
La preposizione
Viene adesso quel donnone, di comar PREPOSIZIONE è una brava mercantessa, invariabile pur essa quando è semplice ci porta, regalucci nella sporta sono nove parolin: di a da con su per in fra e tra e nulla più, contentarsi è gran virtù or vogliamo adoperare, i regali di comare cuor di mamma, per la via, vien da casa, con la zia in silenzio, ho da parlare, vado a letto a riposare ma quest’A, stai ben attento, non ha l’ACCA nè l’accento.
Ma purtroppo quando ha voglia, la comare poi ci imbroglia non per niente ho detto ch’essa, è una brava mercantessa le sue piccole parole, han paura a stare sole così spesso le trovate, agli articoli abbinate di con la ci danno della, in e la producon nella a con lo compongon allo, da con lo ci forma dallo comprendete come questi, son dei veri e propri innesti matrimoni belli e buoni, che ci dan preposizioni quelle dette ARTICOLATE, che van tutte ben studiate.
L’interiezione
Son la vecchia col bastone e mi chiamo INTERIEZIONE io pel mondo giro e giro, or sorridi ed or sospiro tra le gioie e il pianto io vivo, porto il punto esclamativo! con un’ACCA sempre addosso grido, esclamo più che posso oh che perdita! ah che gioia! ahi mi dolgo! uffa che noia! deh mi salvi! ahimè mi pento! Ih che fetta! Ohibò che sento!
La congiunzione
Ma chi batte al mio portone? Ecco vien la CONGIUNZIONE favorisci, signorina, ti aspettavo stamattina entra, mettiti a sedere, cosa porti, fai vedere già, tu porti quegli anelli, per congiunger questi con quelli son carini, belli assai, signorina me ne dai? t’assicuro, non abuso, piglio quelli più nell’uso scelgo un’ E, poi scelgo un O, un eppure ed un perciò prendo un quindi ed un perchè, ed infine un dunque e un che grazie grazie, starò attento, che quest’E non porta accento e che un O se congiunzione, non ha l’ACCA sul groppone ora un’E mettiamo in prova: pane e burro, frutta e uova oh che buona colazione, per la bella congiunzione.
Il pronome
Se il maestro è un giorno assente, vi fa scuola il buon supplente nel discorso pure il nome, ha il supplente ed è il PRONOME quando il nome scomparisce, il pronome lo supplisce e si dice che il pronome, fa le veci ognor del nome come un paggio, in tutte l’ore, è al servizio del signore ore del nome, state attenti, vi dirò tutti i supplenti vi dirò tutti i pronomi, che le veci fan dei nomi.
I PRONOMI PERSONALI certo sono i principali hanno infatti la missione di supplire le persone essi vengono studiati in tre gruppi separati son divisi in tre persone per non fare confusione son di prima l’io e il noi, di seconda il tu e il voi son di terza gli e coloro, lui e lei, ed essi e loro e si aggiungono altresì lo, la, le e gli li che pronomi sono anch’essi, quando a un verbo sono premessi per esempio io lo richiamo, tu le scrivi, noi gli diamo.
Ci son certe PARTICELLE che ci paiono gemelle piccoline, quasi uguali, dette son PRONOMINALI te le mosto, eccole qui, sono mi ti si ci vi e poi me te se ce ve, con l’aggiunta pur di un ne or le adopero: mi piace, ti saluto, mi dispiace vieni a me, io corro a te, tu ne parli, pensa a sè.
Or vedete qui riuniti i PRONOMI INDEFINITI hanno questi la missione d’indicar cose e persone in maniera imprecisata, vaga ed indeterminata essi sono: altri ciascuno, niente chiunque qualcheduno chicchessia e nulla e tanto, e nessuno e tutti e alquanto bada, veh, che son pronomi, se non hanno accanto i nomi altrimenti tu li scrivi, come sai , tra gli aggettivi “Il pronome” dice Arturo, ” è un supplente un poco oscuro par che faccia il doppio gioco, che agli onesti piace poco ci vorrebbe un distintivo, pel pronome e l’aggettivo.
Senti un po’, senti una cosa, veramente assai curiosa tu ricordi gli aggettivi, quelli detti INDICATIVI? essi possono mutare, e PRONOMI diventare a spiegarlo si fa presto, ecco qua prendiamo questo se c’è un nome a lui vicino, per esempio questo tino questo allora è un aggettivo, propriamente indicativo Ma se dico solamente “questo è cotto” e poi più niente senza dir che cosa è cotto, se l’arrosto o se il risotto questo allora tu lo scrivi, tra i pronomi indicativi perchè qui fa da supplente, ad un qualche nome assente altri esempi vorrei quelli, questa è buona, quei son belli anche ciò va poi aggiunto, e con ciò io faccio il punto.
Dei pronomi pel finale, or presento che e il quale posso aggiungere altresì, anche cui ed anche chi questi quattro ultimi arrivi, sono detti RELATIVI che pronome sempre vale, come se dicessi il quale negli esempi qui segnati, or li vedi adoperati questo è un libro che diletta, c’è lo zio il quale aspetta dico solo a chi è segreto, la ragion per cui son lieto attenzione poi perchè, questo chi e quale e che tu li puoi adoperare, quando devi interrogare ecco allor da relativi, passan a INTERROGATIVI per esempio: che succede? Quale scegli? Chi mi vede? E così, Dio sia lodato, il pronome è terminato.