
- •Vista della “Grande Mela”
- •La produzione
- •La situazione in trentino
- •Le varieta’
- •Granny Smith
- •Classificazione botanica
- •Esigenze pedoclimatiche
- •Caratteri morfologici del melo
- •Dalla gemma alla mela
- •Impollinazione e fecondazione
- •La composizione della mela
- •Gemme e rami fruttiferi
- •Innesto a chip budding
- •Portainnesti
- •Descrizione dei portinnesti del melo consigliati
- •Distanze d’impianto adottate con portainnesto m9
- •Evoluzione delle forme d’allevamento del melo
Portainnesti
“M9” : è il portainnesto più diffuso; presenta un apparato radicale ridotto tale da rendere necessaria una struttura di sostegno; entra rapidamente in produzione, produce frutti di ottima pezzatura e colorazione; le piante presentano generalmente uno sviluppo uniforme; buona resistenza al marciume radicale e alla fitoftora; poco pollonifero; mediamente resistente al freddo; Con la maggior parte delle varietà presenta una media affinità tale da provocare un leggero ingrossamento al punto d’innesto.
Descrizione dei portinnesti del melo consigliati
M 9
Questo soggetto è stato ottenuto da Hatton ad East Malling (GB) nel 1914 nell’ambito di una selezione di "Paradiso giallo di Metz". Successive selezioni clonali, condotte in vari Paesi europei, dopo l'introduzione del risanamento con termoterapia, hanno fatto dell'M9 un portinnesto a varietà policlonale commercialmente diffuso sotto varie denominazioni (cfr. tab. 1, 13 cloni!).
1.a Caratteristiche del portinnesto Si propaga sufficientemente bene per margotta di ceppaia e propaggine di trincea; difficile invece la moltiplicazione per talea legnosa e "in vitro"; in generale l'affinità d'innesto è buona, con caratteristico e vistoso ingrossamento del fusto al punto di innesto; scarsa l’attitudine pollonifera.
1.b Adattabilità all’ambiente pedoclimatico L’M9 predilige terreni fertili, permeabili, irrigui. Ha mostrato scarso adattamento ai terreni siccitosi ed a quelli eccessivamente pesanti e/o umidi. Tollera discretamente i terreni sub-calcarei. In terreni sciolti sopporta anche il reimpianto. Sensibile alle minime termiche invernali oltre i -15-22°C.
1.c Comportamento nei confronti delle avversità biotiche Si è dimostrato un portinnesto resistente a Phytophthora cactorum, sensibile ad Agrobacterium tumefaciens e ad afide lanigero. Suscettibile al colpo di fuoco batterico ("fire blight"). Le radici sono appetite dai topi campagnoli e la corteccia dalle lepri.
1.d Caratteristiche indotte sulla cultivar innestata Induce nelle piante innestate scarsa vigoria e scarso ancoraggio al suolo (necessitano quindi l’uso di sostegni); induce precoce messa a frutto, elevata produttività ed alta efficienza produttiva; esalta le qualità organolettiche, la pezzatura e la colorazione dei frutti conferendo loro una forma più tondeggiante rispetto ad altri portinnesti più vigorosi; tende ad anticipare leggermente la maturazione dei frutti rendendola anche più uniforme, ma favorisce purtroppo l'insorgenza della rugginosità.
1.e Giudizio conclusivo Soggetto interessante per impianti ad alta densità in terreni fertili ed irrigui e quando è innestato con varietà ad habitus vegetativo di tipo standard e vigoria intermedia od elevata. Di seguito vengono brevemente presentate le caratteristiche principali che contraddistinguono le selezioni clonali di M9 e M9-simili virus-esenti ritenute più interessanti.
Fra le varie selezioni clonali risulta attualmente più valido il T337
Selezione clonale di Paradiso Giallo di Metz ottenuta da un complesso lavoro dell'NAKB olandese, iniziato nel 1968 e conclusosi con l'ottenimento, dopo termoterapia, di 4 cloni (T337, qui descritto, T338, T339, T340), sperimentati inizialmente dalla Stazione Sper.le di Wilhelminadorp.
Caratteri particolari. Clone di vigoria paragonabile a Pajam 1, difficile a moltiplicarsi (le rese di ceppaia sono inferiori a quelle del Pajam 1, ma più elevate rispetto agli altri tre cloni olandesi). Manifesta scarsa attitudine alla produzione di polloni radicali e di "burr-knots", qualità queste, molto apprezzate dal mercato. Induce una buona fruttificazione e sembra anche esaltare la qualità delle mele
ALTRI PORTAINNEISTI IN DISUSO O D’ INTERESSE MINORE
“M26” : ha un apparato radicale più espanso dell’”M9” ma necessita comunque di sostegno; è leggermente più vigoroso del precedente; con quasi tutte le varietà ha una limitata affinità tale da comportare un grande ingrossamento del punto d’innesto che si ripercuote su uno sviluppo poco uniforme delle piante. Proposta per le varietà Red di tipo SPUR.
“MM106” : medio vigore, buon apparato radicale, poco pollonifero, sensibile al marciume radicale.
“MM111” : vigoroso tale da non richiedere sostegni; resistente a fitoftora, al freddo, al marciume radicale e si adatta molto bene ai vari tipi di terreno;
“Franco” : non è un portainnesto clonale ma da “seme”; molto vigoroso, resistente al freddo, si adatta a tutti i terreni, disformità accentuata dello sviluppo, entra lentamente in produzione.
SITUAZIONE IN TRENTINO