Добавил:
Upload Опубликованный материал нарушает ваши авторские права? Сообщите нам.
Вуз: Предмет: Файл:
05-04-2014_20-19-53 / KAVMINVODY.ITAL.docx
Скачиваний:
5
Добавлен:
17.04.2015
Размер:
867.66 Кб
Скачать

Caucasiche Mineralnye Vody (Kavminvody)

Le Caucasiche Mineralnye Vody (acque minerali del Caucaso) si trovano al centro dell'istmo lungo 700 km che separa il Mar Nero e il Mar Caspio, sulle pendici settentrionali della Grande catena montuosa del Caucaso, a soli 90 chilometri dal più alto monte d'Europa - Elbrus, le cui vette sono praticamente visibili da quasi tutta la regione. La loro superficie è pari a circa 6000 chilometri quadrati ed è caratterizzata da grandi contrasti delle condizioni naturali.

Nelle vicinanze delle Caucasiche Mineralnye Vody ci sono molti luoghi meravigliosi che, grazie alle bellezze naturali ed agli interessanti itinerari turistici proposti, attraggono molte persone. La gente viene affascinata dalla prossimità delle vette innevate, dalla sorprendente bellezza delle valli, dalla vegetazione lussureggiante, dai freschi prati alpini, dalle rumorose cascate azzurre e dai fiumi rapidi, dalla ricchezza delle sorgenti d’acqua minerale, dall’aria sempre estremamente pulita e fresca, ricca di fitonicide e dall’aspro odore di resina e di aghi di pino.

Come ci si arriva?

Per effettuare un viaggio lungo le città delle Kavminvody si possono usare le ferrovie locali.

Per avere più informazioni al riguardo, contattare il Centro d’informazione e di servizio della regione: 8 (800) 775 00 00 (linea verde)

La città termale di Pjatigorsk

Pjatigorsk giace ai piedi del monte Beshtau - cinque vette, da cui si apre un panorama meraviglioso. L’orgoglio di questa città termale sono il radon e i fanghi curativi, unici nel loro genere, del lago Tambukan. Il patrimonio naturale di Pjatigorsk è costituito da foreste naturali e piantagioni: parchi e giardini pubblici, frutteti, viali. Il Beshtau è la sua montagna più alta. In lingua locale “Besh” significa “cinque” e “tau” -“vetta, cima”. Il nome del monte ha poi dato origine al nome della città – Pjatigorsk: ‘’Pjat’’, in russo, significa ‘’cinque’’, gorsk’città’’. Sul Beshtau crescono alcune decine di piante endemiche e più di cento curative. Di particolare interesse è la foresta Beshtaugorsky che presenta straordinari prati subalpini.

La regione di Pjatigorsk era abitata fin dai tempi lontani. Ne sono testimoni gli strumenti di lavoro e oggetti di uso quatidiano scoperti dagli archeologi. Pertanto, il primo reperto scritto, ritrovato nel territorio Bich-dag (cinque montagne) che si riferisce a una sorgente di acqua calda risale al 1334, anno di visita del famoso viaggiatore arabo Ibn Battuta.

Risalgono invece alla metà del XVI secolo le prime testimonianze scritte russe sulla popolazione di Pjatigorsk. È stato segnalato che in quel territorio abitavano i cherkassi di Pjatigorsk.

Attrazioni turistiche di Pjatigorsk

Bagni Pirogov.  I Bagni Pirogov rappresentano il luogo di culto della città. Negli anni ‘40 del XIX secolo vi era un ospedale militare in legno, nel quale il grande chirurgo russo Pirogov dimostrava ai medici la tecnica d’applicazione dell’anestesia nelle condizioni di campo. Attualmente ospita uno stabilimento idrotermale di acqua terapeutica sulfurea con 22 vasche dov’è possibile curarsi con docce e bagni con idromassaggio o bagni di solfuro con l’inalazione d’ossigeno. L’ingresso allo stabilimento di cure termali è decorato da una lapide commemorativa con il ritratto in bassorilievo di N.I.Pirogov.

La grotta di Diana. Sul versante settentrionale del Monte Gorjachaja si trova la grotta di Diana (nel parco “Zvetnik”). È una grotta artificiale edificata su progetto dei fratelli Bernardazzi nel 1829, in commemorazione della prima scalata sul monte Elbrus del gruppo di alpinisti guidati del generale G.A.Emmanuel. All’ingresso della grotta sono stati installate due lastre di ghisa con i testi (in italiano e arabo) di questa ascensione. Secondo le testimonianze dei contemporanei, Lermontov era un visitatore assiduo della Grotta di Diana. Una settimana prima del fatidico duello in cui perse la vita, il poeta organizzò nella Grotta di Diana una festa, di cui sono giunte numerose testimonianze.

L’Arpa Eolia, un piccolo bersò in pietra, è una delle attrazioni architettoniche di Pyatigorsk. Situata a 10 minuti di cammino dalla “Casa di Lermontov”, ai piedi del monte Mashuk, un tempo era una posto di controllo dei cosacchi. È chiamata così in onore del Dio dei Venti Eolo. All’interno del bersò fu allestita un’arpa – da cui il nome dell’installazione - che, leggendariamente suonata dal vento, inondava la città di una piacevole melodia attirando così l’attenzione della gente. L’Arpa fu costruita dai fratelli Giuseppe e Giovanni Bernardazzi, invitati nel 1822 dal generale Alexey Ermolov. Essa è ed è sempre stata uno dei luoghi di riposo preferiti dai cittadini di Pyatigorsk e dai numerosi turisti. Il poeta russo Mikhail Lermontov ne ha scritto nel suo romanzo “Principessa Maria”.

L’Arpa Eolia

Il Lago Proval - è una grotta naturale situata sul versante meridionale del monte Mashuk, simile a un imbuto conico dal diametro di 15 metri ed alto 41 m. Sul fondo dell’imbuto c’è un lago turchese, lo zolfo infuso e i batteri speciali, contenuti in acqua che gli danno questo colore. Il lago è profondo 11 metri e la temperatura dell’acqua varia da 26 a 42 gradi sopra zero. Secondo gli scienziati locali l’imbuto non è altro che il cratere sul pendio del Mashuk. La galleria che conduce al laghetto, è scavata nel 1858, ed è lunga 44 metri. Lermontov ha descritto il Lago Proval nel suo romanzo “Eroe del nostro tempo” e nel racconto “La principessa Maria”.

All'inizio del XX secolo, la strada che conduce dalla galleria Elisabettiana al Proval, venne trasformata in un boulevard. Oltre ai viali da passeggio vi era anche una strada per carrozze. Nel 1903 è stato introdotto il tram.

La zona adiacente al Proval fu dichiarata zona termale. Oggi gli antichi palazzi pittoreschi si alternano con moderni palazzi dei resort, situati lungo il boulevard che porta il nome di Yuri Gagarin. Il boulevard termina sulla piazza dove si trova appunto l'ingresso nel Proval.

Il luogo del duello di Mikhail Lermontov (ai piedi del monte Mashuk)

A 1,5 chilometri dalla stazione ferroviaria Lermontov, sul lato nord-est del Mashuk si trova il triste monumento al grande poeta russo Mikhail Lermontov. Il poeta fu ucciso al duello con l’ufficiale Martynov il 15 giugno 1841. Il poeta, considerando il motivo del duello di poca importanza, non voleva sparare mentre il suo avversario, cui “non vacillò la pistola in mano”, riuscì a colpirlo a morte.

Nel 1881, sul luogo del duello fu costruita una piramide di pietra e nel 1901 fu eretto il monumento provvisorio in legno e gesso. Il monumento attuale, costruito secondo il progetto del noto scultore B.Mikeshin nel 1915, rappresenta un obelisco in pietra con l’altorilievo del poeta al centro.

La Porta dell’amore è uno dei luoghi più romantici di Pyatigorsk, la meta preferita dai giovani sposi che per tradizione ci vengono nel giorno delle nozze per passare insieme attraverso la porta augurandosi eterno amore. Da qui si apre un bellissimo panorama con la vista dei monti Beshtau, Yutsu, Dzhutsu e Elbrus.

Il Monte Gorjachaya (acqua calda). È l’antenato del resort termale di Pjatigorsk. Sin dai tempi antichi gli abitanti di questi posti usavano a scavare nella montagna dei bacini di pietra che si riempivano liberamente con l’acqua curativa corrente. Alla fine del XVIII secolo i soldati della fortezza Konstantinogorskaja vi facevano i bagni. In seguito ci furono costruite delle terme primitive per i primi villeggianti e turisti.

Nel 1903, per il centenario del resort Pjatigorsk, sul monte Gorjachaya è stata istallata una scultura di un’aquila, diventata poi emblema non solo del resort Pjatigorsk, ma anche di tutta la regione delle Kavminvody. Il suo autore Ludwig Karlovich Shodki ha incarnato in pietra la leggenda montana secondo cui un’aquila, morsa fatalmente dal serpente, riuscì a scampare la morte sicura buttandosi in un getto dell'acqua curativa del monte Gorjachaja.

Necropolis. È uno dei più antichi cimiteri del Caucaso del Nord, fondato nel 1824. In seguito è diventato museo a cielo aperto, considerato oggi monumento architettonico di stato. Sul territorio del Necropolis ci sono molti altri monumenti storici: tombe di soldati, di noti statisti, scienziati, scrittori, artisti e medici. Originariamente anche il poeta Lermontov era stato sepolto in questo cimitero, ma poi la nonna riuscì ad ottenere il permesso di portare le sue ceneri al suo villaggio nativo Tarkhany in provincia di Penza, dove il poeta aveva trascorso i suoi primi anni. Nel 1903, sulla tomba iniziale di Lermontov fu eretto l'obelisco con una targa commemorativa sul recinto.

L’ippodromo. L’ippodromo di Pjatigorsk è situato ai piedi del monte Beshtau, là dove scorre il fiume Podkumok. La sua storia cominciò 100 anni fa quando furono organizzate le prime gare sportive dei cavalli da corsa. Alle prime corse partecipavano cavalli di varie razze che appartenevano ai privati.

Prima della guerra civile l’Ippodromo contava circa 1800 cavalli da corsa. Negli anni della guerra l’Ippodromo è rimasto chiuso. Le corse di cavalli si sono riprese nel 1924. Oggi all’ippodromo, che occupa la superficie di 51 ettari, ci sono 12 scuderie.

Il lago Tambukan

A 12 km a sud-est da Pyatigorsk, sul confine fra la regione di Stavropol e la Repubblica Kabardino-Balkaria, è situato il lago salato Tambukan. È una fonte del fango curativo solfureo di limo, ampiamente utilizzato nei vari campi della medicina e cosmetologia in molti stabilimeanti e sanatori termali a base di fanghi curativi delle Kavminvody. Il fango curativo di Tambukan è destinato anche all’esportatazione.

Casa di Lermontov. Fa parte del Museo Lermontov che si trova nel centro di Pyatigorsk. È un cottage dal tetto di paglia, dove il poeta ha trascorso i suoi ultimi due mesi nel 1841. Gli edifici del museo conservano finora alcuni mobili originali, copie di poesie di Lermontov, schizzi, bigiotteria del XIX secolo e una collezione di acquerelli di paesaggi locali.

Galleria Lermontov è l’attrazione principale del Parco Tsvetnik. È una galleria in ghisa blu chiaro, meravigliosamente proporzionata, con le vetrate. Numerosi concerti e esposizioni fanno parte dell’attività della Galleria, chiamata in onore di Lermontov.

Galleria Accademica, edificata nel 1851 dagli architetti fratelli Giuseppe e Giovanni Bernardazzi, si trova nella parte superiore della stretta che divide il monte Goryachaja e il versante Mikhailovsky del Mashuk. Ora, nella Galleria Accademica, così chiamata in onore del bicentenario della Accademia delle Scienze (1925), ci sono delle buvette di acqua minerale (di carbonio e carbonio-ossigeno-idrogeno solforico). Proprio in questo posto il poeta descrisse nel suo romanzo “Eroe del nostro tempo” il protagonista Pechorin nel momemto del suo primo incontro con la principessa Maria.

L’Istituto di Ricerche Balneologiche. Fu costruito nel 1828 in un magnifico stile classico e fu ricostruito nel 1955. Una volta c’era la Restoratsija, il primo albergo della città e il luogo di palle descritto nel romanzo di Lermontov “Eroe del nostro tempo”.

La città termale/balneologica di Essentuki

Stabilimento termale, attività sulla quale

poggia l'economia della città di Essentuki

Tra le località termali delle Kavminvody c’è una città dal nome insolito - Yessentuki. Secondo la leggenda una volta, quando quei luoghi non erano altro che una steppa deserta, una giovane famiglia con un bambino ci si fermò per la notte. Il bambino era molto debole, si ammalava spesso, camminava a stento e sulla sua tenera testa non gli crescevano i capelli. Una mattina la madre vide che il figlio non c’era e si precipitò a cercarlo. Lo trovò a una sorgente, dove il ragazzo si stava lavando e beveva l’acqua fresca. Il bambino diventò allegro, recuperò la forza, e dopo qualche tempo sulla sua testa cominciarono a crescere i capelli folti e lucidi. Da allora, secondo la leggenda, la gente cominciò a chiamare questo piccolo fiumicino Essentuk che significa"capello vivo".

La città di Essentuki è situata nella valle di steppa del fiume Podkumok. Principali risorse di cura della città termale sono costituite da più di 20 sorgenti di acqua minerale. Il clima locale è continentale.

A Essentuki non ci cono rocce folcloristiche né cascate d’acqua di cui si vantano tanto i suoi “vicini”. Da nord e da sud Essentuki è circondata da 2 immensi parchi pubblici - Komsomoljsky e Glavny (Principlale), gestiti e curati dai cittadini di Essentuki. Numerosi viali alberati, aiuole, fontane, pergole decorative ed altre forme di architettura paesaggistica invitano al riposo. Ci sono anche dei percorsi di passeggiata dosata.

Attrazioni turistiche di Essentuki?

La principale attrazione turistica di Yessentuki è la villa-museo del famoso chirurgo Razumovsky. È molto interessante anche l'architettura della città. Tra i palazzi più belli si notano i Bagni minerali Superiori, realizzati nell forma classica dell’impero russo, e lo stabilimento di fanghi curativi, detto Grjazelechebniza, costruito in pietra locale e in dolomite di Kislovodsk.

Grjazelechebniza è una clinica per le cure a base di fanghi curativi, costruita dall’architetto E. Shretter in uno stile neoclassico romano. Il complesso si è disteso su un’area, divisa in quattro parti, che occupa un quarto del centro della città. Originariamente l'architetto voleva crearla nella forma di antiche terme romane. La facciata principale è decorata con i pilastri e statue di antiche divinità greche.

L’aspetto architettonico e le possibilità di riabilitazione offerte dalla città termale vengono considerevolmente arricchiti dall’Istituto Tsander di ginnastica medica che cura i pazienti con disfunzioni dell’apparato muscolo-motorio con particolari dispositivi e simulatori.

A Essentuki si può anche visitare il più antico edificio della città - Galleria d’acqua potabile della Fonte 17, fondata nel 1848. Il calcare e l'arenaria, con cui fu costruita, venivano trasportati dai buoi dalla gola di Alikonovka, mentre il travertino bianco proviene dalle cave ai piedi del monte Mashuk. Vedere uno dei segreti sotterranei di formazione delle sorgenti e delle fonti, nascoste agli occhi umani nelle viscere della terra, sarà possibile visitando le grotte piangenti.

Соседние файлы в папке 05-04-2014_20-19-53