- •1. Linguistica, linguaggio e linguaggi
- •2. Caratteristiche proprie del linguaggio umano
- •3. Il linguaggio e le lingue
- •1. Parlato e scritto
- •2. Astratto e concreto
- •2.1 Langue e parole
- •2.2 Codice e messaggio
- •2.3 Competenza ed esecuzione
- •3. Conoscenze linguistiche di un parlante
- •3.1 La grammatica dei parlanti
- •4. Una lingua non realizza tutte le possibilità
- •5. Sintagmatico e paradigmatico
- •6. Sincronia e diacronia
- •7. Il segno linguistico
- •8. Le funzioni della lingua
- •9. Lingue e dialetti
- •10. Pregiudizi linguistici
- •1. Classificazione genealogica: le famiglie linguistiche
- •2. La famiglia linguistica indoeuropea
- •3. Classificazione tipologica
- •3.1 Tipologia morfologica
- •3.2 Tipologia sintattica
- •4. Sistemi di scrittura
- •I suoni delle lingue: fonetica e fonologia
- •1. Fonetica
- •1.1 L’apparato fonatorio
- •Apparato fonatorio
- •1.2 Classificazione dei suoni
- •Simboli dell'ipa
- •1.3 Classi di suoni
- •2. I suoni dell’italiano
- •2.1 Consonanti dell’italiano
- •2.2 Vocali dell’italiano
- •2.3 Combinazioni di suoni
- •5.1 Il contesto
- •5.2 Foni o fonemi
- •5.3 Le regole di Trubeckoj Trubeckoj enunciò tre regole per stabilire se due foni hanno valore distintivo o meno:
- •1. La nozione di parola
- •1.1 Tema, radice e forma
- •2. Classi di parole
- •3. Morfema
- •4. Flessione, derivazione e composizione
- •5. Morfologia come processo
- •6. Allomorfia e suppletivismo
- •11. Composti dell’italiano
- •1. Lessico mentale
- •2. Dizionari
- •2.2 Lessicalizzazioni
- •3. Stratificazione del lessico
- •4. Dizionari specialistici
- •4.1 Dizionari elettronici
- •1. La valenza
- •2. I gruppi di parole
- •3. Le frasi
- •3.1 Frasi e gruppi di parole
- •3.2 Tipi di frasi
- •4. Soggetto e predicato
- •5. Categorie flessionali
- •5.1 Genere, numero e persona
- •5.2 Caso
- •5.3 Tempo e modo
2. La famiglia linguistica indoeuropea
Nei primi decenni dell’Ottocento vi fu la scoperta che un’antica lingua dell’India, il sanscrito, ed alcune lingue europee, latino e greco, erano genealogicamente apparentate tra loro. Per identificare questa famiglia nel 1830 venne coniato il termine “Indoeuropeo” (asieuropeo, indogermanico); la famiglia indoeuropea si divide nei seguenti gruppi e sottogruppi:
Indo-iranco: diviso nei sottogruppi indiano e iranico; il sottogruppo iranico a sua volta si divide in lingue iraniche occidentali e orientali.
Tocario: formato da lingue estinte.
Anatolico ittita, lingue diffuse nel 1-2° millennio a. c..
Armeno: rappresentato dalla sola lingua armena.
Albanese rappresentato dalla sola lingua albanese.
Slavo: diviso in tre sottogruppi: slavo orientale (russo, bielorusso, ucraino), lo slavo occidentale (polacco, ceco, slovacco) slavo meridionale (bulgaro, macedone, serbo-croato, sloveno).
Baltico: comprende lituano e lettone.
Ellenico: rappresentato dalla sola lingua greca.
Italico: si divide nei sottogruppi italico orientale (lingue dell’Italia antica come osco, umbro, sannita) e occidentale. Quest’ultimo sottogruppo comprende il latino che ha dato origine alle lingue neolatine e romanze: portoghese, spagnolo, francese, italiano e romeno. Lingue a livello regionale: gallico, catalano, ladino e provenzale.
Germanico: si divide in tre sottogruppi: orientale (gotico), settentrionale (svedese, danese, norvegese, islandese) e occidentale che si divide in due rami: anglo-frisone e neerlando-tedesco.
Celtico: si divide nei sottogruppi gaelico (irlandese e gaelico di Scozia) e britannico (gallese, cornico e bretone).
3. Classificazione tipologica
Due lingue sono tipologicamente correlate se manifestano una o più caratteristiche comuni e possono essere classificate in due modi: per tipologia morfologica o per tipologia sintattica.
3.1 Tipologia morfologica
I tipi morfologici tradizionalmente riconosciuti sono i seguenti:
Isolante: è caratterizzato dalla mancanza totale di morfologia: nei nomi non vi è distinzione per caso, numero, genere... Per indicare le varie relazioni tra le parole, una lingua isolante fa uso in modo cruciale dell’ordine delle parole stesse e di alcune particelle.
Agglutinante: ogni parola contiene tanti affissi quante sono le relazioni grammaticali che devono essere indicate. Es. lonely + ness =lonelyness
Flessivo: tutte le relazioni che devono essere indicate sono contenute in un solo suffisso; un’altra caratteristica delle lingue flessive è la flessione interna che consiste nel poter indicare le diverse funzioni grammaticali mediante la variazione della vocale radicale della parola. Le lingue flessive si dividono in analitiche (si possono realizzare relazioni grammaticali mediante più parole) e sintetiche (le relazioni grammaticali sono espresse in un’unica parola).
Polisintetico (o incorporante): una sola parola può esprimere tutte le relazioni che in italiano si esprimerebbero con una frase. Es horseriding
