazzo, insieme al granduca Dmitri Ròmanov (è stato invitato a una cena, durante la quale è stato avvelenato con l’acido solforico, che loro hanno messo nei dolci).

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