
- •Vista della “Grande Mela”
- •La produzione
- •La situazione in trentino
- •Le varieta’
- •Granny Smith
- •Classificazione botanica
- •Esigenze pedoclimatiche
- •Caratteri morfologici del melo
- •Dalla gemma alla mela
- •Impollinazione e fecondazione
- •La composizione della mela
- •Gemme e rami fruttiferi
- •Innesto a chip budding
- •Portainnesti
- •Descrizione dei portinnesti del melo consigliati
- •Distanze d’impianto adottate con portainnesto m9
- •Evoluzione delle forme d’allevamento del melo
La composizione della mela
COMPOSIZIONE CHIMICA DELLA MELA
La mela (in 100 g solo 53 calorie!) è un’ottima fonte di acqua e micronutrienti (vitamine e Sali minerali), un cibo leggero, nutriente e sempre più adatto alle esigenze della vita moderna perché è sempre pronto all’uso: basta morderla!
RADICI
L'apparato radicale è piuttosto superficiale e di forma fascicolato con caratteristiche tipiche del portainnesto M9 (portainnesto clonale attualmente utilizzato nella coltivazione del melo).
Gemme e rami fruttiferi
Le gemme sono degli organi vegetativi costituiti da tessuti meristematici rivestiti da perule.
Nel melo si distinguono:
gemme a legno: danno origine a foglie o a germogli che evolveranno in rami;
gemme miste: daranno origine ad una parte produttiva e ad una parte vegetativa;
gemme latenti: inglobate nel legno si sviluppano da eventuali squilibri (di natura climatica o nutrizionale).
Dardo: germoglio di un anno, 0.5 -1.0 cm, termina con una gemma a legno (appuntita) che nel periodo vegetativo porta una rosetta di foglie. Dal dardo si possono evolvere lamburde fiorifere;
Lamburda: germoglio di uno – due anni, 1 – 2 cm, termina con una gemma mista. Porta sia la produzione, sia un nuovo germoglio (lamburda o brindillo); dopo la produzione si ingrossa e forma una borsa;
Brindillo: germoglio di un anno, 10 – 30 cm, flessibile, termina con una gemma mista, mentre lungo l’asse presenta gemme a legno
Zampe di pollo: tipica di alcune varietà (renetta canada o varietà del gruppo spur) deriva dall’accrescimento di diverse lamburde poliennali alternate a borse.
Borsa: ramo di due – tre anni , 2 – 3 cm, ingrossato dove si notano le cicatrici del peduncolo fiorale o del picciolo del frutto, lateralmente differenzia lamburde o brindilli;
Ramo misto: ramo di un anno, di 30-40 cm, presenta gemme a legno e miste alternate lungo l’asse e all’apice termina con una gemma a legno;
Succhione : ramo improduttivo che porta gemme a legno sia lungo l’asse che all’apice, lungo più di 30 cm (anche oltre il metro), rigido con sviluppo verticale. Va eliminato con la potatura; è un punto di forte evapotraspirazione e favorisce lo sviluppo di butteratura amara (petecchia).
Pollone: ramo improduttivo, si sviluppa dal portainnesto, inutile e ingombrante; va eliminato meccanicamente o chimicamente (spollonanti)
PROPAGAZIONE
I portainnesti utilizzati sono di tipo clonale e vengono ottenuti utilizzando il metodo “margotta di ceppaia”.
Innesto a chip budding
tacca di fine taglio sul portainnesto
asportazione legno sul portainnesto
prelevamento gemma marza varietale
gemma pronta per l’innesto
innesto: posizionamento gemma sul portainnesto e legatura con parafilm