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Mistero di Veronica.doc
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01.05.2025
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Decidere

Hutto il giorno Veronica è indecisa e pensa:

cornetta: ricevitore dei telefono.

tira un sospiro di sollievo: (fig.) prova un senso di liberazione, smette di preoccuparsi.

indecisa: insicura, non sa che cosa fare.

«Chiamo Massimo e gli dico che non sto bene. Così questa sera rimango a casa.»

Ma poi si dice:

«Di sicuro lui insiste, e io allora cosa gli rispondo? Massimo mi piace. Perché non voglio uscire con lui? Ho paura? Ma di che cosa? Sono uscita con tanta gente. Che cosa ha di diverso luì dagli altri? Forse ho paura di innamorarmi? Che sciocchezza... lo conosco appena...»

Tutto il giorno pensa e alla fine decide:

«Esco... Esco... vado al cinema, ma poi torno a casa... subito.»

Invece è a casa alle tre di notte. È stata con Massimo al ristorante, poi in un bar, poi al parco. Hanno guardato le stelle, hanno parlato e parlato. Veronica non ricorda di aver mai parlato così tanto con qualcuno di se stessa.

Entra nella sua casa buia; va in cucina.

«Una serata bellissima» pensa, «la più bella della mia vita. Sto così bene con luì... »

Nel frigorifero trova solo una bottiglia di acqua minerale e una bottiglia di vino bianco. Carlo beve il vino bianco. Lei non beve. Quasi mai. Ma questa sera con Massimo ha bevuto. Guarda la bottiglia. La prende. La apre. Versa il vino nel bicchiere. E lo beve tutto d’un fiato.

Si stende sul letto.

Sorrìde. Sogna a occhi aperti.

Si sente felice, forse come non lo è mai stata.

Il giorno dopo e il giorno dopo ancora vede Massimo.

La sera del venerdì ha un appuntamento con Carlo. Massimo

lo sa, ma ha detto solo:

«La vita è tua... ti conosco da poco, anche se mi sembra di conoscerti da sempre. Cosa posso dire? Lascialo e stai con me? Devi decidere tu! Devi guardare dentro te stessa e capire se lo ami.»

Parole che fanno rabbrividire Veronica: guardare dentro se stessa, decider e... Lei non vuole guardare dentro se stessa e non sa decidere, non nella sua vita privata almeno.

Carlo arriva sotto casa puntuale, con la sua bella porsche bianca. Dopo una cena in un bel ristorante - Carlo la porta sempre in bei ristoranti - vanno a casa di Veronica. Lui l’abbraccia affettuoso e dice:

tutto d’un fiato: tutto in una volta.

rabbrividire: avere dei brividi (qui per la paura/ emozione).

affettuoso: pieno di affetto, tenero, dolce.

«Dimmi una sola cosa, Veronica, una sola... mi ami e vuoi vivere con me? Non ti chiedo di sposarmi, ti chiedo: vuoi vivere con me?»

Veronica non parla.

«Cosa gli dico?» si chiede.

È come se lui le leggesse nel pensiero perché dice:

«Non cercare la risposta; rispondi e basta! »

«lo ti voglio bene, molto bene, Carlo.»

«Ma non mi ami. È questo che vuoi dire?»

Lei scuote lentamente la testa:

«Tu per me sei come un fratello, lo ti voglio tanto bene. Lo sai... »

«Sì, Io so. Ma capisci anche che per me non è abbastanza.»

«Sì, lo capisco.»

Carlo si alza e dice:

«Buona fortuna, allora.»

Esce dalla casa di Veronica.

Esce dalla sua vita.

Dal giorno dopo Veronica e Massimo si vedono in ogni momento libero; alla pausa pranzo di lei, di sera, al fine settimana. Sono sempre insieme, felici, innamorati.

Il loro rapporto fa bene a tutti e due: lei è più allegra e più rilassata; lui disegna e dipinge come non ha mai fatto.

«Da quando ti conosco, ho un’idea ogni ora. Sono sommerso da immagini, forme e colori» le dice. «È fantastico.»

«Sono i miracoli dell’amore» commenta lei. «È strano però... » !

«Strano cosa?»

«Che andiamo così d’accordo.»

«Perché?»

«Perché siamo tanto diversi. Io donna d’affari, tu artista;

io con le mie otto ore in ufficio, tu che lavori di notte o quando ne hai voglia; io con i mìei tailleur, tu con i tuoi jeans...»

Massimo si avvicina a lei e la abbraccia forte:

«Sono tutte cose poco importanti» dice.

«E allora che cosa è importante?»

«La qualità delle nostre anime... »

«Che cosa vuoi dire?»

sommerso: coperto, (qui) pieno di.

miracoli: fatti che si pensa siano dovuti per intervento soprannaturale. Ad es. : I miracoli di Gesù Cristo.

«Voglio dire che non pensiamo in modo sìmile, non viviamo in modo simile, ma sentiamo in modo simile... Le nostre anime sono fatte dello stesso materiale...»

«Oro? » chiede lei ridendo.

«Forse sì... bello e resistente

«Ti sbagli; io non sono resistente» dice Veronica seria. «La mia anima, se è vero che abbiamo un’anima, è fatta di vetro. Pronta a rompersi da un momento all’altro.»

Veronica è turbata, ma Massimo la bacia e il discorso finisce lì.

CAPITOLO 6

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