
- •Introduzione 5
- •Il nome 35
- •Il genere dei nomi 37
- •Il pronome 55
- •Il filo del discorso 115
- •Interiezioni ed esclamazioni 127
- •Introduzione
- •Fonetica, ortografia e punteggiatura l’alfabeto. Che cos’è?
- •Gli errori di ortografia. Perché si fanno?
- •Parole a rischio
- •Parole a rischio errore di ortografia in italiano
- •Parole influenzate dalle pronunce dialettali
- •L’accento Quando indicarlo nella scrittura
- •Piccole parole, grandi dubbi: con o senza accento?
- •Acuto e grave
- •Trenta domande e trenta risposte
- •Totò, Peppino e la punteggiatura
- •Punto. E virgola
- •Punto e virgola
- •Due punti, punto interrogativo e punto esclamativo
- •Qualche consiglio in più Quando non si usano I due punti
- •Quando non si usa la virgola
- •Le virgole e gli incisi
- •I segni d’interpunzione e le parentesi
- •L’articolo Una piccola grande parola Preliminari
- •Le forme dell’articolo maschile
- •Con I nomi e I cognomi
- •L’articolo e il primo nome
- •L’articolo e il cognome
- •L’articolo e le donne
- •L’articolo tiene famiglia
- •Il nome Ogni cosa che vediamo con un nome la chiamiamo...
- •Comune sarà lei...
- •Il genere dei nomi Poche regole...
- •...Molte eccezioni
- •Squadre di calcio
- •Malattie
- •Acme e acne
- •Eco, carcere e orecchia
- •Quando il nome è donna
- •Professioni al femminile
- •Accostamenti pericolosi
- •Nomi che odiano le donne
- •Singolari e plurali Un belga, anzi due
- •Fisioterapìa grammaticale
- •Testa e viso
- •Arti superiori e inferiori
- •Apparato digerente
- •Apparato scheletrico
- •Come si spiegano I plurali doppi?
- •L’aggettivo Tipi di aggettivi
- •Concordanza degli aggettivi
- •Gli aggettivi invariabili, che non cambiano uscita
- •Gli aggettivi composti, che cambiano uscita a metà
- •Una bottiglia mezza piena o una bottiglia mezzo piena?
- •Comparativi e superlativi irregolari
- •Dubbi: da più migliore a più esteriore
- •Un meglio che è meglio evitare
- •A volte versatile, a volte inutile
- •Il pronome Parole in crisi d’identità
- •Egli lui, ella, lei, essi, esse, loro: personalità pronominali multiple
- •Tu, lei, voi: pronomi per rivolgersi agli altri
- •Qualche curiosità in più: ella
- •Preistoria del lei e del voi
- •Storia del lei e del voi
- •Il lei e il voi oggi
- •Questo o quello per me pari sono
- •Codesto
- •Pronomi indefiniti c’è qualcosa di nuovo
- •E quant’altro
- •Pronomi relativi Quelli che I pronomi relativi...
- •Maledetto il giorno che t’ho incontrato
- •Un pronome di cui parlare
- •Un pronome del quale parlare
- •Il verbo
- •In principio fu il verbo
- •Persone a modo d’altri tempi
- •Indicativo Quando il presente è futuro
- •Quando il presente è passato
- •Prossimo o remoto?
- •Letteratura d’altri tempi
- •Alice guardò I gatti
- •Sei dubbi
- •Qual è il passato remoto di aprirei aprii o apersi?
- •Qual è il passato remoto di convenire: convenne o convenì?
- •Qual è il passato remoto di coprire, coprii o copersi?
- •Qual è il passato remoto di cuocere?
- •Qual è il passato remoto di dare: diedi o detti?
- •Qual è il passato remoto di rifletterei riflettei o riflessi?
- •Imperfetto sarà lei!
- •«Ho rimasto solo»: gli ausiliari
- •È dovuto partire o ha dovuto partire?
- •Il congiuntivo colpisce ancora
- •Congiuntivi giusti e discorsi sbagliati
- •Quando è obbligatorio il congiuntivo?
- •Come scegliere quando si è incerti fra indicativo e congiuntivo?
- •«Lo vorrei... Non vorrei... Ma se vuoi...»: il condizionale
- •«Se me lo dicevi...» il periodo ipotetico
- •Ipotesi (quelle col se)
- •Ripetizioni sull’imperativo
- •Stai zitto, sta’ zitto, sta zitto o stà zitto?
- •C’è modo e modo
- •«Tu mangiare fino a ultimo boccone»: l’infinito
- •«La bocca mi baciò tutto tremante»: il participio
- •Una questione complicata: l’accordo del participio passato
- •Un modo difficile: Il gerundio Gerundiofobia
- •Gerundiomania
- •L’avverbio Non sottovalutate la potenza dell’avverbio
- •Buon sangue non -mente
- •Avverbi: come, quando e quanto usarli Gli avverbi di Cetto La Qualunque
- •Assolutamente
- •Francamente
- •Affatto
- •Risparmiate la «a» con l’avverbio
- •Non risparmiate la «a» con l’avverbio
- •La congiunzione
- •Il filo del discorso
- •Le congiunzioni più importanti
- •Le congiunzioni: come, quando e quanto usarle Una «e» che non collega
- •Piuttosto che
- •Approfondimenti su ma
- •Ma, ma però e il Super-Io
- •La preposizione Le preposizioni e l’X-factor
- •Quindici dubbi sull’uso delle preposizioni
- •L’interiezione
- •Interiezioni ed esclamazioni
Quindici dubbi sull’uso delle preposizioni
Ecco ora, per concludere, un elenco di costruzioni con varie preposizioni che suscitano dubbi e incertezze.
Adempiere una promessa o Adempiere a una promessa? È più corretta la costruzione senza a: «adempiere una promessa».
Adire le vie legali o Adire alle vie legali? Il verbo adire si usa raramente, e solo quando ci si riferisce a questioni legali, in espressioni in cui significa «ricorrere a», «dar corso a». La forma corretta è la prima, senza la preposizione a.
Attinente a qualcosa o Attinente qualcosa? Attinente (= «relativo», «che riguarda») è il participio presente del verbo attenere, che è intransitivo, e richiede la preposizione a: «Le questioni attinenti al decreto«, non «Le questioni attinenti il decreto».
Beato te o Beato a te? «Beato te», senza la preposizione a. La forma con a è il risultato di un’interferenza di alcuni dialetti meridionali.
Consigliare qualcuno o Consigliare a qualcuno? Dipende:
«se consigliare è seguito solo dalla persona a cui si dà il consiglio, allora la preposizione a è vietata: «Claudia consigliò Gianni», non «Claudia consigliò a Gianni»;
se, oltre che la persona, è espresso il consiglio nella forma di un nome, allora prima della persona è obbligatoria la preposizione a: «Claudia consigliò a Gianni una vacanza»;
se, oltre che la persona, è espresso il consiglio nella forma di una frase, allora si possono avere entrambe le costruzioni, sia quella con a, sia quella senza a: si può dire o scrivere, indifferentemente, «Claudia consigliò a Gianni di fare una vacanza» e «Claudia consigliò Gianni di fare una vacanza».
Contro di me o Contro me? Se la parola contro è seguita da un pronome personale (me, te, lui, lei, eccetera), bisogna inserire la preposizione di. «Non ho niente contro di te»; se invece contro è seguita da un nome o da un pronome non personale, allora la preposizione di non va inserita: «Non ho niente contro Marcella»; «Non ho niente contro quelli».
Davanti alla casa o Davanti la casa? La soluzione corretta è davanti a.
Derogare a o Derogare da? Il verbo derogare (cioè «non osservare quanto è stato stabilito da un accordo o da una disposizione», «fare un’eccezione») richiede la preposizione a: bisogna dire e scrivere, dunque, «derogare a una norma», non «derogare da una norma».
Figlio di o Figlio a? La forma corretta è solo la prima, «Figlio di», così con questo come con gli altri nomi di parentela: padre, madre, genero, cognato, zia, eccetera. L’abitudine di usare la preposizione a anziché di, diffusa in alcuni dialetti del Centro e del Sud, in italiano non è accettabile.
Formato di o Formato da? Si può dire in tutti e due i modi, quindi: «Un gruppo formato di venti persone» e anche «formato da venti persone».
Inerente a qualcosa o Inerente qualcosa? Inerente (che nel linguaggio burocratico significa «che appartiene», «che riguarda») richiede la preposizione a: «I diritti inerenti al decreto», non «I diritti inerenti il decreto».
Insieme a o Insieme con? Vanno bene tutte e due le costruzioni.
Sparare a un uomo o Sparare un uomo? È corretta soltanto la prima forma: «sparare a». Il verbo sparare, infatti, ammette sì il complemento oggetto (sparare un colpo, una cannonata, eccetera), ma non in riferimento al bersaglio: il bersaglio deve essere sempre preceduto da a («sparare a un uomo, a un’ombra, a un animale»).
Sul giornale o Nel giornale? Si sente dire e scrivere: «L’ho letto sul giornale». A rigor di grammatica, bisognerebbe dire «L’ho letto nel giornale», ma l’uso ha legittimato questa nuova abitudine, dovuta, con tutta probabilità, all’influsso di frasi molto simili costruite col verbo vedere, del tipo; «L’ho visto sul manifesto», «L’ho visto sullo schermo», nelle quali l’uso della preposizione su è del tutto normale.
Vicino Roma o Vicino a Roma? E allo stesso modo: vicino casa o vicino a casa? Vicino qui o vicino a qui? Per esprimersi correttamente, bisogna mantenere la preposizione a: vicino a Roma, vicino a casa, vicino a qui.