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Italiano per ispanofoni_dispensa_IT.doc
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I possessivi

I possessivi italiani rispetto a quelli spagnoli presentano due differenze principali:

  1. sono preceduti normalmente dall’articolo determinativo.

  2. gli aggettivi non si apocopano quando precedono un sostantivo (sp. Un hombre grande – Un gran hombre)

· A queste due divergenze dobbiamo aggiungerne una terza di carattere semantico-formale:

  1. nel possessivo della terza persona l’italiano distingue, attraverso forme diverse, quando il possessore è uno e quando invece sono vari.

· Quindi come prima osservazione molto superficiale, possiamo dire che, in linee generali, il possessivo italiano è più preciso di quello spagnolo, questo perché ha un margine di ambiguità più limitato e perché la sequenza ARTICOLO + POSSESSIVO presenta un maggior numero di dati.

· Differenza importante: in italiano, contrariamente a quanto accade in spagnolo, alla terza persona le forme variano a seconda che il possessore sia uno o più di uno. Vediamo un esempio al riguardo:

-Dov’è il suo libro? (di lui, di lei)

= ¿Dónde está su libro? (de él, de ella, de usted)

-Dov’è il loro libro? (di loro)

= ¿Dónde está su libro? (de ellos, de ellas, de ustedes)

Il futuro dell’indicativo

· Dei vari tempi verbali, il futuro è forse quello che presenta il più elevato numero di usi dissimetrici tra italiano e spagnolo ed è un tema, quindi, sul quale è necessario insistere per evitare possibili errori.

Vediamo i casi principali:

Si usa il futuro in italiano e non in spagnolo:

  1. Nel periodo ipotetico (concretamente, nella protasi) riferito al futuro:

-Se verrai domani a casa, ti preparerò un buon caffè

= Si vienes mañana a casa, te prepararé un buen café.

  1. Nelle subordinate temporali riferite al futuro quando sono introdotte dal nesso quando e che indicano un’azione simultanea rispetto a quella indicata dal verbo principale, anch’esso al futuro:

-Quando sarò ricco, comprerò una bella casa

= Cuando sea rico, comprare una buena casa.

Ciò si verifica anche con particelle come finché, fino a che e appena, anche se in questi casi si può utilizzare l’indicativo presente:

-Finché sarà giorno non accenderò le luci

= Mientras sea de día no encenderé las luces.

-Appena lo saprò, te lo dirò.

= En cuanto lo sepa, te lo diré.

  1. Nelle frasi riferite al futuro e dipendenti da una frase anch’essa con verbo al futuro, quando il soggetto è rappresentato da un ordinale o da un indefinito:

Il primo che imparerà la lezione riceverà un premio.

= El primero que aprenda la lección recibirá un premio.

Chi toccherà questo verrà punito.

= El que toque esto será castigado.

  1. In sostituzione del futuro anteriore, come vedremo tra poco.

  1. In frasi che indicano dubbio o probabilità introdotte dall’avverbio forse (“quizás”) possiamo trovare il presente indicativo (Forse arriva domani = Quizás llega mañana) o il futuro semplice (Forse arriverà domani = Quizás llegue mañana), ma non il congiuntivo come invece accade in spagnolo.

Si usa il futuro anteriore in italiano e non in spagnolo:

  1. Per indicare la probabilità riferita al passato (in spagnolo, in questo caso, si usa il condizionale presente):

-A che ora è arrivato Luigi?

-Non lo so di preciso, saranno state le tre.

= -¿A qué hora llegó Luis?

-No lo sé seguro, serían las tres.

-A quell’epoca ero molto giovane; avrò avuto quindici anni

= En aquella época yo era muy joven; tendría quince años.

  1. Nelle subordinate temporali riferite al futuro, per indicare un’azione futura conclusa anteriore a un’altra, anch’essa futura. Se confrontiamo i due sistemi, notiamo che una delle caratteristiche dell’italiano è la tendenza a marcare grammaticalmente la successione cronologica delle azioni e questo è uno dei casi in cui tale tendenza si manifesta in modo più accentuato. Si verifica soprattutto quando il verbo è introdotto dalle particelle dopo che, appena, quando, finché e fino a quando, con valore di anteriorità:

Dopo che avrò letto questa rivista andrò al cinema

= Después de leer esta revista iré al cine.

Appena sarò arrivato, ti scriverò

= En cuanto yo llegue, te escribiré.

Quando avrai bevuto il vino, lava il bicchiere

= Cuando bebas el vino, lava el vaso.

Nonostante ciò è frequente, nella pratica della lingua normale della comunicazione il fatto che, per economia e semplicità linguistica, compaia il futuro semplice o il passato prossimo al posto del futuro anteriore, quando le azioni si succedono immediatamente, senza che ciò implichi qualche cambio semantico nella frase:

Quando arriverai telefonami

= Cuando llegues, telefonéame.

Quando sei arrivato, telefonami

= Cuando hayas llegado, telefonéame.

  1. Un altro uso divergente è quello relativo alle frasi suppositivo-concessive riferite al passato. Utilizziamo in spagnolo il condizionale presente, mentre in italiano compare il futuro anteriore in tutti i casi:

Sarò stato ricco, ma non spendeva niente

= Sería rico, pero no gastaba nada

Sarà stato un bel posto, ma era carissimo

= Sería un buen sitio, pero era carísimo

Forme contratte: preposizione + articolo

Le uniche forme contratte (preposizioni articolate) esistenti in spagnolo sono AL (A + EL) e DEL (DE + EL). In tutti gli altri casi, a differenza dell’italiano (AI, AGLI, ALLE, DEI, DEGLI, DELLE) si usano le preposizioni separate dagli articoli: A LA, A LAS, A LOS, DE LA, DE LAS, DE LOS.

Hay / está, están Þ c’è / ci sono

· Come corrispondente delle forme italiane c’è / ci sono, in spagnolo esiste un’unica forma invariabile, hay:

Hay un libro en la mesa, En la habitación hay dos sillas.

In spagnolo, non si usa hay, bensì il verbo estar quando il soggetto è determinato:

-En la mesa está el libro de física.

-¿Está Antonio? –No, no está

· Per gli ispanofoni l’uso delle sue forme italiane non dovrebbe costituire un grosso scoglio, in quanto potrebbero essere “guidati” dal fatto che la forma usata in spagnolo nel caso di soggetto determinato, ovvero estar, presenta varazione di numero: está / están.

Pronomi personali complemento. Forme atone

· Importante la questione dell’uso del doppio pronome.

· Tanto in italiano come in spagnolo, la sequenza dei pronomi è prima l’indiretto e poi il diretto: CI + CD.

· In spagnolo, i pronomi di complemento indiretto le/les, vengono sostituite, nel caso della sequenza di due pronomi, dall’unica forma se, dando luogo alle sequenze

se lo, se la, se los, se las

corrispondenti alle forme italiane

glielo, gliela, glieli, gliele

Non gliel’ho detto = No se lo he dicho

· Mentre in italiano sono sempre forme composte (cioè la grafia è unica: glielo, gliela, ecc.) in spagnolo non sempre è così:

no se lo he dicho

mentre nelle forme dell’imperativo affermativo, e del gerundio, seguono il verbo e la grafia è unica, come in italiano:

Diglielo! = ¡Díselo!;

Dicendoglielo = Diciéndoselo.

Partes del día

Le ore da 13 a 24 si usano solo nella lingua scritta, mentre nella lingua parlata si preferisce specificare, quand’è necessario, la parte del giorno alla quale corrisponde: mañana, tarde, noche o madrugada. È da sottolineare il fato che non esiste in spagnolo un termine equivalente a sera: si è soliti utilizzare tarde finché c’è luce e noche a partire dal tramonto / calare del sole.

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